L'associazione nazionale partigiani cristiani (Anpc) riconosciuta nelle realtà sulla memoria del Novecento
È stato approvato dalla commissione Bilancio dell’Assemblea legislativa l’emendamento firmato dai consiglieri regionali del Pd Luca Quintavalla, Matteo Daffadà, Anna Fornili, Maria Costi e Ludovica Carla Ferrari che inserisce l’Associazione nazionale partigiani cristiani (Anpc) nelle realtà riconosciute dalla Legge n.3 del 2016 sulla Memoria del Novecento. La modifica è rientrata poi nei provvedimenti oggetto dell’Assemblea regionale nella seduta del 23 luglio.
“Con l’approvazione dell’emendamento di cui sono stato promotore insieme ai colleghi Daffadà, Fornili, Costi e Ferrari – afferma il consigliere Luca Quintavalla – la Legge sulla Memoria del Novecento si arricchisce di un elemento importante: il riconoscimento del ruolo e dell’attività svolta dall’Anpc - Associazione Nazionale Partigiani Cristiani. Una sigla che meritava pienamente di essere inserita - al pari di Anpi, Fiap, Fivl, delle associazioni combattenti e reduci e degli istituti storici della Resistenza - tra le realtà impegnate nella tutela e nella trasmissione della memoria democratica e antifascista della nostra Regione”.
“Questo emendamento nasce da una sollecitazione che arriva dal territorio. Nel quadro normativo regionale mancava un tassello significativo: quello rappresentato dall’impegno dei partigiani cristiani – prosegue Quintavalla – a Piacenza, l’Anpc è attiva da anni nella promozione della memoria resistenziale e porta avanti un lavoro serio, capillare, rivolto soprattutto alle giovani generazioni. Un impegno importante, che si aggiunge a quello altrettanto prezioso dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi), già riconosciuta dalla legge sulla memoria. La Resistenza fu un movimento plurale, animato da culture e orientamenti diversi e il contributo dei partigiani cristiani ne rappresenta una componente essenziale. Riconoscere l’Anpc significa restituire completezza alla narrazione della Resistenza e rafforzare il patto civile e culturale su cui si fonda la nostra Repubblica”.
La Regione Emilia-Romagna, con la Legge sulla Memoria, investe ogni anno su iniziative fondamentali per costruire cittadinanza finanziando progetti culturali, percorsi didattici, e viaggi-studio.
L’Anpc nasce nel marzo del 1947 per volontà di esponenti della Resistenza di ispirazione cristiana, tra cui Enrico Mattei. Fin dalla sua fondazione ha avuto come obiettivo la difesa e la promozione dei valori della Liberazione, con uno statuto che ne afferma chiaramente la missione: tenere uniti coloro che lottarono per la libertà, sostenendoli nel tempo e trasmettendo la memoria della loro azione.
Nella foto, Luca Quintavalla.
Pubblicato il 29 luglio 2025
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