Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Ucid. La presidente Cavanna: «motivare sempre chi lavora con noi»

cavanna

La sezione UCID di Piacenza guidata da Giuseppe Ghittoni e il Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia guidato da Rosella Beoni Bigli, hanno organizzato un incontro presso l’Università Cattolica di Piacenza dal titolo,”Fare impresa al femminile”, relatore la dottoressa Anna Paola Cavanna presidente della Laminati Cavanna spa, dell’Istituto Italiano Imballaggi, della fondazione Carta Etica del Packaging e vicepresidente CONFAPI.
Le donne acquistando consapevolezza dei propri talenti hanno sicuramente contribuito alla parità di genere. Le imprese a conduzione femminile generano nel nostro paese un’occupazione pari a tre milioni di posti di lavoro per un valore di 350 miliardi di euro. Purtroppo dopo la pandemia i dati dell’occupazione femminile non sono stati incoraggianti, poiché molte donne hanno perso il lavoro o hanno dovuto rinunciarci per problemi famigliari legati all’assistenza, sia essa dei figli che quella degli anziani. Esistono ancora discriminazioni sessuali, razziali  e religiose anche nel mondo del lavoro, per questo amiamo raccontare storie di donne di successo come nel caso di Anna Paola Cavanna.


Mai sentirsi in colpa
“La famiglia è sicuramente al primo posto per me - ha detto la presidente Anna Paola Cavanna -; ho avuto la grande fortuna di incontrare mio marito che mi accompagna da trent’anni e con il quale abbiamo creato un grande equilibrio ed una famiglia con tre figli. Penso che per una donna la  famiglia sia qualcosa di molto importante e anche per me è la parte che mi completa e mi realizza maggiormente. La svolta per conciliare questa parte della mia vita con il mio lavoro è stata quella di rendermi conto che non dovevo mai sentirmi in colpa, devo concentrarmi quando sono sul posto di lavoro senza distrazioni e staccare dai problemi quando sono  con loro, vivendo insieme i momenti felici e preziosi. Il successo più grande è quello di mantenere la mia famiglia serena e felice”.


Impresa al femminile
“L’azienda che dirigo è stata fondata da mio padre nel 1969, cinque anni fa abbiamo concluso il passaggio generazionale, prosegue. Un grande cambiamento per i 55 dipendenti abituati alla direzione di un uomo forte e carismatico, penso che l’impronta femminile si senta nella capacità di rendere l’ambiente accogliente e nel desiderio di fare squadra e di creare reti capaci di confrontarsi. Inoltre personalmente credo molto nei giovani e nella loro capacità di adattamento, per questo nelle associazioni che rappresento abbiamo realizzato numerosi corsi formativi. Sapevo fin da bambina cosa avrei fatto e non è sempre stato facile confrontarsi con un uomo carismatico come mio padre, verso il quale nutro grande stima ed ammirazione per quello che ha realizzato. Per questo mi sono messa alla prova compiendo studi mirati e laureandomi in economia, le aspettative possono essere difficili da soddisfare ma credo che sia importante motivare chi lavora insieme a te ogni giorno in un dialogo aperto al cambiamento. Grazie alla tecnologia - conclede la Cavanna - ormai sono sempre meno i lavori di esclusivo ambito maschile”.
Forse è vero, come disse Maria Belisario, che “per una donna avere successo è più difficile, ma molto più divertente”. 

Stefania Micheli

Pubblicato il 4 maggio 2022

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente