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Un viaggio tra le grandi mostre tra Parma, Capitale Italiana della Cultura, Piacenza e Reggio Emilia

monet

Febbraio è un mese di grande arte in Emilia.
A Palazzo Dalla Rosa Prati di Parma, fino al 26 aprile  imperdibile l’esperienza immersiva nell’arte del genio olandese con la mostra “Vincent Van Gogh Multimedia & Friends”, prodotta dalla Navigare. Tra le sale del palazzo, i ritratti e gli autoritratti, le nature morte e i paesaggi del pittore prendono vita, lasciandosi ammirare in modo inedito, grazie a supporti multimediali di altissima qualità. Un percorso coinvolgente che conduce in una stanza segreta, dove scoprire opere degli illustri amici di Van Gogh: capolavori di Monet, Degas, Renoir, provenienti da collezioni private, che aiutano a definire un contesto artistico unico e febbrile, popolato da importanti protagonisti dell’Impressionismo e del Post-Impressionismo.

A Piacenza, nel nuovo centro culturale multidisciplinare dedicato all’arte contemporanea, XNL Piacenza contemporaneo, si possono ammirare fino al 24 maggio  le oltre 150 opere della mostra “La rivoluzione siamo noi. Collezionismo italiano contemporaneo”. Foto, dipinti, sculture, video e installazioni, provenienti da importanti collezioni italiane, indagano la trasversalità e l’innovazione di stili e tendenze di artisti contemporanei tra i quali: Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramović, Tomás Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin, William Kentridge. L’esposizione, curata da Alberto Fiz, valorizza il collezionismo privato nelle differenti componenti, a partire dagli anni ’60. Le opere dialogano con la raccolta del collezionista piacentino Giuseppe Ricci Oddi, presso la Galleria d'Arte Moderna a lui intitolata, che costituisce un fondamentale modello di riferimento.
Fino all’8 marzo, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, si compie un originalissimo viaggio attraverso i secoli con la mostra “What a Wonderful World. La lunga storia dell'Ornamento tra arte e natura”. Seguendo lo scorrere del tempo, dall’età romana ai giorni nostri, si comprende quanto decorazione e ornamento siano legati indissolubilmente alla nostra vita. In esposizione, le opere di autori come Albrecht Dürer, Leonardo da Vinci, Giovan Battista Piranesi, William Morris, Koloman Moser, Maurits Cornelis Escher, Pablo Picasso, Henri Matisse, Giacomo Balla, Andy Warhol, Keith Haring, Peter Halley, Shirin Neshat.

Pubblicato il 10 febbraio 2020

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