Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Rimbalzo dell’occupazione, ma non per tutti i settori

Addetti imprese

Gli addetti nelle imprese dell’Emilia-Romagna sono aumentati dello 0,2% nel 2021. Il risultato è determinato dai dipendenti (+0,5%). Segnali disomogenei per i settori. Ok noleggio e servizi di supporto alle imprese (+16%), fabbricazione dei mezzi di trasporto (+7,4%). In sofferenza alloggio e ristorazione (-6.1%). In calo il commercio, i servizi finanziari, il sistema moda (-6,4%). La pandemia che ha allentato la presa, abbinata alla decisa ripresa dell’attività, ha fatto sì che dal secondo trimestre 2021 abbia preso avvio una fase di recupero tendenziale degli addetti, meglio un vero rimbalzo, che si è rafforzato nel corso dell’anno. Come attesta uno studio di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati relativi agli addetti delle localizzazioni di impresa, grazie alla ripresa, nel 2021 gli addetti delle attività operanti in Emilia-Romagna sono risultati 1.711.841 e sono lievemente aumentati (+0,2 per cento, +3.963 unità) rispetto al 2020, ma non hanno ancora recuperato il livello del 2019 (-1,1 per cento).

Dipendenti e indipendenti

L’andamento complessivo dell’occupazione è stato determinato dall’aumento dei dipendenti che sono saliti a 1.381.091 unità, con un aumento di 6.195 addetti +0,5%), che ha compensato pienamente la riduzione degli indipendenti di 2.233 unità (-0,7%) che sono scesi a quota 330.750. Quindi è ripresa la tendenza all’aumento della quota dei dipendenti sul totale degli addetti, che per il complesso delle localizzazioni di impresa ha raggiunto nel 2021 l’80,7%, con un incremento di 2,6 punti percentuali rispetto a 5 anni prima.

I macrosettori

Nonostante gli effetti diffusi della ripresa, l’aumento non ha interessato tutti i comparti. La tendenza positiva è stata trainata dai servizi dove gli addetti sono risaliti a 1.002.513 con un incremento di 5.669 unità (+0,6%), ma l’andamento è risultato ancora negativo nel commercio, messo a dura prova dalle restrizioni della pandemia e dai mutamenti di comportamento dei consumatori, che ha perso 4.188 addetti (-1,5%). La perdita occupazionale è da attribuire al commercio al dettaglio (-3.142 addetti, -2,1%), mentre quello all’ingrosso ha contenuto la tendenza (-771 addetti, -0,8%). Quindi, in termini assoluti l’andamento positivo nel complesso dei servizi è derivato dall’insieme degli altri servizi (diversi dal commercio), attività che hanno beneficiato in misura diversa della ripresa. Qui gli addetti sono risaliti a quota 719.784 recuperandone 9.857 (+1,4%) con una decisa inversione di tendenza a “V”.

Chi cresce di più e di meno

In un anno come il 2021 di ripresa economica, ma ancora di pandemia, il colpo più duro lo hanno subito gli occupati delle attività operanti nei servizi di alloggio e ristorazione. La riduzione dei dipendenti (-9.635) ha interessato entrambi i settori con una diminuzione di 7.719 addetti nella ristorazione (-5,8%) e di 2.373 unità nei servizi di alloggio (-7,6%). Sono diminuiti anche gli addetti delle altre attività dei servizi (-2.064 unità, -4,8%) e delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento è risultata consistente (-1.717 addetti, -6,5%) in quanto il settore è stato assoggettato a gravose e necessarie restrizioni. La ristrutturazione in corso nel sistema bancario ha condotto a una perdita di 1.021 addetti (-2,0%) nelle attività finanziarie e assicurative dovuta esclusivamente alla riduzione di 1.209 posizioni dipendenti nelle sole attività dei servizi finanziari, ovvero negli istituti di credito.
La ripresa economica ha visto crescere l’occupazione in due terzi dei settori dei servizi, ma anche le variazioni non sono state omogenee, bensì hanno mostrato una forte concentrazione. Nell’aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese si è avuto l’incremento degli addetti più consistente (+19.603 unità, +16%).

Altrove, la crescita dell’occupazione ha mostrato un passo più contenuto. Così gli addetti dei servizi di informazione e comunicazione sono aumentati di 1.714 unità (+4,0 per cento), soprattutto a seguito del forte aumento degli occupati nelle attività di produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (+1.432 addetti, +6,2%), trainato dalla forte accelerazione all’adozione di strumenti informatici per le famiglie e le imprese. Ancora, nel complesso delle attività professionali, scientifiche e tecniche l’incremento degli addetti è risultato del 2,8% (+1.380 unità), soprattutto nelle attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+889 unità, +7,3%). Resta sostenuto il passo nella ricerca scientifica e sviluppo (+218 unità, +5,4 per cento) e nell’istruzione (+490 unità, +4%). Contenuto l’aumento nella sanità e assistenza sociale (+839 unità, +1,4%). Nel 2021 gli addetti delle costruzioni sono saliti a quota 137.620, un nuovo aumento (+1.608 unità, +1,2%) sia dall’occupazione dipendente (+1.209 unità, +1,5%), che degli indipendenti (-399 unità, +0,7%), grazie al sostegno fornito dai bonus alle imprese minori.

Pubblicato il 30 maggio 2022

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente