Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Con Africa Mission Piacenza guarda al mondo

am4

Grazie agli aiuti dell’8 per mille in Uganda vengono perforati nuovi pozzi e si fa formazione nei villaggi.
L’iniziativa ha preso il via nel 2023

“A chi mi chieda quale sia l’impatto dell’8 per mille nella vita reale risponderei così: grazie a questi fondi in Uganda Africa Mission Cooperazione e Sviluppo sta perforando e riabilitando pozzi che garantiscono acqua potabile a 125 villaggi. Sta formando 1250 agricoltori e allevatori in modo che possano avere garantito un futuro. Sta diplomando 50 paraveterinari che avranno un lavoro. Sta aiutando quasi 500 famiglie in difficoltà consegnando generi alimentari. E tutto questo grazie all’8 per mille”.
Pier Giorgio Lappo è il responsabile di Paese di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, il Movimento fondato da don Vittorione Pastori 53 anni fa a Piacenza: è in Uganda da quasi vent’anni, segue personalmente i progetti dell’ong.

Il progetto 566/2021 “Agricoltura e allevamento per il futuro” è uno di questi: Africa Mission lo sta portando avanti dal gennaio 2023. La durata complessiva è di 36 mesi: “Non sarebbe stato possibile senza il contributo della Conferenza episcopale italiana - fa notare il direttore Carlo Ruspantini - perché attraverso i fondi dell’8 per mille la Cei finanzia quasi 900mila euro del costo totale che ammonta a 1.063.619 euro: è un aiuto fondamentale che consente di effettuare un intervento massiccio in Karamoja”.


am1Nel nord est del Paese

La regione del Karamoja è un altopiano semiarido a nord-est dell’Uganda, con una superficie pari a circa 27 mila chilometri quadrati.
Il 97% della popolazione pratica un sistema di allevamento di transumanza del bestiame nella stagione secca per la ricerca di luoghi più fertili.
Il modo di vivere delle comunità sta diventando sempre più stanziale e dedito all’agricoltura, seppur ancora di sussistenza e poco produttiva, anche a causa della scarsità d’acqua per le coltivazioni.

I problemi principali riguardano la scarsità delle conoscenze delle pratiche agricole, della gestione del suolo, dell’acqua - sempre scarsa - e delle risorse (semi e strumenti), ma anche il cambiamento climatico che incomincia a farsi sentire e il degrado del suolo causato dalla deforestazione.

I numeri del progetto

Il progetto è di durata triennale e interessa cinque distretti del Karamoja: Napak, Moroto, Nakapiripirit, Nabilatuk e Amudat.
Ai problemi emersi si è cercato di rispondere con interventi concreti: “Attraverso l’8 per mille - fa presente Ruspantini - garantiamo la formazione agricola, la fornitura di semi e attrezzi, l’acqua pulita, un aumento della resilienza attraverso il supporto alle realtà più vulnerabili e la riforestazione. I beneficiari diretti di questo intervento sono 1587, ma in realtà saranno molti di più perché ogni nucleo familiare conta almeno sette persone, ogni punto d’acqua ne rifornisce 440: quasi 80 mila persone potranno avere acqua, lavoro e una migliore alimentazione”.

La formazione

Il progetto si basa sulla formazione “peer to peer”: vengono formati 50 agricoltori modello che a loro volta insegneranno le pratiche agricole e zootecniche apprese a 25 componenti della loro comunità per un totale di 1250 persone: in pratica ogni “model farmer” è alla guida di una scuola agropastorale a cui vengono consegnati kit di semi e attrezzi, ma anche animali di piccola taglia.
“In questo modo imparano a coltivare non solo sorgo e mais, ma anche ortaggi per una dieta più varia e ad allevare meglio gli animali, che possono vendere per avere entrate maggiori” - sottolinea Lappo.

Sono stati poi selezionati e formati 50 paraveterinari di comunità per la tutela della salute del bestiame.
225 sono i giovani formati in agribusiness e allevamento a cui vengono consegnati dei kit per l’avvio di piccole imprese: i ragazzi vengono accompagnati nel loro inserimento nel mondo del lavoro.

L’acqua e i nuovi alberi

“Con i fondi dell’8 per mille vengono riabilitati 100 pozzi non funzionanti e perforati 25 nuovi - sottolinea Lappo - e ripristinate anche 4 fonti per l’agricoltura e l’allevamento. Significa che 125 villaggi avranno acqua potabile”.
Ma non finisce qui: sul fronte della riforestazione, sono stati piantati 54.600 alberi che vengono monitorati nella crescita e le comunità hanno partecipato a programmi dedicati alla gestione sostenibile delle risorse naturali e dei rischi climatici. “Durante il primo anno di progetto abbiamo anche supportato 476 famiglie in difficoltà con la donazione di generi alimentari - conclude Lappo - mentre altri 50 gruppi sono stati istruiti sui principi base del micro-credito e del risparmio”.

Agricoltori, come migliora la vita delle loro famiglie

“La qualità della vita delle persone è sensibilmente migliorata”. Lo dichiara Enrica Bianchi, capoprogetto di “Agricoltura e allevamento per il futuro.
Costruire la resilienza climatica per la sicurezza alimentare nelle comunità della regione del Karamoja-Uganda”, finanziato per l’84% dalla Cei con i fondi dell’8 per mille.
“Da poco è iniziato l’ultimo anno - spiega - e gli obiettivi sono stati raggiunti. Il progetto sta migliorando la qualità della vita degli agricoltori che riescono a produrre nei propri orti le verdure necessarie al sostentamento della famiglia e a venderne una parte nel mercato locale; gli studenti diplomati nei nostri centri di formazione avviano piccole attività di business, mentre le comunità beneficiano dell’acqua dei pozzi da noi riabilitati o perforati e Community Animal Health Workers mettono le loro conoscenze a servizio del villaggio nella cura degli animali: tutti questi risultati tangibili sono il carburante di cui ha bisogno la macchina di Africa Mission per procedere con passione e impegno nel lavoro con la gente del Karamoja”.

uniti Logo color sottotitolo

Pubblicato il 20 gennaio 2025

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente