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Viaggio nella Bellezza: il 26 gennaio Maurizio Bosio a Borgotrebbia

Rocca Calascio 2022 

Si intitola “Viaggio nella Bellezza” il secondo appuntamento organizzato dalla parrocchia Santi Angeli custodi di Borgotrebbia nell’ambito dei gruppi giovanili, che si svolgerà giovedì 26 gennaio dalle 20.45 alle 22.15 circa. L’incontro è aperto a tutti, per partecipare è necessario contattare la parrocchia. Il relatore, Maurizio Bosio, è un medico ospedaliero in pensione con la passione per l’arte e la fotografia. “Il punto centrale – spiega – è porsi delle domande attraverso la proiezione di immagini su cos’è la Bellezza, sui rapporti con la libertà e con la verità”.

L’Albania

“Fotografie del cielo, dell’acqua, della terra introducono una riflessione: cos’è la Bellezza? In che modo si relaziona con noi e modifica il nostro sentire e pensare?”, si legge nella locandina dell’iniziativa. Altre domande sono evocate dalla fragile bellezza documentata da una serie di immagini tratte dal libro fotografico di Maurizio Bosio “Albania. Bianco e nero”, scattate dall’autore. “Per 24 anni – racconta Bosio – sono andato in Albania come volontario e ho avuto modo di visitarla tutta. È un Paese molto bello e, al contempo, molto fragile, in cui nel tempo si sono verificati furti di opere d’arte, oltre alla distruzione dell’arte religiosa operata dal partito comunista. La responsabilità che noi abbiamo è preservare la Bellezza per consegnarla alle generazioni future”.

Il ruolo della bellezza nella medicina

Dal 1993 il dottor Maurizio Bosio si occupa di disturbi del comportamento alimentare. Nel 2007 a Milano, insieme a un gruppo di ex pazienti e genitori, ha fondato l’associazione “Eumenidi”, che prende il nome dal libro “Eumenidi. Figlie e madri: una testimonianza sull’anoressia, condizione esistenziale sospesa fra il vortice del nulla e la bellezza dell’essere”. “Da sedici anni – spiega Bosio – lavoriamo coi pazienti attraverso il progetto «Kalos» (= «bellezza»): organizziamo incontri nei musei, laboratori di fotografia e viaggi di tre giorni in giro per l’Italia. La bellezza è importante anche nel mondo clinico”.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 23 gennaio 2023

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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