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Al Teatro President protagonista il Tango

Presentazione Trio Piazzolla

Sabato 28 gennaio alle ore 21 al Teatro President sarà protagonista il Tango con il “Il Trio Piazzola in concerto”.
Musica avvolgente e serata ricca di sorprese: al pianoforte di Patrizia Bernelich, alla fisarmonica di Luciano Cortellini e al contrabbasso di Vieri Giovenzana si unirà un ensemble di ballerine dell’Accademia di Danza Tersicore A.E.D. & S per rendere visibile l'emozionante atmosfera.
Le coreografie curate dalla direzione artistica di Tiziana Marzaroli restituiranno un tocco innovativo alla danza dal sapore nostalgico con la partecipazione delle ballerine Chiara Giacolini, Erilù Guidotti, Martina Ruo, Alice Novara, Alice Bellocchio, Margherita Fuochi, Ike Bushi, Martina Cervini, Giada Cavanna, Silvia Marino, Carlotta Bozzini, Martina Marafetti, Teresa Lurighi e Benedetta Perricone.
Il Trio Piazzolla intende offrire al pubblico un'interpretazione fatta di complicità, di slancio e di emozioni grazie ad una intesa professionale che porta i musicisti a comunicare con empatia suggestioni e sentimenti. Tutto questo è il Tango! Presenta la serata Fausto Frontini.
Nel programma della serata verrà proposta un'ampia panoramica di Tanghi di Astor Piazzolla, dai più ritmici ai più melodici. Tutti molto coinvolgenti!
Prevendita: City Bar, Via Manfredi 33 Piacenza, da Lunedì a Sabato dalle ore 7 alle 19. Info e prenotazioni: tel. 328 2184586 da lunedì a sabato dalle 12 alle 19.

Nella foto, da sinistra Fausto Frontini, Francesca Farina (Vice Presidente della Famiglia Piasinteina), Luciano Cortellini, Patrizia Bernelich, Tiziana Marzaroli, Severino Cerri (Teatro President) e il razdur Danilo Anelli.

Pubblicato il 24 gennaio 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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