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Notizie Varie

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Nuova luce sulla Sindone

marinelli

Emanuela Marinelli, curatrice del saggio "Nuova luce sulla Sindone".

"Nuova luce sulla Sindone", in uscita per le Edizioni Ares, è l’indagine storico-scientifica coordinata dalla prof.ssa Emanuela Marinelli che aggiorna sugli studi compiuti fino a oggi, offrendo gli argomenti necessari per stabilire una coincidenza fra il Lenzuolo conservato a Torino e il Sacro Lino che avvolse il corpo di Gesù nel Sepolcro di Gerusalemme.

Una straordinaria presenza ammantata di mistero: così si pone la Sindone sul cammino dell’umanità desiderosa di dare risposta ai quesiti che coinvolgono il senso più profondo della sua esistenza. Quell’antico telo ha avvolto davvero Gesù? L’immagine che vediamo ci parla della sua risurrezione? Com’è arrivato fino a noi quel fragile lenzuolo? Per far luce su questi enigmi sono scese in campo le discipline storiche e quelle scientifiche. Nuovi risultati sono così emersi dagli archivi e dai laboratori, componendo un mosaico avvincente di indizi e di prove. A questo punto il cammino va oltre: davanti alla Sindone - ha ricordato papa Francesco il 30 marzo 2013 - "il nostro non è un semplice osservare, ma è un venerare, è uno sguardo di preghiera. Direi di più: è un lasciarsi guardare". 

Nelle prime duecento pagine il libro – curato e in parte scritto direttamente da Emanuela Marinelli – aggiorna sulle più importanti indagini storico-scientifiche compiute fino a oggi sul sacro Lino. Offrono qui il loro contributo altri sette esperti: Alfonso Caccese, Andrea Di Genua, Michele Filippi, Bartolomeo Pirone, Ivan Polverari, Laura Provera, Domenico Repice. Nella sezione conclusiva, invece, le intramontabili riflessioni di Orazio Petrosillo (1947-2007) aprono alla contemplazione dell’Uomo della Sindone.

Emanuela Marinelli è laureata in Scienze Naturali e Geologiche. Ha tenuto lezioni sull’Iconografia Cristiana alla LUMSA e sulla Sindone e l’Iconografia di Cristo all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Autrice di numerosi libri sulla Sindone, è Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica e Cavaliere della Repubblica Italiana.

Pubblicato il 16 giugno 2020.

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Si ferma la crescita dell’occupazione in Regione

andamento occupazionale

Al termine del primo trimestre del 2020 gli occupati scendono a 2.014.175 (in calo dello 0,1 per cento) sullo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nella media degli ultimi dodici mesi prosegue ancora la tendenza positiva (+0,7 per cento). Nel trimestre, la disoccupazione è scesa al 5,5 per cento, la tendenza positiva appare ancora se si considera che nella media del periodo da aprile 2019 a marzo 2020 il tasso di disoccupazione è stato pari al 5,4 per cento, un valore non raggiunto dal quarto trimestre 2011. In crescita l’occupazione in agricoltura, in calo nell’industria.

I dati Istat sull'occupazione
Si intravedono i primi segnali dal mercato del lavoro nel periodo che comprende il mese di marzo. Come emerge dall’elaborazione dei dati Istat realizzata dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna, in regione al termine del primo trimestre 2020 gli occupati sono risultati poco più di 2 milioni e 15mila con una lievissima flessione (-0,1 per cento) sullo stesso trimestre dell’anno precedente. Nello stesso tempo, i disoccupati sono scesi a quota 117.936 (-10,2 per cento), con una riduzione del tasso di disoccupazione dal 6,1 al 5,5 per cento. Un primo riscontro dell’effetto della pandemia sul mercato del lavoro è la riduzione delle forze di lavoro (-0,7 per cento) e dall’aumento delle non forze di lavoro (+0,9 per cento). Questi movimenti vanno in senso opposto alla tendenza dominante in precedenza e colgono l’uscita dal mercato del lavoro imposta dal lock-down ad alcune categorie di lavoratori, che nelle non forze di lavoro risultano non disponibili a lavorare.

Risultati altalenanti
L’andamento dell’occupazione è assai differenziato nei principali settori economici. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, l’occupazione in agricoltura è schizzata all’insù del 22,7 per cento e ha toccato quota 83 mila. Invece, nell’industria ha fatto un deciso passo indietro a quota 524.486 (-4,6 per cento), interrompendo una serie positiva in corso da otto trimestri. Dopo due ampi contraccolpi negativi, l’occupazione delle costruzioni è risalita a quota 116.698 (+3,4 per cento). Nell’insieme dei servizi l’occupazione ha continuato a fare registrare una serie di risultati positivi e negativi, con una tendenza complessiva moderatamente positiva e nel trimestre è aumentata dello 0,3 per cento e ha raggiunto 1.289.912 unità. Ma nei settori del commercio e dell’alberghiero e ristorazione è proseguita una tendenza negativa da cinque trimestri che nei primi tre mesi del 2020 è stata del -6,4 per cento con una riduzione degli occupati a 360.927 addetti, che è stata più che controbilanciata da un aumento del 3,2 per cento dell’occupazione negli altri settori dei servizi, ove operano 928.985 persone.

L'occupazione in agricoltura è salita
Nel trimestre, prosegue la discesa del tasso di disoccupazione che si è ridotto dal 6,1 per cento del primo trimestre 2019 al 5,5 per cento dello stesso trimestre del 2020. Al di là delle ampie oscillazioni stagionali, accentuate dalla pandemia, da aprile 2019 a marzo 2020, l’occupazione è aumentata, nonostante tutto, salendo a 2milioni 32mila unità, con un incremento dello 0,7 per cento rispetto alla media dello stesso periodo precedente. Le dinamiche appaiono fortemente differenziate tra i settori. L’occupazione in agricoltura è salita dell’8,4 per cento e nella media degli ultimi dodici mesi ammonta a 76.109 unità, nell’industria ha raggiunto quota 546.888 (+0,9 per cento), nelle costruzioni è scesa (-3,4 per cento) a quota 105.575.
Nel complesso dei servizi l’occupazione è aumentata dello 0,6 per cento e ha raggiunto 1.303.536 unità. Questo risultato è però effetto della compensazione tra una pesante riduzione nei settori del commercio e dell’alberghiero e ristorazione (-5,5 per cento), che occupano 376.339 addetti, più che controbilanciata da un aumento del 3,4 per cento negli altri settori dei servizi, ove operano 927.197 persone. Sempre considerando gli ultimi dodici mesi, il tasso di disoccupazione prosegue la discesa riavviata dal primo trimestre 2018 e si è ridotto al 5,4 per cento alla fine dello scorso marzo, il minimo rilevato dal primo trimestre 2012.

Pubblicato il 16 giugno 2020


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Emergenza sanitaria: rispetto delle regole nelle processioni religiose

processioni

“Il Comitato tecnico scientifico (Cts) richiama, anche per i riti religiosi che prevedono una processione all’esterno di strutture ecclesiastiche e luoghi di culto, ferme restando l’adozione delle misure relative al distanziamento fisico, all’uso delle mascherine e all’osservanza della corretta «etichetta respiratoria» e delle altre misure igienico-sanitarie come il lavaggio frequente delle mani,  il rigoroso rispetto delle misure precauzionali al fine di evitare ogni tipo di aggregazione o assembramento dei fedeli”.
Lo riporta la risposta del ministero dell’Interno al quesito posto dalla Segreteria generale della Cei, in relazione alla possibilità di “tornare a riappropriarsi di alcune devozioni popolari, che toccano la sensibilità di fede del popolo”, come la tradizionale processione del Corpus Domini, le processioni con la statua della Madonna o di Santi legati alal devozione popolare.
“Il Cts ritiene che, ferme restando le raccomandazioni predette, la loro fattibilità e applicazione debba avvenire sotto la diretta responsabilità delle autorità sanitarie, civili e religiose”.

F.P.

Pubblicato il 16 giugno 2020

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Barbieri: «Musei gratis per i sanitari di Emilia-Romagna e Lombardia»

cultura e sanitari

Piacenza, così duramente colpita e martoriata dal coronavirus, non si è scordata di chi si è speso in prima linea - senza risparmiarsi - per prendersi cura di noi. “Per questo l'amministrazione comunale – spiega il sindaco Patrizia Barbieri - ha deciso di donare a tutti i sanitari dell'Emilia-Romagna e della Lombardia 25.000 biglietti per due persone per tutte le sezioni dei musei civici di Palazzo Farnese e del Museo di Storia Naturale di via Scalabrini. È un gesto carico anche di valore simbolico per dire grazie agli infermieri, ai medici, a tutto il personale ausiliario, a chi lavora negli uffici, e a tutta la macchina organizzativa, ma non solo".
"Gli ingressi saranno donati anche agli operatori delle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale ed ai militari - anch’essi in prima linea fin da subito - nonché ai volontari di Piacenza e provincia, altrettanto protagonisti in trincea e capaci di spendersi senza riserve nell’aiutare la nostra città a risollevarsi. Offriamo la bellezza dei nostri musei in segno di gratitudine sperando che questi 50.000 ingressi possano contribuire a trasmettere un'immagine positiva della città di Piacenza e fungere da stimolo per la ripartenza del nostro territorio”.

Pubblicato il 16 giugno 2020

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Memoria del ‘900, un bando per progetti di associazioni, fondazioni ed enti locali

 bando per la cultura

Documentari, racconti teatrali, esposizioni, ricerche sui protagonisti del 900, siti e applicazioni. Consistono in oltre 300 mila euro i fondi messi a disposizione dalla Regione per un nuovo bando che sostiene progetti e iniziative di dimensione sovralocale (in merito alla Legge regionale n. 3 del 2016) promossi da associazioni, fondazioni e istituzioni culturali, Comuni e Unioni di Comuni, per promuovere la memoria e la storia del ‘900. La delibera della Giunta è pubblicata sul portale della Regione.
Finora, grazie alla Legge sulla Memoria sono stati realizzati progetti su figure storiche, come “Le giornate del Fiocinino”, il pescatore di valle; racconti teatrali itineranti inseriti nel contesto di visite guidate come “L’ultimo autunno. L’eccidio di Marzabotto”; documentari didattici che riportano testimonianze, ne è un esempio quella di Ferruccio Laffi sulla strage nazista a Montesole. E poi siti e applicazioni dedicate a percorsi storici, come “Da Montefiorino alla linea Gotica”, fino a nuovi format di memoriale, come quello virtuale per i caduti della Prima Guerra Mondiale (PopHistory).
Il bando 2020, (pubblicato l’11 giugno al link
https://memorianovecento.emiliaromagnacreativa.it/finanziamenti/bandi/ ) in continuità con gli anni precedenti, sostiene in particolare progetti e iniziative che si occupano della tutela e della conservazione dei documenti storici, della ricerca e della raccolta delle testimonianze, oltre alla valorizzazione dei luoghi della memoria. Le domande di contributo dovranno essere presentate sulla piattaforma informatica sib@c da lunedì 15 giugno alle ore 10, fino a lunedì 29 giugno alle ore 15.
Per informazioni riguardanti i contenuti del bando e il funzionamento della piattaforma informatica durante il periodo di apertura dell’avviso sarà attivo l’indirizzo e-mail:
infoSibac [AT] regione [DOT] emilia-romagna [DOT] it. I progetti presentati dovranno essere realizzati nell'anno solare 2020. Saranno ammissibili quelli che si concludano in data uguale o successiva alla data di scadenza dell’avviso. Saranno infine ritenute ammissibili le spese sostenute per la realizzazione del progetto nell'anno solare 2020.

Pubblicato il 13 giugno 2020

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