Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

La scrittrice Mariapia Veladiano alle Serate letterarie di Travo

locandina

La letteratura torna protagonista alle Serate letterarie di Travo giovedì 18 agosto. Sotto la torre del castello Anguissola arriva la scrittrice vicentina Mariapia Veladiano che, in dialogo con Anna Leonida, presenta il romanzo Adesso che sei qui pubblicato per i tipi di Guanda nel 2021.

Il libro

Il libro affronta il tema della malattia raccontando la lenta discesa nell’oblio dell’Alzheimer di zia Camilla e la reazione della nipote Andreina, che si sforza di costruire per sé e per la zia una quotidianità diversa, fatta di attenzioni e delicati equilibri. La convivenza con “il signor Alzheimer” è faticosa e dolorosa, ma anche costellata di momenti spensierati e leggeri, come un bagno rilassante o la cura dell’orto, piccole cose che danno senso alla vita e la rendono bella anche nella malattia. Andreina riesce a tessere attorno alla zia una rete di donne capaci di cura e bisognose di cura a loro volta: lo scambio di affetti e di emozioni che si crea fra loro le rende una famiglia, in cui il legame più importante è l’amore.
L’appuntamento è alle ore 21.15 nella piazzetta dell’asilo di via Borgo Est. L’ingresso è gratuito.

In caso di pioggia la presentazione si svolgerà regolarmente nella sala polivalente all’interno della biblioteca, in via Anguissola 8.

Le Serate letterarie sono promosse dal Comune di Travo, patrocinate dal Ministero dei Beni culturali e dalla Regione Emilia-Romagna e sostenute dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Partner organizzativi: cooperativa Educarte e Travolibri.

L’autrice

Mariapia Veladiano è nata a Vicenza. Laureata in Filosofia e Teologia, ha insegnato lettere per più di vent’anni ed è stata preside a Rovereto e Vicenza. Collabora con Repubblica e con la rivista Il Regno. La vita accanto, uscito per Einaudi Stile Libero, è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino 2010 e secondo al Premio Strega 2011. Successivamente Veladiano ha pubblicato Il tempo è un dio breve (Einaudi Stile Libero), Messaggi da lontano (Rizzoli), Ma come tu resisti, vita (Einaudi Stile Libero), Parole di scuola (edizioni Erickson), Una storia quasi perfetta (Guanda) e LEI (Guanda).
Adesso che sei qui è uscito nel gennaio del 2021, sempre per Guanda editore.

Informazioni:

www.gianaanguissolatravo.it

www.fb.com/ConcorsoGianaAnguissola

www.instagram.com/gianaanguissolatravo

Pubblicato il 17 agosto 2022

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente