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Notizie Varie

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Rolleri presidente di Confindustria. Il motore dell'industria ora deve correre

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Francesco Rolleri è il nuovo presidente di Confindustria Piacenza. L’ex sindaco di Vigolzone (per dieci anni) ed ex presidente della Provincia (nel quadriennio 2014-2018) ha preso le redini dell’associazione da Alberto Rota, in carica per quattro anni. Come già annunciato, sono cinque i vicepresidenti che lo affiancheranno. Rolleri si terrà le deleghe Marketing Territoriale, Internazionalizzazione, Sinergie per lo sviluppo, Credito e finanza. A Valter Alberici (Gruppo Allied) le deleghe Ricerca Innovazione e capitale umano. A Claudio Bassanetti (Gruppo Bassanetti) Programmi speciali di valorizzazione patrimonio pubblico, di contrasto agli effetti dell’emergenza coronavirus (tavolo provinciale Covid) e finanza di progetto. Ad Antonio Cogni (Impresa Cogni S.p.A.) Pianificazione strategia infrastrutture e smart city. A Erika Colla (Colla S.p.A.) Agroalimentare, Made in Piacenza e Alta Gamma. A Nicola Parenti (Paver) Energia, Transizione energetica e sostenibilità.

 Progetti per il bene della comunità
“Da imprenditore – ha spiegato Rolleri nella seduta pubblica dell’assemblea di Confindustria, nel suo primo discorso da presidente - accetto con slancio tutti i progetti che possono fare il bene di una comunità. Per questo ho scelto di guidare Confindustria, con la mia squadra di vicepresidenti. Nei prossimi giorni procederemo alla nomina del Consiglio di presidenza, composto da dieci consiglieri. Voglio una gestione collegiale”. Rolleri ha sottolineato l’ampiezza dell’associazione. “Ci sono 21 settori merceologici, la nostra forza sta nella numerosità e nella diversità. Nessuno conosce meglio di noi il mondo dell’impresa. Nei prossimi 4 anni in questa associazione lavoreremo per la resilienza delle aziende. Dobbiamo cogliere le opportunità nelle difficoltà, il mio è un programma flessibile, soprattutto in questa fase. A nessuno sfuggono le necessità di prendere decisioni in tempi rapidi, insieme alle istituzioni”.
“Gli aiuti dell’Europa – ha proseguito nel suo discorso - devono andare in gran parte nella direzione delle imprese, soprattutto quelle manifatturiere. Le imprese tra marzo e aprile hanno registrato cali dal 37 al 46%. A maggio il 25% delle imprese ha dichiarato un risultato maggiormente positivo rispetto all’anno scorso. Il motore quindi non è spento, ma non può girare al minimo. Dobbiamo rialzarci in fretta, ce la possiamo fare ma dobbiamo andare a una velocità maggiore degli ultimi 20 anni”. Rolleri guarda avanti. “Confindustria nazionale ha un piano per l’Italia che guarda al 2030, vola alto con i progetti, seppure emerga sui media solo la conflittualità al suo interno. A livello locale siamo al centro di una bella esperienza di lavoro comune tra enti locali e associazioni di categoria per il tavolo di rilancio economico. Mi è spiaciuto leggere le critiche dei sindacati sul lavoro fatto al tavolo. Sappiamo che le povertà rischiano di essere crescenti e che c’è bisogno di welfare, ma il tavolo non può risolvere tutti i problemi del territorio in questo momento”.

Il sindaco Barbieri ha ricordato Cesare Betti
“Conosco la tenacia di Rolleri – ha detto il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, successore di Rolleri alla guida dell’ente di via Garibaldi - la sua voglia di fare e la concretezza sugli obiettivi comuni. Con l’uscente Rota c’è stata una collaborazione proficua, fatta di dialogo e schiettezza, abbiamo portato a casa risultati, come l’ospedale nuovo. Ora più che mai bisogna fare squadra e sistema in fretta, il tempo è decisivo in questa fase di crisi economica. Ci viene riconosciuto che siamo un territorio che con dignità sta cercando di uscire da questo momento difficile, lottando. Nessun imprenditore sta mollando, tutti si danno da fare. Speriamo che la Regione ci riconosca quei 29 milioni di euro – anche in più tranche - di interventi che abbiamo richiesto sul territorio per ripartire”.

