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Folto pubblico per «Curiosità su S. Maria di Campagna»

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Refettorio del Convento dei frati minori di Santa Maria di Campagna al completo per "Curiosità su Santa Maria di Campagna", secondo appuntamento del ciclo di incontri collaterali alla Salita al Pordenone.
Corrado Sforza Fogliani, Raffaella Arisi, Giuseppina Perotti, Laura Bonfanti, Giacomo Marchesi e padre Secondo Ballati hanno raccontato all’attento pubblico alcune curiosità legate alla basilica mariana e all’artista friulano che l’ha affrescata.

Padre Ballati, guardiano e rettore dei Minori francescani, ha illustrato i quadri che si trovano nel refettorio, rappresentanti alcuni santi (san Luigi re di Francia, sant’Elisabetta, san Bonaventura, san Duns Scoto, filosofo). «Il refettorio - ha ricordato padre Secondo - fino al 1975 funzionava come tale, perché il convento era casa di formazione, c’erano i giovani frati che studiavano. Questo era un luogo nel quale si mangiava, ma non solo: si ascoltavano anche i racconti legati, per esempio, ai santi Martino e Francesco».

Raffaella Arisi, figlia del compianto Ferdinando («a lui è dedicata la manifestazione sulla Salita - ha rimarcato Sforza -, lui me ne parlò per la prima volta») ha raccontato com’era nato il libro su Santa Maria di Campagna scritto insieme al padre. «Santa Maria di Campagna è un monumento voluto dai piacentini, è lo specchio della città. Il fatto di essere di proprietà del Comune lo ha preservato da spoliazioni, soprattutto in periodo napoleonico. Cominciai a studiarla - ha spiegato Raffaella Arisi - quando nel 1975 fui incaricata dalla Soprintendenza di censire tutte le opere d’arte delle chiese piacentine. Iniziai da San Sisto, poi San Sepolcro e dopo la terza opera tramelliana, Santa Maria di Campagna. Poi mio padre prese in mano il pallino e iniziò a lavorare alle schede delle opere della basilica a modo suo». La figlia del critico d’arte ha quindi riferito delle firme degli artisti e degli studenti sui muri della cupola: «Non lo facevano per deturpare, ci tenevano veramente a testimoniare che erano stati lì a studiare la prospettiva».

Dopo aver sottolineato come la basilica fosse stata attribuita al Bramante fino a che padre Corna non scoprì che era di Tramello, Corrado Sforza Fogliani ha passato la parola a Giuseppina Perotti che ha parlato dei tre organi di Santa Maria di Campagna, tra cui due Serassi (una particolarità molto rara).
La professoressa Perotti ha ricordato la figura di padre Davide da Bergamo, che nel 1818 arrivò in Santa Maria di Campagna come maestro di coro: compose più di duemila pezzi per organo ed era bravissimo nell’impostare i registri. Il 16 aprile, nell’ambito delle manifestazioni collaterali alla Salita, si terrà in basilica un concerto con musiche per tre organi.

Giacomo Marchesi, della Banca di Piacenza, ha segnalato un’altra curiosità: nella sagrestia ci sono sei ovali di Gaspare Landi; figure di santi che il pittore neoclassico piacentino dipinse giovanissimo per sdebitarsi con i frati che lo avevano ospitato dopo un periodo passato in prigione. Marchesi ha ricordato come questi quadri siano stati valorizzati ed esposti alla mostra organizzata nel 2004-2005 dalla Banca di Piacenza.

Laura Bonfanti ha citato alcune curiosità legate alla vita del Pordenone. A partire dalla data di nascita, sbagliata dal Vasari e corretta da Caterina Furlan (la massima esperta dell’artista friulano), per proseguire con i nomi a lui attribuiti (il Vasari lo chiama Licinio facendolo confondere con Bernardino Licinio), con la circostanza raccontata da più fonti che sposò una piacentina, figlia di Barnaba dal Pozzo, con i rapporti conflittuali con il fratello Baldassarre per questioni di eredità.

L’interessante incontro si è concluso con l’appassionata e divertente lettura da parte dell’attore Nando Rabaglia di un testo dello scrittore Umberto Fava ("Pordenone, scalata al cielo").

Il prossimo evento collaterale è in programma giovedì 15 marzo: alle ore 21, nella basilica di Santa Maria di Campagna, lettura del messaggio delle opere del Pordenone con la biblista Marialaura Mino: "Il Signore ci precede sempre. Uno sguardo di fede attraverso i secoli". Partecipa la corale di Santa Maria di Campagna.

Altri appuntamenti a breve:
- venerdì 16 marzo: alle ore 16, in basilica, "Le cupole di Santa Maria di Campagna, non solo Pordenone", a cura di Famiglia Piasinteina e Frati Minori; alle ore 21 nella Cattedrale di Cremona "Il Calvario" di Pordenone e "Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce", evento teatrale con approfondimento tematico sulle crocifissioni e la Pasqua a cura dell'Associazione Cremona Arte e Turismo e l'attore Massimiliano Pegorini, con quartetto d'archi e voce recitante;
- sabato 17 marzo, a Piacenza: alle ore 10.30 ritrovo in piazzale delle Crociate per il tour del Pordenone con visita a Cortemaggiore, Cremona e Monticelli; alle ore 16 e 17 "Tracce del Pordenone al Museo Gazzola", visite guidate al Museo Gazzola a cura di Alessandro Malinverni;
- domenica 18 marzo, a Piacenza: Giornata Via Francigena in via Taverna a cura del Comitato commercianti della via;
- lunedì 19 marzo, a Piacenza: alle ore 16.30 in Sala Panini di Palazzo Galli "Il genocidio degli italiani in Crimea" con il giornalista Stefano Mensurati e proiezione di un filmato sui gulag.

L'evento "Salita al Pordenone" organizzato dalla Banca di Piacenza, con la salita alla cupola in Santa Maria di Campagna e gli appuntamenti collaterali, prosegue fino al 10 giugno 2018.

Pubblicato il 14 marzo 2018

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