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Borgonovo, in San Bernardino è stata celebrata la solennità del Perdono d'Assisi

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Una liturgia penitenziale, con preghiere, meditazioni e la confessione comunitaria, ha avviato i festeggiamenti del Perdono d’Assisi, che, come avviene da secoli, per due giorni, 1 e 2 agosto, fa della chiesa di San Bernardino il cuore della Val Tidone.
Nella prima messa del giorno don Pedro Sampaio, studente di teologia a Roma, che si trovava a Borgonovo per il periodo estivo, ha onorato la figura di Maria, a cui San Francesco volle associare l’indulgenza plenaria: “Grandi cose ha fatto Dio nella Vergine: l’ha fatta madre di Suo figlio, facendone un tabernacolo vivente, e lei non ha temuto nulla perché ha trovato grazia presso Dio. La generazione di Cristo, nato da donna, è il fondamento della famiglia, la più bella creazione di Dio, per questo il mondo contemporaneo si scaglia contro di essa per distruggerla. La maternità di Maria ci rende figli che possono amarsi a vicenda e portare agli altri questo amore vivendo nella pace, senza portar pace è inutile chiedere perdono”.
La tradizione francescana a Borgonovo

Sulla tradizione francescana a Borgonovo si è incentrata la riflessione del parroco don Gianni Bergomi durante la messa vespertina, animata dal Coro dell’Unità Pastorale Media Valtidone: “Tanta gente è passata in questa chiesa, gente umile ma col cuore rivolto al Signore. – ha detto nell’omelia - Ma l’uomo moderno sente ancora il bisogno di essere salvato o pensa di salvarsi da solo, di essere lui a sapere cosa è bene e cosa è male? La nostra società predica una vita senza Dio, un Vangelo senza fede, il “cogli l’attimo”, dove l'uomo ha preso il posto di Dio: ognuno pensa a lasciare di sé un ricordo glorioso e questo fa giustificare ogni cosa. Il volersi liberare dalla religione isola e rende soli, incapaci di cogliere il bene e il male. Non si cerca il perdono ma solamente di discolparsi, di autogiustificarsi, senza convertirsi e senza cercare cose più alte”.
“Il cristiano – ha chiosato - non è un brav’uomo ma uno salvato da Cristo, che deve portare nel mondo le parole di Dio, confidando il Colui che perdona e salva. Accogliere il perdono è un passo verso il cielo, c’è in ballo la nostra vocazione... come Maria lasciamoci trasportare da Cristo e sarem pieni di gioia, perché siam fatti per il Paradiso!”.
Durante tutti i festeggiamenti i volontari dell’Associazione di San Bernardino hanno venduto le tradizionali ciambelline benedette il cui ricavato andrà per le spese ordinarie della chiesa.

Matteo Lunni

Pubblicato il 27 agosto 2025

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