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Notizie Varie

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Cisl Parma e Pacenza a congresso

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Una giornata da ricordare, che delinea il futuro della Cisl nei prossimi anni nelle province di Parma e di Piacenza. Si è infatti svolta nella giornata odierna a Piacenza EXPO, la prima giornata del IV Congresso della CISL Parma Piacenza. L’assise, che porta a termine il percorso di congressi ed assemblee svolti dalle categorie nei mesi scorsi, ha elaborato bilanci e progettualità che confluiranno poi nella mozione finale, eleggendo inoltre la segreteria del sindacato.

Nel suo discorso, il segretario generale uscente Michele Vaghini ha voluto inizialmente ricordare papa Francesco come un messaggero di pace e di valori umani, che ha saputo toccare il cuore di molte persone dando un messaggio di speranza, diventando per loro un importante punto di riferimento. 

Le priorità strategiche per il futuro

Ha poi delineato con chiarezza le priorità strategiche per il futuro del sindacato e del territorio. In un contesto economico internazionale, sociale e politico definito “difficile”, ha ricordato inizialmente la situazione terribile che stanno vivendo le popolazioni vittime della guerra, rimarcando i pericoli di un’escalation militare e sottolineando che l’Europa dev’essere maggiormente protagonista nel trovare la mediazione diplomatica per una pace giusta. 

Vaghini ha posto poi l’accento su tre pilastri fondamentali: la tenuta del sistema pubblico, la protezione del potere d’acquisto di salari e pensioni e la necessità di un nuovo modello di sviluppo locale, orientato alla qualità e alla sostenibilità ambientale.

Servono più risorse per il settore pubblico

Vaghini ha sottolineato la necessità di maggiori risorse e investimenti per garantire il funzionamento efficiente dei servizi pubblici, stabilizzare il personale precario in settori cruciali come scuola, sanità, assistenza e Pubblica Amministrazione e implementare un piano straordinario di assunzioni e valorizzazione del personale, in particolare nella sanità.

La situazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è stata definita “da anni in uno stato di sofferenza”, con la chiusura di numerosi ospedali in tante parti del Paese e una crescente tendenza verso la sanità privata. Vaghini ha evidenziato come le “scelte politiche «sbagliate» degli ultimi decenni hanno minato alla radice il rispetto dei suoi principi fondanti, quali l’universalità, l’uguaglianza e l’equità”, portando a lunghe liste d’attesa e carenza di personale.

Di fronte all’invecchiamento della popolazione, Vaghini ha insistito sulla necessità di un “nuovo modello di welfare di comunità” che garantisca un accesso equo e capillare alle cure, creando reti di prossimità e investendo in tecnologie innovative e digitalizzazione del SSN.

Contrastare il lavoro instabile

La seconda priorità cruciale riguarda “Lavoro e Redditi - Potere d’acquisto dei salari e delle pensioni”. In primo luogo, ha sottolineato la necessità di contrastare il lavoro instabile attraverso la lotta al part-time involontario, al finto lavoro autonomo, al lavoro grigio e sommerso e al gap retributivo tra uomini e donne, anziché concentrarsi unicamente sul salario minimo. Ha inoltre evidenziato il primato negativo dell’Italia per quanto riguarda il part-time involontario femminile, proponendo politiche che incentivino il sostegno alle lavoratrici.

La riforma delle pensioni è urgente

In secondo luogo, Vaghini ha insistito sul ruolo fondamentale della contrattazione collettiva nazionale (CCNL) come strumento di eguaglianza e tutela salariale, auspicando però una maggiore tempestività nei rinnovi contrattuali e una maggiore diffusione della contrattazione di secondo livello anche attraverso sgravi fiscali. In terzo luogo, ha promosso un modello di sviluppo basato sulla corresponsabilità e sulla partecipazione dei lavoratori alla vita d’impresa, sottolineando come in un mondo in rapida trasformazione sia fondamentale responsabilizzare i lavoratori e fidarsi delle loro competenze. Infine, Vaghini ha ribadito l’urgenza di una riforma delle pensioni che introduca flessibilità in uscita, ne difenda il potere d’acquisto e una pensione di garanzia per le carriere precarie e discontinue, guardando con attenzione alle nuove generazioni e alle donne.

Le politiche di sviluppo

La terza priorità strategica presentata da Vaghini concerne le “Politiche industriali e di sviluppo” con un’attenzione particolare a ciò che riguarda l’intelligenza artificiale. Vaghini ha inoltre criticato la tendenza a “rincorrere solo le crisi o assistere allo smantellamento del nostro sistema produttivo, lasciato in mano alle dinamiche del mercato e alle scelte di multinazionali”. Ha sottolineato l’importanza di una programmazione e di un protagonismo del Governo in tema di politiche industriali, investendo su fonti rinnovabili e accompagnando la riconversione dei settori produttivi più esposti. 

Lo spopolamento delle parti interne della provincia

Riferendosi alla situazione del territorio, Vaghini ha espresso preoccupazione per un “predominante sviluppo logistico rapportato ad altre attività produttive”, auspicando un modello più equilibrato che valorizzi la manifattura e il terziario di qualità anche in un’ottica di tutela ambientale. Ed a tal proposito, riflettendo sulla trasformazione in atto nell’automotive, ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze ambientali ed etiche legate ad alcune filiere produttive, come l’estrazione del cobalto per le batterie delle auto elettriche in alcune parti del mondo, evidenziando anche il lato oscuro della green economy. Ha posto infine l’attenzione sullo spopolamento delle parti interne della nostra provincia e sul rischio di emarginazione sociale per le persone anziane che abitano in quelle zone di territorio. 

Vaghini ha concluso sottolineando la necessità di affrontare il problema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro attraverso la formazione continua e la valorizzazione dell’immigrazione qualificata. Per finanziare queste riforme, ha indicato la necessità di una riforma fiscale progressiva, una tassazione sugli extra-profitti delle multinazionali e una seria lotta all’evasione e all’elusione fiscale.

I presenti al congresso

Ampio il novero delle personalità che hanno voluto esserci per portare il loro saluto ai lavori congressuali a partire da Roberto Reggi, Presidente delle Fondazione di Piacenza e Vigevano, l’assessore al bilancio Gianluca Ceccarelli, in rappresentanza dell’amministrazione Tarasconi, Paola Gazzolo, presidente del consiglio comunale di Piacenza con vari consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, Franco Albertini, vice presidente dell’Amministrazione Provinciale e sindaco del comune di Alta Valtidone, Giuseppe Cella (Confindustria Piacenza), Marika Lusardi  (Confapi Piacenza) Gianluca Barbieri (direttore Unione Commercianti Piacenza), Nicola Maserati (Presidente Confesercenti Piacenza), Daniel Negri (presidente Confcooperative Piacenza), Ivo Bussacchini (CGIL Piacenza), Francesco Bighi (UIL Piacenza), Enrica Gambazza (Direttrice CNA Piacenza) e Umberto Morelli (MCL). Invitati anche Luca Quintavalla, Lello Albasi, Giancarlo Tagliaferri, consiglieri dell’assemblea legislativa regionale Emilia Romagna.

Nella foto, da sinistra, Michele Vaghini con Angela Calò (Segretaria generale aggiunta Parma Piacenza) e Roberto Pezzani, Segretario nazionale Pensionati Cisl.

Pubblicato il 23 aprile 2025

Reggi confermato presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano

REGGI CON MAURO MONTI copia

Roberto Reggi sarà presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano per altri quattro anni. Il nuovo Consiglio generale, insediatosi nella giornata di martedì 22 aprile, ha rieletto all’unanimità l’ex sindaco di Piacenza per un secondo mandato nel corso della riunione di mercoledì 23 aprile. Non è ancora nota la composizione del nuovo Consiglio d’amministrazione dell’ente di via Sant’Eufemia: i nomi della squadra verranno proposti nei prossimi giorni dal presidente Reggi e il 5 maggio è prevista la nomina formale da parte del Consiglio generale. A quest’ultimo spetterà inoltre la nomina dei membri del nuovo Collegio sindacale, l’organo di controllo della Fondazione che resterà in carica per tre anni. Il rinnovo degli organi porterà anche a qualche variazione all’interno delle Commissioni consultive, i gruppi di lavoro che hanno funzioni istruttorie nell’analisi delle richieste.

Approvato il Bilancio 2024 all’unanimità

Prima di passare il testimone al nuovo “parlamentino”, il Consiglio generale uscente, come ultimo atto, ha approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio 2024, i cui numeri erano stati presentati in occasione di un incontro pubblico lo scorso 14 aprile a Palazzo Xnl. La Fondazione ha chiuso il 2024 con 330 progetti finanziati e 7,68 milioni di risorse erogate sul territorio. Roberto Reggi ha ringraziato i quindici consiglieri uscenti per l’impegno e il lavoro svolto durante il mandato. Alcuni di essi sono stati riconfermati nel nuovo consiglio.

In continuità

Il nuovo mandato di Reggi sarà, come lui stesso ha annunciato ai cronisti a margine dell’elezione, in continuità con il primo appena terminato. “Ringrazio i consiglieri per la fiducia che ripongono nel mio operato – ha detto Reggi –, nella consapevolezza che ci attendono mesi importanti. In un tempo presente così caratterizzato da scenari mutevoli e imprevedibili, mi sento pronto a proseguire un lavoro che arricchisca e incrementi ulteriormente la spinta positiva che la Fondazione può fornire come agente di sviluppo sociale, economico e culturale del territorio. La continuità - ha spiegato - ci consentirà di intervenire con un approccio sistemico, sia nelle situazioni più complesse che richiedono interventi sul medio e lungo termine per poter raggiungere risultati significativi, e penso ad esempio a certe criticità in ambito welfare, che rimarrà tema prioritario, sia di portare a compimento i grandi progetti che possono fornire un impulso importante allo sviluppo e alla qualità della vita di tutta la comunità. La Fondazione si impegnerà ancora più a fondo per una rete territoriale di co-progettazione, allargando la platea di soggetti da coinvolgere e mobilitando l’impegno di chi può investire risorse su temi condivisi, affinché vi sia una ricaduta positiva determinante e con un effetto leva ancora maggiore. Ci sono tutte le condizioni per creare dei tavoli di lavoro attorno ai quali riunire forze pubbliche e private, e immaginare forme inedite di supporto alle fragilità, ma anche percorsi di sviluppo in grado di lasciare il segno”.

Welfare, ricerca, istruzione, cultura

Quello che si presenta oggi davanti al presidente Reggi è uno scenario diverso rispetto a quattro anni fa, quando fu eletto per la prima volta: nel 2021, con gli strascichi della pandemia ancora vivi, il periodo storico richiedeva uno sforzo di analisi e progettazione per ripensare al ruolo delle fondazioni bancarie all’interno delle proprie comunità: un ruolo più strategico, capace di contribuire a dare risposta all’accresciuto bisogno di cura e assistenza, ma anche di aggregare valore sociale e favorire percorsi di crescita, di innovazione e di sviluppo del territorio. E così nei quattro anni appena terminati l’ente di via Sant’Eufemia ha sostenuto oltre 1200 interventi nell’ambito del welfare, della ricerca, dell’istruzione e della cultura, incrementando l’apporto di progetti propri, a cominciare dai Bandi introdotti dall’ente per la prima volta nel 2022. Un impegno che sarà implementato in questo secondo mandato.

Il prossimo CdA il 5 maggio: “Un nucleo sarà riconfermato”

Sul prossimo Consiglio d’amministrazione, che sarà nominato il 5 maggio, Reggi non dà anticipazioni ma dice che “ci sarà un nucleo che verrà riconfermato” perché “la continuità è considerata da tutti un valore”. Tuttavia, sottolinea il presidente, “avremo bisogno di un supporto ulteriore nell’ambito del welfare e di un rinforzo nel settore dell’arte, perché vogliamo fare ancora di più. C’è bisogno di una squadra che abbia il tempo di lavorare generosamente e in maniera disinteressata come hanno fatto quelli del precedente CdA”. L’impegno della Fondazione, dunque, andrà a crescere sulle tematiche più “calde”. Reggi pone il focus sul welfare, che già rappresenta la fetta più consistente dei progetti e delle “uscite” dell’ente. “Penso a tutte le forme di povertà, economiche, abitative, energetiche, educative: i bisogni sono in crescita e la Fondazione si impegnerà ancora tanto”. Reggi ribadisce che “nel tempo la Fondazione si è trasformata da ente di beneficenza in agente di sviluppo sociale, culturale ed economico” e quindi “cercheremo di farlo in maniera ancora più significativa e in rete, consapevoli che da soli non combiniamo nulla ma insieme agli altri possiamo davvero fare tante cose e migliorare la vita della nostra comunità e delle persone che la abitano”.