Barbieri ha voluto ricordare “l’entusiasmo che aveva Cesare Betti”. “Ci manca dal punto di vista umano e per le sue capacità, ci manca l’amico e il professionista. Sapeva come arrivare alla soluzione”.
“Con Confindustria siamo amici dal primo momento – ha aggiunto il prefetto Maurizio Falco - ci siamo intesi. Qua la gente di successo non è individualista, ma l’associazione è un gruppo di persone che vuole coinvolgere il territorio in questo, assumendo persone, dando sviluppo a una realtà. Il modello Piacenza c’è, non deve diventare troppo autoreferenziale”. “I tavoli del rilancio economico – ha preso la parola l’uscente Alberto Rota - sono un luogo di confronto che coinvolgono tutti, questa è la dimostrazione che c’è la voglia di collaborare insieme. Le aziende piacentine hanno assicurato la sicurezza dei loro dipendenti in questi mesi. A Piacenza è stato fatto un ottimo lavoro, c’è una cultura della sicurezza nel nostro territorio alta. Confindustria è una associazione che ha dimostrato professionalità nel supportare le aziende piacentine in questa fase”. Anche da Rota un ricordo di Cesare Betti. “Il nostro direttore ci ha dato tanto, a Luca Groppi e al presidente Francesco Rolleri l’in bocca al lupo per il lavoro da svolgere”.

Pubblicato il 25 giugno 2020

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Alla Madonna della Bomba un ecografo donato dalla Banca di Piacenza e Arca

Consegna ecografo Madonna della Bomba

 Cerimonia di consegna alla Madonna della Bomba dell’ecografo donato da Banca di Piacenza e dalla partecipata Arca allo storico istituto piacentino del Pubblico Passeggio per meglio affrontare l’emergenza sanitaria da virus Corona.
Ugo Loser amministratore delegato e direttore generale di Arca, Pietro Boselli vicedirettore generale della Banca e Augusto Pagani presidente dell’Ordine dei medici di Piacenza, sono stati accolti dal presidente della struttura don Andrea Campisi, dal direttore sanitario Alfredo Signaroldi, da Carolina Prati medico dell’istituto e dal direttore dello stesso Paolo Cavallo.
Dopo il ringraziamento alla Banca e ad Arca per il generoso gesto, il dott. Signaroldi ha spiegato il funzionamento dell’ecografo, che ha potenzialità notevolissime. E’ infatti dotato di una sonda convex (per gli esami all’addome utili ad effettuare diagnosi precoci di polmonite interstiziale da Covid 19) e di una sonda lineare per l’analisi delle parti molli. «Con questo nuovo strumento - ha sottolineato il direttore sanitario - siamo in grado di fare analisi ai nostri ospiti con tempestività, senza essere costretti a portarli in ospedale e facendogli l’ecografia direttamente a letto».
Il dott. Pagani ha posto l’accento sull’importanza «del ruolo di filtro a livello diagnostico che può svolgere una struttura come la Madonna della Bomba se dotata di strumenti come quello donato da Banca e dalla sua partecipata Arca».
«Siamo legati a questo magnifico territorio dal 1984 - ha evidenziato il dott. Loser - territorio che ci ha dato tanto grazie ai soci e amici della Banca di Piacenza. Ci fa molto piacere essere parte di questa comunità così duramente colpita dall’emergenza sanitaria».
Il vicedirettore generale della Banca Boselli ha confermato l’ottima collaborazione tra l’Istituto di credito ed Arca «che si concretizza anche in iniziative di aiuto e di vicinanza al territorio d’insediamento della Banca, pure e soprattutto in momenti di particolare difficoltà».
La donazione allo storico istituto del Pubblico Passeggio è stato completato anche da un analizzatore dell’emoglobina e dell’ematocrito e da una scorta per tre mesi di dispositivi di protezione individuale (mascherine filtranti FFP2 e camici in TnT monouso).

Pubblicato il 24 giugno 2020

Nella foto, da sinistra,  Carolina Prati, medico della struttura; Augusto Pagani, presidente Ordine dei medici di Piacenza; don Andrea Campisi, presidente della Fondazione Madonna della Bomba; Alfredo Signaroldi, direttore sanitario della struttura; Ugo Loser, a.d. e direttore generale di Arca; Pietro Boselli, vicedirettore generale della Banca di Piacenza, Paolo Cavallo, direttore della struttura.

