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Notizie Varie

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Avviata una scuola per consulenti familiari

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Ha preso il via il 12 e 13 gennaio via anche a Piacenza una scuola per consulenti familiari. L’iniziativa è promossa dall’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn). L’organizzazione e il coordinamento del progetto sono a cura di Mario Scudieri e Lodovico Camia. I nuovi incontri si terranno il 2 e 3 marzo nella sede della Scuola Giovanni Paolo II in via Torta.
Ma che cos’è un consulente familiare? È una figura che interviene quando la comunicazione e i rapporti in famiglia non funzionano più, o funzionano in modo scorretto, per riuscire a ristabilire comprensione, empatia e rispetto reciproco. Un lavoro pensato principalmente per riparare e rafforzare i rapporti familiari, ma che può essere applicato a qualunque altro campo della vita. Il consulente familiare è un professionista regolamentato per legge, con partita IVA attribuita dal Ministero dell’Economia, e può formarsi attraverso la Scuola per consulenti familiari di Bologna, fondata e diretta dal professor Raffaello Rossi, e portata, grazie al contributo di Anfn, anche a Piacenza. Abbiamo voluto fare un salto alla prima lezione per conoscere i partecipanti, per sapere perché hanno scelto di iniziare quest’esperienza, e cosa si aspettano da queste ore per la loro vita.

Oltre la pacca sulla spalla “Ho scelto di iscrivermi per un interesse personale - dice Patrizia, impiegata di 52 anni -, e per due motivi fondamentali: essendo sposata con quattro figli sono sempre in cerca si strumenti per aiutarli a vivere in una realtà complessa come quella di oggi. So che con le mie sole forze e conoscenze non sono in grado di indirizzarli a una vita dignitosa, bella, in sostanza portarli a incarnare il desiderio di felicità che hanno. Per questo ho scelto di ricorrere a questo strumento, per cercare di avere una marcia in più nella loro educazione. Poi ci sono gli amici: anche loro molte volte vivono delle difficoltà, e io so che non basta dispiacersi o dire poche parole di incoraggiamento. In questi casi bisogna coinvolgersi, andare oltre la pacca sulla spalla, e la scuola per consulenti familiari può aiutarmi a fare un passo in più in questa direzione”.
Vincenzo, di 55 anni, è un educatore in comunità per minori in difficoltà, e viene dalla provincia di Lecco. “Ho scelto di iscrivermi ovviamente per motivi professionali - spiega -, ma anche perché, nei vari ruoli in cui siamo chiamati a vivere (padre, amico, educatore) so che capita spesso di doversi giocare in relazioni d’aiuto, e qui so che posso prepararmi per questo. Mi piace molto il fatto che questa scuola parta da una ricerca su di sé, che aiuti a prendere un a consapevolezza maggiore dei propri limiti e delle proprie risorse, per poi intervenire nelle situazioni di aiuto”.
Cambiare prospettiva. Emilia invece, è un’impiegata di 57 anni con due figli: “anch’io ho iniziato il corso per poter meglio essere d’aiuto alle persone che mi sono vicino - racconta -, e, anche solo dalla prima lezione, ho capito che il modo migliore di farlo è cambiare prospettiva, riuscire a osservare quasi da fuori le proprie azioni per riconnetterle a tutto il resto. Un altro insegnamento prezioso - continua ‑ è che se vogliamo essere veramente d’auto agli altri, familiari o amici, non dobbiamo giudicare con la smania di dire la nostra, ma osservare e stare in ascolto. È un problema di atteggiamento, che va reso il più aperto e disponibile possibile”.
Da ultima Giulia da Parma, di 28 anni, si è appena laureata in scienze dell’educazione e in cerca di un lavoro e di un a strada per la propria vita: “mi sono iscritta perché dopo la laurea ho voluto guardarmi attorno e sondare tutte le possibilità per trovare un lavoro e un percorso da seguire. Nelle esperienze lavorative che ho avuto mentre studiavo - anche solo il babysitteraggio - sono entrata in contatto con bambini e famiglie, e ho potuto constatare che ovunque ci sono problemi, e non posso rimanere a guardare senza risolverli. Ma per poterlo fare bisogna comprendere ogni situazione, e questo corso è il modo migliore per farlo”. 

Pubblicato il 16 gennaio 2019

Alberto Gabbiani

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Amici della Lirica, concerto nel salone del San Sepolcro

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Sabato 19 gennaio alle ore 17 gli Amici della Lirica di Piacenza hanno organizzato “Concerto con t(h)e” nel Salone Parrocchiale di San Sepolcro a Piacenza, in Cantone San Nazzaro, 16. Protagonisti di un appuntamento che ormai è entrato a far parte degli appuntamenti fissi dell’Associazione, saranno il Mezzosoprano Olga Kotlyarova e il Baritono Costantino Finucci, accompagnati al pianoforte dal M° Elio Scaravella.
Un concerto in cui potremo ascoltare arie tratte da “La Favorita” di G. Donizetti, da “Don Carlo” e “Rigoletto” di G. Verdi, per poi passare a Mascagni e… altro ancora!
Al termine dell’evento, una dolce pausa con the e dolci per prolungare il piacere dell’incontro tra Amici.
L’invito è esteso a tutta la cittadinanza; ricordiamo che è possibile associarsi agli Amici della Lirica durante qualsiasi evento, scrivendo ad o telefonando al +39 333 5320655.
Il sostegno degli associati ci permette di continuare a realizzare eventi di qualità e proposte culturali adeguate.
Un ringraziamento alla Banca di Piacenza, che sempre sostiene le attività degli Amici della Lirica.

Pubblicato il 16 gennaio 2019

 

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CRI, al via i corsi per nuovi volontari di Cadeo e Podenzano

cri

Il corso per nuovi Volontari di Croce Rossa Italiana, Comitato di Piacenza - sedi di  Cadeo e Podenzano, prenderà il via il 22 gennaio.
La novità di quest'anno che gli aspiranti Volontari di Cadeo e Podenzano svolgeranno il percorso formativo insieme presso la sede di Cadeo in via Dante Alighieri 4.
I volontari sono la colonna portante della vita sociale, ogni giorno di più.
E proprio per questo, ogni giorno di più c’è bisogno del loro aiuto. Per chi volesse mettere a disposizione un po’ del proprio tempo, anche poco, «e vivere un’esperienza unica di solidarietà e umanità sarà il benvenuto"
Diventare Volontari di Croce Rossa è alla portata di tutti e le doti che si richiedono sono principalmente umane, come lo spirito di collaborazione, entusiasmo, altruismo, voglia di fare e di mettersi in gioco….
Per informazioni e iscrizioni visitare il sito www.cripiacenza.it.

Pubblicato il 16 gennaio 2019

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Lo spettacolo #Sciopero al Teatro Trieste 34

Filippo Arcelloni

Lo spettacolo #Sciopero, all'interno della rassegna "Le voci della luna"  si terrà  martedì 22, mercoledì 23, venerdì 25 e sabato 26 gennaio alle ore 21 al Teatro Trieste 34 a Piacenza.
Per la rassegna “Le voci della luna” uno spettacolo semi serio e ironico, scritto e interpretato da Filippo Arcelloni, che ha come titolo una parola ormai non più consueta e che vuole parlare del fallimento dell'individuo e del cambiamento. Un vecchio attore scopre che all'improvviso che tutti i teatri italiani sono stati chiusi, che nessuna compagnia teatrale potrà più esistere e che nessun tipo di forma d'arte legata al teatro potrà essere rappresentata sul suolo italiano, poiché il nuovo ministro della cultura, in ossequio alle promesse fatte in campagna elettorale, applica alla lettera la direttiva politica che gli viene suggerita dal nuovo governo. Così la strana professione del vecchio attore arriva a specchiarsi e confrontarsi con la vita "vera", il quotidiano, a volte deriso, mai rispettato pienamente, sempre guardato con aria superiore. Con l’impossibilità di poter lavorare è costretto a mettere a confronto tutto ciò che sa fare e tutti gli strumenti necessari per la sua professione, con il mondo reale deducendo che non servono a nulla, sono totalmente inutili nella vita reale.
E allora l'ultima carta che rimane da giocare è Sciopero, termine vecchio e desueto, ridicolo e banale nei tempi odierni e per le motivazioni, lo sciopero del Teatro.

Pubblicato il 16 gennaio 2019

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Cadeo guarda alla cura dell'ambiente e al verde

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"Attraverso una piccola piantina oggi imparate cosa vuol dire responsabilità e prendersi cura dell'altro", così Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo ha aperto una mattina speciale per gli studenti delle tre classi di prima media dell'Istituto Comprensivo di Cadeo: nessuna penna o libro tra le mani ma una esile piantina da piantare e far crescere. Una giornata per promuovere il rispetto dell'ambiente ma anche la sua cura, che ha visto l'intera squadra amministrativa presente: oltre al sindaco Bricconi, il vicesindaco Marica Toma, il consigliere di maggioranza Silvia Bolzoni e gli assessori Alessandro Genesi, Massimiliano Dosi e Donatella Amici.

"La Regione ci ha donato 150 piantine da piantare - ha dichiarato l'assessore Massimiliano Dosi - 80 di questo le abbiamo donate ai nostri studenti del primo anno della scuola media, perché li portino a casa e le facciano crescere rigogliose con l'aiuto di genitori o nonni".

Una lezione a cielo aperto. I ragazzi, che dovranno dare una dimora alle piccole piante, sono rimasti letteralmente affascinati dalla lezione di botanica fatta a "cielo aperto" dal docente di matematica e scienze Riccardo Gandolfi: un viaggio tra le essenze, le tecniche di coltivazione e l'assegnazione della specie pianta a seconda del terreno in cui i ragazzi la pianteranno. Un'esperienza che ha stupito e incuriosito gli studenti e che potrà proseguire grazie al laboratorio scolastico di botanica - realizzato nelle aree esterne della scuola - che prenderà vita a breve grazie al docente Gandolfi.  Accanto al prof. Gandolfi , presente alla consegna degli arbusti, la prof.ssa Romina Bertuzzi.

Nuovo verde a Cadeo grazie al Consiglio Comunale dei ragazzi. "Quaranta piante saranno posizionate lungo la nostra pista ciclabile - ha aggiunto il vicesindaco Marica Toma - a breve, grazie alla collaborazione della cooperativa sociale Geocart già attiva sul nostro territorio, avverrà la piantumazione". Un gesto che parla dell'attenzione al verde dell'amministrazione comunale ma che è stato fortemente voluto dai bambini della scuola primaria "Uttini" di Roveleto: "I membri del Consiglio Comunale dei ragazzi avevano fatto esplicita richiesta di avere più verde sul nostro territorio e con grande piacere li accontentiamo - conclude Toma-. Insieme ai giardinieri saranno proprio loro a mettere a dimora le piantine a Roveleto".

Pubblicato il 16 gennaio 2019

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