Francesco Petronzio

Nella foto, da destra: l'ing. Roberto Reggi, riconfermato presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, insieme al prof. Mauro Monti.

Pubblicato il 23 aprile 2025

I ragazzi di Geocart hanno incontrato l’Arma dei Carabinieri

 Incontro ragazzi Geocart carabinieri

La cooperativa sociale Geocart desidera esprimere il più sincero ringraziamento al comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Piacenza per la gradita visita al centro socio riabilitativo. “La vostra presenza – spiegano gli operatori - è stata motivo di grande gioia ed emozione per tutti gli ospiti, che hanno vissuto un momento speciale fatto di sorrisi, ascolto e vicinanza. Il vostro impegno quotidiano per la sicurezza e il bene della collettività è per noi esempio di dedizione e umanità. La vostra visita ha lasciato un segno importante nei cuori di tutti, rafforzando il senso di comunità e inclusione che tanto ci sta a cuore”. Erano presenti il colonnello Pierantonio Breda, il luogotenente Giorgio Carugati, il brigadiere Saverio Luongo e Manuele Coronati.

Pubblicato il 22 aprile 2025

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In Prefettura il registro delle condoglianze per papa Francesco

prefettua

In seguito alla proclamazione del lutto nazionale di cinque giorni deliberato dal Consiglio dei Ministri per la scomparsa di Papa Francesco, fino alla celebrazione delle esegue di sabato 26 aprile è stata disposta l'apertura di un registro di condoglianze presso la sede della prefettura di Piacenza per i cittadini che desiderino manifestare in forma diretta il proprio cordoglio. Il registro sarà accessibile dalle ore 9 alle ore 19 presso la Prefettura in via San Giovanni 17 al piano terreno.

Pubblicato il 23 aprile 2025

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Sanità, la presidente Patelli incontra il governatore de Pascale

 

 Incontro Patelli de Pascale

A Bologna nella sede della Regione il presidente, Michele de Pascale, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, hanno incontrato i presidenti delle Ctss, Conferenza territoriale sociale e sanitaria, Enzo Lattuca (Romagna), Monica Patelli (Piacenza), Michele Guerra (Parma), Fabio Tosi (Ferrara), Giorgio Zanni (Reggio Emilia) e i vicepresidenti Fabio Braglia (Modena), Marilena Pillati (Città Metropolitana di Bologna). Parte da questo primo incontro la nuova governance sanitaria regionale che vuole un dialogo sempre più stretto con i territori per rafforzare l’eccellenza sanitaria dell’Emilia-Romagna da Piacenza a Rimini.
“Diamo il calcio d’inizio rispetto all’assetto sanitario regionale che vogliamo costruire fianco a fianco con i Comuni per portare il giusto tasso di innovazione e cambiamento- affermano de Pascale e Fabi- con l’obiettivo di dare un futuro di salute a tutte e tutti gli emiliano-romagnoli, nessuno escluso. Dobbiamo fare un punto zero delle tematiche e delle criticità, rafforzando nello stesso tempo l’assessorato regionale perché sia di maggiore supporto alle Aziende, per delineare il nuovo servizio sanitario regionale da qui ad almeno i prossimi dieci anni, riportando condizioni di equità e omogeneità nei territori. Personale, investimenti, tecnologie vanno calibrati sui bisogni sanitari attraverso una nuova governance regionale che vogliamo definire passo passo con un forte lavoro di squadra. Una sfida non semplice che possiamo però vincere solo insieme. E l’incontro di oggi è l’esempio concreto del dialogo serrato che intendiamo portare avanti con i sindaci e i territori”. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi della riorganizzazione della rete territoriale e ospedaliera, delle retribuzioni delle professioni sanitarie, dei prossimi investimenti strutturali regionali e del ruolo delle Università.

Pubblicato il 22 aprile 2025

 

 

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