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Reggi confermato presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano

REGGI CON MAURO MONTI copia

Roberto Reggi sarà presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano per altri quattro anni. Il nuovo Consiglio generale, insediatosi nella giornata di martedì 22 aprile, ha rieletto all’unanimità l’ex sindaco di Piacenza per un secondo mandato nel corso della riunione di mercoledì 23 aprile. Non è ancora nota la composizione del nuovo Consiglio d’amministrazione dell’ente di via Sant’Eufemia: i nomi della squadra verranno proposti nei prossimi giorni dal presidente Reggi e il 5 maggio è prevista la nomina formale da parte del Consiglio generale. A quest’ultimo spetterà inoltre la nomina dei membri del nuovo Collegio sindacale, l’organo di controllo della Fondazione che resterà in carica per tre anni. Il rinnovo degli organi porterà anche a qualche variazione all’interno delle Commissioni consultive, i gruppi di lavoro che hanno funzioni istruttorie nell’analisi delle richieste.

Approvato il Bilancio 2024 all’unanimità

Prima di passare il testimone al nuovo “parlamentino”, il Consiglio generale uscente, come ultimo atto, ha approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio 2024, i cui numeri erano stati presentati in occasione di un incontro pubblico lo scorso 14 aprile a Palazzo Xnl. La Fondazione ha chiuso il 2024 con 330 progetti finanziati e 7,68 milioni di risorse erogate sul territorio. Roberto Reggi ha ringraziato i quindici consiglieri uscenti per l’impegno e il lavoro svolto durante il mandato. Alcuni di essi sono stati riconfermati nel nuovo consiglio.

In continuità

Il nuovo mandato di Reggi sarà, come lui stesso ha annunciato ai cronisti a margine dell’elezione, in continuità con il primo appena terminato. “Ringrazio i consiglieri per la fiducia che ripongono nel mio operato – ha detto Reggi –, nella consapevolezza che ci attendono mesi importanti. In un tempo presente così caratterizzato da scenari mutevoli e imprevedibili, mi sento pronto a proseguire un lavoro che arricchisca e incrementi ulteriormente la spinta positiva che la Fondazione può fornire come agente di sviluppo sociale, economico e culturale del territorio. La continuità - ha spiegato - ci consentirà di intervenire con un approccio sistemico, sia nelle situazioni più complesse che richiedono interventi sul medio e lungo termine per poter raggiungere risultati significativi, e penso ad esempio a certe criticità in ambito welfare, che rimarrà tema prioritario, sia di portare a compimento i grandi progetti che possono fornire un impulso importante allo sviluppo e alla qualità della vita di tutta la comunità. La Fondazione si impegnerà ancora più a fondo per una rete territoriale di co-progettazione, allargando la platea di soggetti da coinvolgere e mobilitando l’impegno di chi può investire risorse su temi condivisi, affinché vi sia una ricaduta positiva determinante e con un effetto leva ancora maggiore. Ci sono tutte le condizioni per creare dei tavoli di lavoro attorno ai quali riunire forze pubbliche e private, e immaginare forme inedite di supporto alle fragilità, ma anche percorsi di sviluppo in grado di lasciare il segno”.

Welfare, ricerca, istruzione, cultura

Quello che si presenta oggi davanti al presidente Reggi è uno scenario diverso rispetto a quattro anni fa, quando fu eletto per la prima volta: nel 2021, con gli strascichi della pandemia ancora vivi, il periodo storico richiedeva uno sforzo di analisi e progettazione per ripensare al ruolo delle fondazioni bancarie all’interno delle proprie comunità: un ruolo più strategico, capace di contribuire a dare risposta all’accresciuto bisogno di cura e assistenza, ma anche di aggregare valore sociale e favorire percorsi di crescita, di innovazione e di sviluppo del territorio. E così nei quattro anni appena terminati l’ente di via Sant’Eufemia ha sostenuto oltre 1200 interventi nell’ambito del welfare, della ricerca, dell’istruzione e della cultura, incrementando l’apporto di progetti propri, a cominciare dai Bandi introdotti dall’ente per la prima volta nel 2022. Un impegno che sarà implementato in questo secondo mandato.

Il prossimo CdA il 5 maggio: “Un nucleo sarà riconfermato”

Sul prossimo Consiglio d’amministrazione, che sarà nominato il 5 maggio, Reggi non dà anticipazioni ma dice che “ci sarà un nucleo che verrà riconfermato” perché “la continuità è considerata da tutti un valore”. Tuttavia, sottolinea il presidente, “avremo bisogno di un supporto ulteriore nell’ambito del welfare e di un rinforzo nel settore dell’arte, perché vogliamo fare ancora di più. C’è bisogno di una squadra che abbia il tempo di lavorare generosamente e in maniera disinteressata come hanno fatto quelli del precedente CdA”. L’impegno della Fondazione, dunque, andrà a crescere sulle tematiche più “calde”. Reggi pone il focus sul welfare, che già rappresenta la fetta più consistente dei progetti e delle “uscite” dell’ente. “Penso a tutte le forme di povertà, economiche, abitative, energetiche, educative: i bisogni sono in crescita e la Fondazione si impegnerà ancora tanto”. Reggi ribadisce che “nel tempo la Fondazione si è trasformata da ente di beneficenza in agente di sviluppo sociale, culturale ed economico” e quindi “cercheremo di farlo in maniera ancora più significativa e in rete, consapevoli che da soli non combiniamo nulla ma insieme agli altri possiamo davvero fare tante cose e migliorare la vita della nostra comunità e delle persone che la abitano”.

Francesco Petronzio

Nella foto, da destra: l'ing. Roberto Reggi, riconfermato presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, insieme al prof. Mauro Monti.

Pubblicato il 23 aprile 2025

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