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Dal 23 luglio a Palazzo Farnese la rassegna Klimt's Ladies

Ladiesoprano

Settimana intensa di musica a Palazzo Farnese: la rassegna Klimt’s Ladies, a cura di Fedro e arrivata alla sua V edizione grazie alla rinnovata collaborazione con il Comune di Piacenza e al prezioso sostegno della Fondazione Piacenza e Vigevano, celebra la bellezza della voce femminile con artiste di fama come la piacentina Nina Zilli, icona della musica soul; LadieSoprano, in collaborazione con gli Amici della Lirica; Simona Molinari, jazz vocalist di livello internazionale, in collaborazione con Piacenza Jazz Club e Gaia, astro emergente tra pop e sonorità brasiliane. Rinviato, per motivi organizzativi, a data da destinarsi lo spettacolo di Laura Morante.
Una settimana di musica e spettacolo a Palazzo Farnese - a partire da mercoledì 23 luglio fino a sabato 26- presentata in una rinnovata veste estiva, che continua a ospitare grandi artisti nazionali e internazionali. Il festival si apre inoltre a nuove collaborazioni tra le associazioni piacentine e gli esercenti di Piazza Cittadella, consolidando la sua dimensione di evento culturale aperto e dinamico.Si arricchisce così il cartellone storico delle Klimt’s Ladies dopo il successo delle edizioni precedenti, che hanno visto la partecipazione di personalità come Concita De Gregorio, Cristina Battocletti, Carla Durastanti, Francesca Manfredi, Erica Mou, Maura Gancitano, Daria Bignardi, Chiara Tagliaferri, Carmen Aguirre, Joana Amendoeira, Dori Ghezzi e Scarlet Rivera.

PROGRAMMA

23 luglio Ore 21.30 NINA ZILLI a Palazzo Farnese

Nina Zilli, nome d’arte di Maria Chiara Fraschetta, torna dal vivo con il suo “SUMMER TOUR 2025”. Per la prima volta si esibirà nella sua terra d’origine, celebrando così il grande successo della sua carriera. Voce soul, energia travolgente e uno stile inconfondibile: Nina Zilli arriva nella sua Piacenza per un concerto emozionante, che unisce ironia, eleganza e potenza vocale. Tra atmosfere retrò, sonorità pop e richiami al soul più autentico, l’artista piacentina porta sul palco il meglio del suo repertorio e nuove sorprese, in uno show intenso e coinvolgente. La cantautrice italiana nata a Piacenza è cresciuta in una famiglia multiculturale, con un padre italiano e una madre sarda, che hanno influenzato profondamente il suo percorso artistico e personale. Fin da giovane, ha coltivato una profonda passione per la musica, che le ha permesso di esprimere le proprie emozioni e di dare vita a uno stile unico e autentico. Ha lasciato presto la Val Trebbia per l’Irlanda, gli Stati Uniti e altri luoghi, esibendosi in locali in vari generi, dall’indie pop al soul, influenzata da Amy Winehouse e Etta James. Appassionata di musica, dagli anni ’70 si è avvicinata a Motown, R&B, soul, pop rock degli anni ’60, mescolando anche influenze italiane come Mina e Celentano, e musica giamaicana come reggae e ska. Ha studiato da soprano, preferendo il rock, e diviso università e performance live, anche come vee jay. Il suo debutto nel 2010 con l’album "Sempre lontano" ha riscosso successo. Nel 2012 ha partecipato a Sanremo con "Per sempre". La sua voce calda e il suo stile mix di vintage e modernità le hanno guadagnato popolarità. È impegnata nel sociale, collaborando con vari artisti e promuovendo cause umanitarie. Nel 2000, su Sky Arte è stato trasmesso il docufilm “Il Viaggio in Libano di Nina Zilli – Il futuro dei bambini siriani”, dove, come ambasciatrice di Terres De Hommes, ha raccontato le difficoltà dei bambini siriani colpiti dalla guerra.

24 luglio Ore 21.30

LADIESOPRANO in collaborazione con Amici della Lirica a Palazzo Farnese

 Sul palco il quartetto al femminile delle LadieSoprano, accompagnato dall’Ensemble “Le Muse”, quintetto d’archi anch’esso al femminile, che vede al pianoforte e alla Direzione il M° Andrea Albertini, e con il supporto del grande soprano e vocal coach Daria Masiero. L’ensemble vocale formato da Veronica Cardullo, Sarah Tisba, Anna Scolaro, Carmen Violetta Lopez, sarà protagonista dello spettacolo Quando la musica è donna che coniuga lirica e pop, un concerto raffinato ed elegante ma anche coinvolgente, con un repertorio che tocca brani di musica lirica, leggera e napoletana conosciuti in tutto il mondo. Il percorso comincia con i classici dell’opera come la “Habanera” dalla “Carmen”, il “Valzer di Musetta” da “La Bohème", “Vissi d’arte” dalla “Tosca”, per poi passare a canzoni come “I te vurria vasà” di Eduardo Di Capua e “Torna a Surriento” di Ernesto De Curtis e alle colonne sonore di Ennio Morricone come “C’era una volta il West” (dal film omonimo), “Estasi dell’oro” (da “Il buono, il brutto e il cattivo”) e “Se” (da “Nuovo cinema paradiso”). Concludono la scaletta “Show must go on” dei Queen e “The prayer” di Andrea Bocelli e Celine Dion. Il concerto è dedicato alle mille sfumature della figura femminile e alla sua importanza nella società, e vuole essere un messaggio contro la violenza di genere.

25 luglio Ore 21.30

SIMONA MOLINARI in collaborazione con Piacenza Jazz Club Palazzo Farnese

La Donna è Mobile è il nuovo spettacolo coinvolgente di Simona Molinari, un viaggio musicale e teatrale – scritto insieme a Simona Orlando – che racconta la figura femminile attraverso la musica e le sue infinite sfumature. Ispirato all’iconica aria del Rigoletto, il titolo diventa simbolo della versatilità, della forza e della libertà espressiva delle donne, non solo come interpreti, ma anche come compositrici e narratrici di emozioni. Sul palco, accanto alla nota cantautrice, una band tutta al femminile composta da straordinarie musiciste: Sade Mangiaracina, Francesca Remigi, Chiara Lucchini ed Elisabetta Pasquale. Insieme, reinterpretano un repertorio eclettico che spazia dall’opera lirica a sonorità contemporanee, passando per l’eleganza di Lucio Dalla e le atmosfere intense di Milly, fino ad arrivare all’energia di Billie Eilish. Il linguaggio dello spettacolo attraversa diverse emozioni e registri espressivi: parte con toni ironici e leggeri, diventa via via più deciso e riflessivo, fino a toccare corde profonde e commoventi. Ogni brano è una storia, ogni interpretazione una chiave per entrare nel mondo di una donna che si racconta e prende voce attraverso la musica.“La donna è mobile” È un grazie sentito a tutte le donne “mobili”, spesso definite scomode di cui pochi conoscono la narrazione. Quelle che hanno lottato e osato, e che con la loro staffetta silenziosa e potente hanno reso possibile la voce artistica delle donne di oggi. 

26 luglio Ore 22.00

GAIA Palazzo Farnese

Gaia è una cantautrice versatile e poliedrica, che unisce italiano e portoghese, valorizzando le sue origini brasiliane. Il suo nuovo album “Rosa dei Venti” è uscito il 21 marzo, con 13 tracce e collaborazioni con Capo Plaza, Guè, Lorenza e Toquinho. Nel 2024, ha ottenuto grandi successi con il singolo “Tokyo” primo in radio, e con “Dea Saffica” e “Sesso e Samba” con Tony Effe, quest’ultimo in vetta alle charts per 12 settimane e certificato 4 Platino. Ha partecipato a Sanremo 2025 con “Chiamo io chiamo tu”, dopo le partecipazioni del 2021 e 2024. È stata eletta “Hitmaker of the Year” ai Billboard Women in Music 2024. Dopo il debutto all’Ariston nel 2021, ha pubblicato “Boca” feat. Sean Paul e l’album “Alma”. Il suo primo album “Nuova Genesi” è del 2020. Nel 2023 è stata opening act di Elodie e ha doppiato in “Wish” di Disney, mostrando un lato inedito.

Nella foto, il gruppo Ladiesoprano

Pubblicato il 21 luglio 2025

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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