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Summertime in Jazz: tre appuntamenti con Simona Molinari, Ambra Lo Faro e Fabrizio Bosso

Fabrizio Bosso Spiritual trio 250517 9663 foto Roberto Cifarelli pcr

La rassegna Summertime in Jazz, organizzata dal Piacenza Jazz Club con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Piacenza, della Banca di Piacenza e di tutti i Comuni e le Pro Loco coinvolti, prosegue con tre eventi ravvicinati che incarnano le diverse anime del jazz: la raffinatezza della voce femminile, il legame con la natura e la spiritualità della grande musica strumentale. A iniziare quest’altra settimana ricca di emozioni sarà il terzo concerto della sezione Jazz SummerWine, in programma martedì 22 luglio alla Cantina Visconti nei pressi del borgo di Vigoleno. Sulla bella terrazza panoramica il Jacopo Delfini Quartet con il progetto “Sleepin’ Beauty”, in cui il chitarrista milanese guida una formazione di ispirazione gipsy jazz dal forte impatto sonoro ed emotivo. Prima del concerto, a rendere l’esperienza ancora più immersiva, è prevista la tradizionale camminata nei dintorni del borgo, guidata dalla guida ambientale escursionistica Valentina Fontanive, per scoprire la bellezza del territorio al tramonto. Per entrambe le attività la partecipazione è su prenotazione obbligatoria.

Venerdì 25 luglio ore 21.30 a Piacenza, nel cortile di Palazzo Farnese andrà in scena SIMONA MOLINARI con “La donna è mobile”, che rientra nella rassegna Klimt’s Ladies curata dalla cooperativa Fedro, con cui si rinnova la felice collaborazione estiva inaugurata lo scorso anno. Il cortile di Palazzo Farnese si trasformerà in un elegante salotto musicale sotto le stelle. Protagonista della serata sarà Simona Molinari, interprete raffinata della scena jazz-pop italiana, con il suo spettacolo “La donna è mobile”, un progetto tutto al femminile che omaggia la forza e la complessità delle donne. Ad affiancarla un ensemble formato da musiciste di altissimo livello: Sade Mangiaracina (pianoforte, tastiere), Chiara Lucchini (sax, flauto), Elisabetta Pasquale (basso elettrico) e Francesca Remigi (batteria). Un concerto che unisce ironia, classe e grande musica. I biglietti si possono acquistare online sulla piattaforma Ticketone oppure scrivendo una e-mail a o telefonando allo 366.2893801. I soci del Piacenza Jazz Club hanno diritto a un biglietto a prezzo ridotto.

Domenica 27 luglio ore 18.00 la rassegna torna in Val Trebbia, e più precisamente sulla Pietra Perduca, Oratorio di Sant’Anna, con l’AMBRA LO FARO QUARTET. La giornata di domenica si apre con un momento di grande suggestione naturalistica e musicale sulla Pietra Perduca, in occasione della festa di Sant’Anna. A suonare, immerso nel paesaggio mozzafiato, sarà il quartetto guidato da Ambra Lo Faro, giovane cantante e polistrumentista in crescita, capace di fondere raffinatezza e spontaneità. Con lei suoneranno Carmelo Tartamella alla chitarra, Giovanni Guerretti alle tastiere e Pietro Ettore Gozzini al contrabbasso. Un concerto che è anche un invito a rallentare, ad ascoltare il silenzio tra le note e a godere della bellezza dell’Appennino verso sera. L’ingresso è libero e senza prenotazione, in collaborazione con il Comune di Travo. Si consiglia di portare una seggiolina o un plaid per godere più comodamente della musica.

Domenica 27 luglio ore 21.30 a Castell’Arquato, la Piazza Monumentale ospiterà il FABRIZIO BOSSO SPIRITUAL TRIO con il loro “Welcome Back”. Dopo il concerto alla Perduca l’invito del Piacenza Jazz Club è quello di spostarsi tutti in Val d’Arda perché la sera dello stesso giorno ci sarà uno di quei concerti che non si possono proprio perdere. Nella cornice mozzafiato della Piazza Monumentale di Castell’Arquato salirà sul palco uno dei nomi più amati del jazz italiano: Fabrizio Bosso, in versione Spiritual Trio, insieme ad Alberto Marsico all’organo e Alessandro Minetto alla batteria. Il progetto “Welcome Back” è un viaggio musicale che parte dalle radici del gospel e si apre alla spiritualità universale, con la potenza emotiva e tecnica di un trio rodatissimo. Un concerto trascinante, pieno di groove e ispirazione, capace di toccare il cuore e far vibrare l’anima. L’ingresso è libero senza prenotazione, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Castell’Arquato.

Nella foto, il Trio spiritual con Fabrizio Bosso, Alberto Marsico e Alessandro Minetto.

Pubblicato il 22 luglio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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