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Isrec Piacenza: dal 6 all'8 novembre il convegno «E quando finisce la guerra?»

 2025 Locandina

Si intitola “E quando finisce la guerra?” il decimo convegno sulla storia e il suo insegnamento nell'era digitale che l'Isrec-Istituto di storia contemporanea di Piacenza organizza all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia 12, Piacenza, da giovedì 6 a sabato 8 novembre.

L'iniziativa, la cui direzione scientifica è affidata alla direttrice di Isrec Piacenza Carla Antonini (che è anche coordinatrice del convegno) e agli storici Marcello Flores e Michela Ponzani – che interverranno al convegno nelle giornate del 6 e del 7 con due interventi rispettivamente su “La giustizia internazionale da fine ’800 al primo dopoguerra” e “Propaganda, fake news, censure: la guerra come narrazione” – svilupperà in tre distinte sessioni, con relazioni esperte tematizzate sul medio-lungo periodo, i caratteri e le conseguenze delle grandi cesure storiche della storia contemporanea, costituite dalla fine della Prima guerra mondiale, della Seconda e della Guerra Fredda, per far emergere le governance geopolitiche che hanno conferito stabilità o, al contrario, hanno reso precarie e altamente conflittuali le dinamiche politiche interne ed internazionali, in base all’osservazione che gli accordi e i trattati di pace al termine di ogni conflitto armato globale e gli organismi creati per tutelarli e renderli stabili definiscano nuovi ordini mondiali, disegnino equilibri e squilibri nei rapporti internazionali in grado di determinare le condizioni per la risoluzione pacifica di futuri conflitti oppure di alimentare nuove crisi. Una specifica sessione è interamente dedicata all’informazione/disinformazione in tempo di guerra, al fine di approfondire il ruolo della propaganda, la centralità della formazione e del controllo dell’opinione pubblica e dell’educazione, della creazione del consenso, delle strategie comunicative adottate. Al termine di ogni sessione è previsto lo sviluppo di un dialogo tra esperti e pubblico presente in sala».

Si parte giovedì 6 alle 15.30 con i saluti del presidente di Isrec Piacenza Pier Luigi Bersani: il convegno vede intervenire storici noti come Giovanni De Luna e Lorenzo Kamel, oltre ai già citati Ponzani e Flores.

La partecipazione al convegno prevede l'iscrizione attraverso la compilazione di un form per la fruizione in presenza (accesso gratuito per docenti, accademici, studiosi e per tutte le studentesse e studenti) e da remoto: nel caso in cui il docente sia iscritto, la partecipazione delle classi è gratuita (per info: , mentre il programma è scaricabile all'indirizzo https://www.istitutostoricopiacenza.it/eventi-iniziative/e-quando-finisce-la-guerra/).

Pubblicato il 4 novembre 2025

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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