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Prodotti da forno,100mila euro per le associazioni di panificatori

 pane

Laboratori, performance, presentazioni i libri, pubblicazioni, video, spettacoli e show cooking, degustazioni. Promuovere il pane in tutte le sue forme e derivati è l’obiettivo di un bando lanciato dalla Regione Emilia-Romagna, che assegna 100 mila euro per il 2020 a progetti promozionali e di valorizzazione del pane e dei prodotti da forno, proposti da associazioni di imprese artigiane di panificazione. La delibera, approvata dalla Giunta regionale, fissa anche al 16 ottobre di ogni anno la “Giornata del pane e dei prodotti da forno”, in coincidenza con la Giornata mondiale sul tema, allo scopo di diffondere tra i cittadini, specialmente tra bambini e giovani, la consapevolezza della qualità del pane e dei prodotti da forno artigianali, sempre più importanti nell’ambito dell’alimentazione quotidiana, come riscontrato dai consumi anche durante il lockdown dovuto al coronavirus.

Enti, proloco, istituzioni locali coinvolti nel progetto
I progetti potranno coinvolgere nelle azioni da realizzare istituzioni locali, Pro-Loco, Enti di ricerca e altri soggetti interessati alla valorizzazione del territorio e delle tradizioni culturali e gastronomiche. Per quanto riguarda il tipo di iniziative si potranno proporre giornate di apertura al pubblico dei forni per la realizzazione di dimostrazioni pratiche, laboratori didattici con il coinvolgimento delle scuole della regione, iniziative che diano risalto anche agli aspetti artistici, culturali e conviviali legati al pane con performance, spettacoli, stazioni narrative, presentazioni di libri e pubblicazioni. Previsto il sostegno anche a proiezioni di filmati, documentari, contributi audio-video, installazioni di design, workshop e laboratori didattici e dimostrativi, show cooking, forni a cielo aperto, degustazioni. Si potranno inoltre realizzare iniziative di carattere scientifico quali convegni, seminari e incontri divulgativi aventi a oggetto il pane e i prodotti da forno, le loro qualità nutrizionali, le tecniche di panificazione e produzione, le varietà regionali con particolare riferimento a quelle tradizionali e tipiche dell’Emilia-Romagna. I progetti promozionali e di valorizzazione dovranno obbligatoriamente prevedere il coinvolgimento, di almeno 50 imprese di panificazione, aventi sede in Emilia-Romagna e iscritte all’Albo Artigiani.

Come partecipare
Possono presentare richiesta di contributo le associazioni senza fini di lucro, in forma singola o associata, che tra le proprie finalità si prefiggano la promozione e valorizzazione del pane e dei prodotti da forno nonché la rappresentanza delle imprese di panificazione e dell’Albo delle Imprese artigiane (Aia). Le domande di contributo dovranno essere inoltrate all’indirizzo di posta elettronica certificata industriapmi [AT] postacert [DOT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it , entro e non oltre le ore 13 del 22 luglio 2020. Nell’oggetto della Pec dovrà essere indicata la seguente dicitura: “Bando art. 6 legge regionale n. 21/2017” annualità 2020. La domanda e tutti gli allegati richiesti dovranno essere sottoscritti con firma digitale dal rappresentante legale del soggetto richiedente o da soggetto dotato di apposita procura speciale. Per informazioni: Sportello Imprese dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alleb13.00, tel. 848800258, e-mail: imprese [AT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it. Per eventuali informazioni telefoniche è inoltre possibile chiamare il seguente numero telefonico: 800/662200. La delibera verrà pubblicata sul sito http://imprese.regione.emilia-romagna.it/).

Pubblicato il 25 giugno 2020

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Un bando per rafforzare la conoscenza delle istituzioni e delle opportunità europee

bandiera europa

Diffondere i valori e gli obiettivi dell’Unione europea; sensibilizzare i cittadini emiliano-romagnoli e promuoverne la partecipazione civica e democratica a livello comunitario; rafforzare la conoscenza delle radici storiche e di pensiero del progetto europeo e le tappe del processo di integrazione. Ma anche sostenere gli enti del territorio nella partecipazione alle politiche comunitarie e nella possibilità di intercettare le risorse disponibili, soprattutto relative alla nuova programmazione dei Fondi comunitari e all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Per raggiungere questi obiettivi, definiti dalla Regione Emilia-Romagna nel Programma triennale per la promozione della cittadinanza europea 2019-2021, tra diversi progetti sono disponibili quasi 1,5 milioni di euro rivolti a beneficiari diversi, per il 2020 280.000 euro per comuni e società civile. E proprio per quest’anno ha ottenuto il via libera della Giunta il bando rivolto ad Enti locali, Associazioni e Fondazioni senza scopo di lucro (con almeno una sede operativa in Emilia-Romagna), che possono candidare le proprie proposte e ottenere un contributo da parte della Regione fino a 20mila euro a progetto. È possibile fare domanda da domani, 24 giugno, fino al 24 luglio. “Con questo bando ci siamo posti l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la vocazione europea dell’Emilia-Romagna, per contribuire a ricostruire una nuova Unione, che dopo l’emergenza Covid 19 non rinunci all'ambizione di orientare i nuovi importanti investimenti verso il futuro, la dimensione sociale e la transizione ecologica e digitale - afferma la vicepresidente con delegaai rapporti con l’Ue, Elly Schlein -. Per raggiungere questo importante traguardo è importante coinvolgere le cittadine e i cittadini, l’associazionismo e i territori. Occorre che tutti assieme riflettiamo sulla storia e sul processo di integrazione europea per costruire l’Europa di domani. Un’Europa pronta e capace non solo di affrontare la ripresa dall’emergenza in maniera innovativa e inclusiva, ma anche di ridurre le diseguaglianze e intraprendere il cammino della transizione ecologica, ovvero una conversione ad un modello di società che utilizzi in modo sostenibile e consapevole le risorse a disposizione, pensando alle prossime generazioni”. Infatti anche l’Agenza 2030 per lo Sviluppo Sostenibile - programma d’azione sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu - ha tra i suoi principali obiettivi la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico.

Per saperne di più
Il bando 2020 finanzia due tipi di interventi: iniziative per la diffusione della conoscenza del progetto di Unione, del processo di integrazione europea e dei diritti e doveri derivanti dalla cittadinanza europea; iniziative di institutional building per la promozione della conoscenza dei processi di formulazione e attuazione delle politiche dell’Unione e il rafforzamento della partecipazione degli enti locali alla progettazione europea ed alle sue opportunità. Il contributo regionale massimo erogabile è del 70% per Comuni e Unioni di Comuni, Città Metropolitana, Università, Associazioni, Fondazioni e altri soggetti senza scopo di lucro, anche a livello europeo e internazionale.
Per i Comuni montani, Comuni inclusi nella Strategia nazionale aree interne, Comuni derivanti da fusione o Unioni di comuni che includano almeno un Comune con le precedenti caratteristiche, il contributo sale all’80%. L’importo minimo del contributo regionale è di 5mila euro, che può arrivare a un massimo di 20mila. Le domande di contributo dovranno essere presentate via web sulla piattaforma informatica Sfinge 2020 da mercoledì 24 giugno alle ore 10, fino a venerdì 24 luglio 2020 alle ore 17. I progetti presentati dovranno essere realizzati nell’arco del 2020 e concludersi in data successiva al 30 settembre 2020. Saranno comunque ritenute ammissibili le spese sostenute nell’anno solare 2020.

Pubblicato il 24 giugno 2020

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Piacenza, il 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza

finanza

A Piacenza, con una celebrazione ristretta e a carattere interno presso la caserma di via Emilia Pavese, si è tenuta martedì 23 giugno la cerimonia del 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.
Il Comandante provinciale di Piacenza Daniele Sanapo ha deposto una corona al monumento dedicato alla memoria dei Caduti della Guardia di Finanza. Erano presenti il Prefetto della Provincia di Piacenza, dottor Maurizio Falco, e il presidente provinciale dell’Associazione Finanzieri d’Italia Davide Mazza.
Per il comandante provinciale è stata anche l’occasione per tracciare il bilancio dell’attività svolta nel 2019 e nei primi cinque mesi del 2020.

Nella foto di Mauro Del Papa, un momento della cerimonia.

Pubblicato il 23 giugno 2020

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