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La musica entra in ospedale: dal 15 al 22 torna «Note di Natale»

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Anche quest’anno la musica diventa un ponte di vicinanza e umanità nei luoghi della cura.Dal 15 al 22 dicembre torna “Note di Natale – Melodie per celebrare insieme la magia delle feste”, il ciclo di concerti promosso dall’Azienda Usl di Piacenza negli ospedali del territorio. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con gli Amici della Lirica di Piacenza, la Scuola di Musica M. Mangia di Fiorenzuola e l’associazione MusicaFacendo di Bobbio, e con il coinvolgimento dei Comuni, propone quattro appuntamenti musicali negli ospedali di Castel San Giovanni, Fiorenzuola d’Arda, Piacenza e Bobbio.
I concerti sono pensati come un dono simbolico e concreto rivolto a pazienti, familiari e professionisti sanitari, per offrire un momento di serenità, condivisione e bellezza durante il periodo natalizio.
«Con “Note di Natale” – sottolinea il direttore generale dell’Ausl di Piacenza,Paola Bardasi – vogliamo ribadire che la cura non è fatta solo di terapie e trattamenti, ma anche di attenzione al benessere emotivo delle persone. La musica ha la capacità di creare vicinanza, alleviare le tensioni e rendere l’ospedale un luogo più accogliente e umano, soprattutto nei momenti più delicati».
Il progetto si inserisce in una visione di sanità che guarda alla persona nella sua interezza, valorizzando la collaborazione con le realtà culturali e musicali del territorio come parte integrante del prendersi cura.

Il programma

Lunedì 15 dicembre – ore 11
Armonie sotto l’albero

Ospedale di Castel San Giovanni – Sala CEI
Un viaggio musicale conStefano Bozzini (fisarmonica) eLeonardo Colonna (contrabbasso) per celebrare la magia del Natale.

Mercoledì 17 dicembre – ore 16.30
Voci di Natale

Ospedale di Fiorenzuola d’Arda – Sala polivalente, piano terra blocco B
Le giovani promesse dellaScuola comunale di musica M. Mangia di Fiorenzuola riscaldano l’atmosfera delle feste.

Venerdì 19 dicembre – ore 17
Stelle sonanti – Stella cometa

Ospedale di Piacenza – Primo piano Polichirurgico, spazio OspedArte
IlCoro Gospel IncontraCanto, diretto dal maestroMassimo Mazza, conFrancesco Degli Antoni al pianoforte, per un augurio che nasce dall’anima.

Lunedì 22 dicembre – ore 11.30
Note di stelle
Ospedale di Bobbio – Sala riunioni, IV piano
Un momento di musica che illumina il cuore nel periodo più magico dell’anno, conGiuseppe Ippolito (chitarra), docente della scuola MusicaFacendo di Bobbio, in duo conSusy Renzi (voce).

Nella foto, un concerto di Natale in ospedale a Castel San Giovanni lo scorso anno.

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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