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Silvia Tizzoni a Punto Incontro: come riaggiustare la propria vita

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Punto Incontro “Don Eliseo Segalini” ha presentato nella Sala delle Colonne della Curia vescovile di Piacenza il libro di Silvia Tizzoni: “Pensavi fosse amore invece era un disastro; la fine di una relazione con un narcisista manipolatore” edito da Officine Gutenberg.
Silvia Tizzoni, piacentina, è una psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare che svolge la libera professione dopo anni di esperienza maturata presso l’Ausl di Piacenza.
Come ha raccontato, svolge la sua attività in prevalenza con giovani adulti che richiedono sempre più la presenza di un professionista che possa aiutarli nelle scelte cruciali della vita, matrimonio, genitorialità, lavoro, ma è specializzata anche nell’accompagnare bambini ed adolescenti oltre che coppie in difficoltà.

Il suo libro è diviso fondamentalmente in due parti, una più tecnica e descrittiva del problema del disturbo della personalità narcisista e del disturbo di funzionamento narcisista, la seconda parte invece è un diario, che segue passo passo la relazione di una donna con un uomo narcisista e manipolatore. Un viaggio nei tormenti, nelle risoluzioni, nei fallimenti e nel dolore di una donna che infine ha cercato un aiuto professionale nel tentativo di  riaggiustare la propria vita.
Un evento particolare per Punto Incontro, nato molti anni fa per merito di don Eliseo Segalini, che si è da sempre prefisso una duplice finalità, ovvero quella di affrontare con un dibattito tematiche culturali di vario genere sulla base di differenti documenti, oltre a quella di prendere spunto da un libro, individuandone il tema chiave e favorendo la discussione tra i partecipanti.
Le tematiche di attualità affrontate nell’ambito di questi incontri sono sempre state discusse nella luce evangelica, con il libro di Silvia Tizzoni si è usciti dallo schema, in primo luogo per la presenza dell’autrice, in secondo luogo per il tema trattato. Però oggi più che mai i problemi di coppia, di relazioni familiari, di comunicazione con sè stessi e con gli altri sono molto diffusi e per questo Punto Incontro ha voluto affrontare anche in chiave laica queste tematiche. Forse il principio di tutti i mali è un’errata e perversa idea di perfezione che oggi inseguiamo come una chimera in noi stessi e in quelli che ci circondano, ma al contrario, la riscoperta di un mondo interiore con tutti i suoi limiti e le sue ferite è forse l’occasione per fare esperienza della salvezza. 

Stefania Micheli

Nella foto, Silvia Tizzoni a Punto Incontro.

Pubblicato il 26 marzo 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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