Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Covid-19, raccolti in Regione 68 milioni di euro dalle donazioni

 68 mila euro dalle donazioni emilia romagna

Oltre 68 milioni di euro. A tanto ammonta il valore delle quasi 50mila (49.829) donazioni - fatte in denaro (57 milioni), ma anche beni e servizi (11 milioni) - che gli emiliano-romagnoli hanno devoluto a favore della campagna “Insieme si può”, promossa dalla Regione, e direttamente alle Aziende sanitarie. Cittadini, famiglie, imprese, enti, associazioni, fondazioni e istituti bancari: tutti insieme per sostenere il sistema sanitario regionale e battere il Coronavirus. Ora, la grande generosità dei donatori viene raccolta e ‘raccontata’ in un sito, “Donazioni” (https://salute.regione.emilia-romagna.it/donazioni-covid-19/), voluto e realizzato dalla Regione per dare a tutti i cittadini la possibilità di sapere, nella massima trasparenza, come sono stati donati, raccolti e utilizzati i soldi e i beni. Sul sito, infatti, è indicata la natura della donazione (denaro, beni, servizi), il tipo di donatore (cittadini, associazioni, fondazioni, imprese, enti pubblici), come sono state utilizzate le risorse, cosa è stato acquistato e donato. Una cospicua parte del denaro è servita per allestire posti aggiuntivi di terapia intensiva, ma sono state acquistate anche centinaia di migliaia di attrezzature sanitarie (ventilatori, ecografi, saturimetri) e milioni di dispositivi di protezione individuali. E non è ancora finita, perché è possibile, per chi vuole, continuare a donare, sia alle Aziende sia sul conto della Protezione civile regionale messo a disposizione dalla campagna “Insieme si può. L’Emilia-Romagna contro il Coronavirus”.
“Non possiamo che essere orgogliosi di questa terra e della sua gente, che ancora una volta, con caparbietà e tenacia, ha saputo lottare e ripartire. E noi che siamo chiamati a rappresentarla dobbiamo fare tutto ciò che serve per esserne all’altezza, in ogni occasione- ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Lo sapevamo, perché purtroppo in tante occasioni gli emiliano-romagnoli sono stati costretti a reagire a eventi drammatici: siamo gente tosta di una terra forte, e tutti insieme abbiamo non solo dato prova di un grande senso civico, ma di un grande cuore. Questo è il ‘grazie’ che i cittadini hanno voluto far arrivare alle donne e agli uomini della sanità e della protezione civile che ogni giorno in prima linea, mettendo anche a rischio la propria vita, hanno lavorato con competenza, spirito di sacrificio e grandissima umanità, e lo hanno fatto per tutti noi. E voglio ringraziare anche tutti coloro – artisti, sportivi, giornalisti, ricercatori – che hanno i sostenuto la campagna regionale ‘Insieme si può’, peraltro ancora aperta. Da parte nostra- ha aggiunto Bonaccini- come abbiamo fatto anche per il terremoto, l’impegno è stato subito quello di dare conto di questa generosità nella massima trasparenza, per dare a tutti la possibilità di vedere come sono stati donati, raccolti e spesi i soldi, fino all’ultimo euro”. “Abbiamo solo una parola da dire: grazie- ha ribadito l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Agli uomini e alle donne, anche volontari, che ciascuno nel proprio ambito hanno lavorato giorno e notte per superare l’emergenza. E grazie a ogni singolo cittadino, impresa, ente, associazione che ha effettuato donazioni, piccole o grandi che siano state, per una corsa alla solidarietà che in Emilia-Romagna, come già successo in passato, si è rivelata straordinaria. Queste donazioni sono state determinanti anche per completare il Piano regionale che, triplicando i posti letto di terapia intensiva negli ospedali pubblici, ci ha permesso di dare una risposta pronta ed efficace ad un’emergenza sanitaria senza precedenti. Sappiamo che la lotta va avanti, che non possiamo abbassare la guardia, che l’impegno di tutti prosegue. Ma quello che fino ad oggi è stato fatto, grazie all’aiuto di questa grande comunità, è davvero straordinario”.
Al 15 giugno, il valore complessivo delle 49.829 donazioni è di 68.232.012 euro. Tramite la campagna regionale “Insieme si può” sono state effettuate 11.856 donazioni, per un valore totale di 12.851.636 euro raccolti (di cui 12.007.192 euro in denaro e 844.444 euro in beni e servizi).
Alle Aziende sanitarie sono andate 37.973 donazioni, dal valore complessivo di 55.380.376 euro (45.018.136 euro in denaro e 10.362.240 euro in beni e servizi). Sul totale, le donazioni in denaro ammontano a 57.025.329 euro; quelle di beni e i servizi valgono 11.206.683 euro. Il numero più alto di donazioni è stato effettuato da cittadini (44.873); il valore più alto è stato raggiunto dalle imprese (35.032.664,85 euro). Finora sono state utilizzate risorse per 34.999.146euro; la parte più cospicua è stata impiegata per le attrezzature sanitarie (18.689.650 euro) e l’allestimento di posti letto di terapia intensiva (9.533.066 euro); 2.968.525 euro sono stati impiegati per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Grazie alle donazioni ricevute, sono state reperite 264.247 attrezzature sanitarie, come ad esempio saturimetri (2.170), ventilatori polmonari (312) ed ecografi (168). Sono stati inoltre reperiti 2.260.872 dispositivi di protezione individuale e 192.731 prodotti alimentari.

Insieme si può

La campagna “Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus” è stata realizzata dalla Regione per dare risposta ai tanti cittadini, aziende, enti e associazioni che sin dalle prime fasi dell’epidemia volevano offrire il proprio contributo alla sanità dell’Emilia-Romagna, e che lo hanno fatto già da fine gennaio, versando e donando direttamente alle Aziende sanitarie oppure - dallo scorso 11 marzo - facendo versamenti sul conto corrente della Protezione civile regionale (Iban:IT69G0200802435000104428964, dall’estero codice Bic Swift: UNCRITM1BA2, Causale: Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus). Dei quasi 13 milioni di euro raccolti, ne sono già stati utilizzati 8.100.264, di cui: 5.950.000 euro per posti letto di terapia intensiva, 1 milione donato da una casa editrice per l’acquisto di strumenti informatici per la scuola, ventilatori polmonari donati da un istituto bancario per un valore di 714.000 euro, 245.820 euro per il funzionamento delle colonne mobili regionali, telefonini e tablet per 119.990 euro (donati da un’importante catena di articoli elettronici ed elettrodomestici), 70.454 euro per dispositivi di protezione individuale. All’iniziativa voluta dalla Regione hanno prestato il proprio nome e volto anche uomini e donne dello sport, del giornalismo, dello spettacolo, della musica, della ricerca - e non solo - che sono comparsi nel video con cui la Regione ha promosso la campagna di donazione, pubblicato sui profili social istituzionali dell’Ente, da numerose tv regionali e diffuso sui profili personali dei protagonisti (in ordine di comparsa: Milena Gabanelli, Fabio De Luigi, Martina Colombari, Gregorio Paltrinieri, Alberto Tomba, Luca Carboni, Arrigo Sacchi, Ivan Zaytsev, Gessica Notaro, Paolo Cevoli, Chiara Boschetti, Julio Velasco, Stefano Accorsi, Gaetano Curreri, Luciano Ligabue e Fiorella Belpoggi).

Pubblicato il 3 luglio 2020

Ascolta l'audio   

La casa fondata sulla roccia

legge2

Dal 2° Libro dei Re si racconta la grande rovina di Gerusalemme da parte di Nabucodònosor, re di Babilonia, che l’assediò asportando tutti i tesori del tempio del Signore e della reggia e disprezzò ciò che era più caro al popolo, i tesori; fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatto nel tempio del Signore, come aveva detto il Signore. Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i comandanti, tutti i combattenti, in numero di diecimila esuli, tutti i falegnami e i fabbri; non rimase che la gente povera della terra.
La vera rovina della Città Santa fu determinata dall'abbandono di Dio da parte del popolo di Israele.

Il male è una realtà quotidiana.
Come ci si può contrapporre al male senza il supporto di Dio che placa la rabbia, l'invidia e ci nutre? Chi ci difenderà? Chi terrà alta la nostra speranza?
L'insegnamento contenuto in questo testo antico ci parla di una parola ancora viva ed efficace oggi.

Quanti re di Babilonia ci sono oggi nel mondo che assediano noi e la nostra città?
Chi sta rovinando la nostra vita? Quale vizio o passione ci corrode?
Quale re malvagio impedisce di essere fedele a Dio?
La nostra forza è nel rapporto con Dio.
Il Vangelo ci ricorda che solo chi ascolta e compie la volontà di Dio rimane in piedi. Ci ricorda la casa fondata sulla roccia e quella fondata sulla sabbia che nel tempo della tentazione e della pandemia crolla.
Con onestà dobbiamo chiederci su che cosa abbiamo costruito la nostra vita e da dove iniziare.
Il Vangelo ci risponde chiaramente: dall'ascolto della parola del Padre.
L'inizio è sempre nell'ascolto che apra docile il nostro cuore e non viene meno nonostante il male e le tempeste.
Quante speranze sono andate in frantumi in questo tempo di sofferenza, ma abbiamo almeno capito qualcosa da questo tempo?
Vogliamo che sia tutto come prima, ma sappiamo che la fragilità cui siamo andati incontro diventa una grande domanda sulla nostra vita.
Chi è stato colpito ed è rimasto in vita può ritenersi un sopravvissuto, ma anche chi è rimasto illeso può sentirsi rinnovato nella sua vita.
La domanda rimane.
La nostra vita oggi che indirizzo prende?

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 25 giugno 2020, 2 Re 24,8-17

a cura di
Gaia Leonardi


Pubblicato il 1° luglio 2020

Ascolta l'audio

Pandemia, industria e costruzioni in difficoltà in Emilia-Romagna


artigani

Il peso della pandemia comincia ad abbattersi sull’artigianato, settore per cui suona un campanello di allarme, con la crisi che si è riacutizzata. Queste le indicazioni dell’indagine sulla congiuntura dell’artigianato relativa al primo trimestre 2020, realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. L’artigianato nell’industria. La congiuntura. Nel primo trimestre la produzione è caduta del 14,4 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2019. L’ampiezza della recessione è seconda solo a quella rilevata nel secondo trimestre del 2009. L’andamento del fatturato valutato a prezzi correnti ha manifestato la stessa tendenza negativa (-14,9 per cento). Una nota ulteriormente negativa per il futuro deriva dalla più ampia caduta degli ordini (-15,5 per cento). Il registro delle imprese.
Gli effetti della pandemia non appaiono ancora sulla demografia delle imprese, ma continua l’emorragia delle imprese artigiane dell’industria in senso stretto che a fine marzo ammontavano a 27.049, in flessione del 2,4 per cento rispetto alla fine dello stesso mese dello scorso anno, con un calo pari a 654 imprese. Ancora una volta, l’andamento è analogo a livello nazionale (-2,2 per cento). La tendenza negativa domina tutti i macrosettori considerati dalla congiuntura ed è stata determinata soprattutto dalla riduzione della base imprenditoriale delle industrie della moda (-217 imprese, -4,5 per cento) e dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere (-120 imprese, -3,2 per cento). L’artigianato delle costruzioni. La congiuntura. Tra gennaio e marzo il volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane del settore ha invertito la precedente tendenza positiva e per effetto della pandemia ha subito una caduta del 12,3 per cento rispetto all’analogo periodo del 2019. Il movimento accentua la flessione del 10,5 per cento registrata dal complesso dell’industria delle costruzioni regionale. Il registro delle imprese.
La pandemia non sembra avere ancora influito sulla demografia delle imprese. A fine marzo la consistenza delle imprese artigiane attive nelle costruzioni è risultata pari a 50.513, vale a dire 358 in meno (-0,7 per cento) rispetto alla fine dello stesso mese del 2019. Si tratta di una riduzione leggermente inferiore a quella riferita al trimestre precedente. L’andamento risulta lievemente peggiore rispetto a quello riferito all’artigianato delle costruzioni dell’intero territorio nazionale (-0,6 per cento). La flessione è risultata più rapida e più ampia per le imprese attive nella costruzione di edifici (-2,7 per cento, -191 unità) e, secondo la forma giuridica, è derivata soprattutto dalle ditte individuali (-472 unità), nonostante un rapido aumento delle società di capitale (+10,0 per cento).

Pubblicato il 1°luglio 2020

Ascolta l'audio   

Festival Illica, in cartellone sabato 29 agosto

FOTO TORRI

Uno dei più importanti eventi arquatesi, il Festival Illica, è stato messo in cartellone sabato 29 agosto.
Ad ufficializzare la data è stata l’Amministrazione comunale di Castell'Arquato, la Proloco, alla direzione artistica che quest’anno è stata affidata a Francesca Rossi Del Monte e dalla direzione musicale che sarà condotta dal Maestro Fabrizio Cassi.
Ad esprimere massima soddisfazione è il consigliere del Comune di Castell’Arquato Michele Antonioli: “Ciò che ci ha portato alla scelta di Francesca Rossi Del Monte e del Maestro Cassi, oltre la levatura curriculare, sono le loro capacit
à manageriali combinate alla profonda conoscenza del mondo della lirica e cameristico di grande livello".
La direzione artistica ha promesso un’edizione nella quale la cifra culturale sar
à prioritaria nella scelta degli artisti e dei programmi ma sopratutto la formula del Festival sarà elegante, innovativa e molto bon-ton.
“La serata avr
à uno sviluppo in dittico ma non in forma tradizionale -spiega Rossi De Monte - La prima parte sarà un Recital con pianoforte, la seconda un’ Opera atto unico. Presenza prestigiosa, di fama internazionale, il tenore Roberto Aronica, accompagnato al pianoforte dal Maestro Simone Savina.
La seconda parte preveder
à la messa in scena di un atto unico Pucciniano completamente e volutamente femminile: Suor Angelica in forma di concerto. Il cast femminile di Suor Angelica è composto nel ruolo della protagonista dalla Signora Federica Vitali e in quello della zia Principessa la Signora Cristina Melis. Presenterà Riccardo Pecci.
Il direttore musicale Maestro Cassi dichiarandosi onorato dell’incarico ricevuto, assicura un proficuo gioco di squadra.
Gli interessati potranno scaricare il programma della serata e prenotare i biglietti online.
Lo IAT si preoccuperà di promuovere l’evento.

Pubblicato il 1° luglio 2020

Ascolta l'audio   

Reading dal vivo di Mino Manni sulle pestilenze: l'apprezzamento del cardinale Re

Ossoli Maiavacca Sforza Manni

"Grazie per questa bellissima serata per la quale esprimo vivissimo apprezzamento per il livello artistico e culturale". Sono le parole del cardinale Giovanni Battista Re pronunciate al termine del reading teatrale “Cronache dal vivo delle pestilenze (con ampi riferimenti alle epidemie che hanno colpito Piacenza)” organizzato dalla Banca di Piacenza alla Sala convegni della Veggioletta. Una serata ad inviti, a causa del necessario rispetto della normativa emergenziale, contrariamente alla tradizione della Banca. A presentarla, Robert Gionelli ("è il primo evento culturale proposto nella nostra provincia dopo l’emergenza"), con gli attori Mino Manni e Marta Ossoli che hanno letto brani (scelti da Gianmarco Maiavacca) sulle pandemie che hanno segnato la storia dell’umanità tratti dalla Bibbia, da testi scientifici (Galeno), letterari (Boccaccio e Manzoni) e da scritti di storici e cronisti piacentini (Cristoforo Poggiali, Francesco Giarelli, Anton Domenico Rossi, Gabriele de’ Mussi), con l’accompagnamento musicale di Silvia Mangiarotti (violino) e Alice Boiardi (violoncello).
 Se confrontiamo le pestilenze del passato raccontate questa sera con la situazione pandemica vissuta oggi - ha proseguito il card. Re -, possiamo dire di essere stati persino fortunati. Durante questa emergenza abbiamo visto gesti di solidarietà che hanno impressionato, da parte di medici, infermieri, volontari e di tanti altri. Solo con sentimenti di fraternità e considerandoci parte di un’unica famiglia, riusciremo ad uscire dalla crisi per riprendere il cammino verso un futuro migliore".
Il presidente esecutivo della Banca Corrado Sforza Fogliani ha ringraziato il card. Re (che ci ha fatto il grande onore di essere con noi) e mons. Gianni Ambrosio: "Stiamo aspettando un nuovo vescovo e preghiamo la Santa Sede - ha detto il presidente Sforza rivolgendosi al card. Re - di scegliere un “santo vescovo” come l’attuale, che ha saputo affrontare situazioni anche non semplici senza cedimenti, ma sempre con grande umanità"; "Piacenza - ha risposto il cardinale - merita un grande vescovo, se non altro per il contributo in porporati che ha nel tempo dato e comunque - ha aggiunto sorridendo - mons. Ambrosio può  «tirare la carretta» ancora un po’".
"Quello che avete sentito - ha spiegato l’avv. Sforza riferendosi al reading - è solo una piccola parte dei testi contenuti in una pubblicazione curata da Gianmarco Maiavacca, che ringrazio per la perizia e l’impegno, sulle cronache delle pandemie, dalla Bibbia alla Spagnola. Un volume, edito dalla Banca, che verrà distribuito giovedì 2 luglio, in occasione della riproposizione, ampliata, dello spettacolo di Manni e Ossoli a Palazzo Galli. Una pubblicazione che rappresenta un unicum sul piano nazionale e locale: non esiste, che io sappia, un altro libro che raccolga la storia delle pestilenze come narrate e viste dai contemporanei. Il libro si apre con una frase di Einstein (“la crisi porta progressi”) che fa meditare. In effetti, le epidemie sono un buon segno: la peste del 1346 aprì la strada al Rinascimento, quella seicentesca ruppe la società corporativa e insegnò che solo una società aperta, libera, può innescare una vera rinascita, facendo strame di una soffocante burocrazia che, proprio nel combattere l’ultimo contagio, ha dimostrato tutta la sua incapacità".
Il presidente Sforza ha quindi ringraziato gli attori e i musicisti per l’ottima e suggestiva interpretazione, ringraziamenti ricambiati da Mino Manni: "Per noi è stato un inedito esperimento - ha commentato - ma è sempre un piacere accettare le sfide che la Banca ci lancia. E’ stato emozionante esibirsi per la prima volta dopo tre mesi e incontrare il pubblico, che è la nostra vita. Sono convinto che la cultura ci salverà".
Il salone della Veggioletta è il primo spazio per pubblici incontri stabilmente allestito in osservanza delle normative sul distanziamento interpersonale. Apprezzata, dagli invitati alla serata, l’idea della Banca di occupare le poltrone dove non ci si può sedere con un simpatico orsetto bianco con la scritta “Vorrei lasciarti il posto ma non posso”.

Pubblicato il 30 giugno 2020

Ascolta l'audio   

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente