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Torna «Note in valle»: fino ad agosto musica in otto Comuni della val Trebbia

Note in Valle 2025 02

Torna la rassegna itinerante “Note in Valle – Sapori sonori della Valtrebbia”, che fino ad agosto inoltrato porterà la musica a Bobbio, Cerignale, Corte Brugnatella, Gossolengo, Ottone, Rivergaro, Travo e Zerba.
Il Festival, oggi alla sua quinta edizione, è stato ideato e organizzato dall’associazione Infonote, sotto la direzione artistica di Serafino Tedesi, e ha il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Banca di Piacenza. Con un programma di qualità, “Note in Valle” propone un repertorio che affianca la formazione classica dei musicisti a contenuti “contaminati e trasversali”: dal pop al blues, al folk, al jazz, allo swing. La rassegna sceglie come palcoscenico anche luoghi caratteristici e poco conosciuti, potenziando l’offerta culturale dei comuni coinvolti a favore dei residenti, dei turisti e dei villeggianti che in Val Trebbia trascorrono i mesi estivi. 
L’edizione 2025 è articolata in otto appuntamenti che prenderanno il via il 16 luglio in piazza Trento a Travo e si concluderanno il 19 agosto in piazzale della Vittoria a Ottone. Tutti gli eventi sono a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti.

«È sempre positivo quando si riesce a coinvolgere i luoghi della provincia, e il nostro Appennino in particolar modo, nel disegno dell’offerta culturale del territorio - sottolinea Robert Gionelli, consigliere d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano -. Tanto più che “Note in Valle” è un evento che si sta sempre più consolidando come strumento per dare attenzione a un repertorio vario e interessante, e per fornire ancora maggior impulso alla “rete” che si è creata tra i comuni aderenti. Una collaborazione tra amministrazioni locali e organizzatori che consente di portare sotto i riflettori anche scorci di Valtrebbia meno conosciuti, affiancandoli alle mete che più frequentemente sono inserite nei circuiti turistici. Si parla spesso di marketing territoriale, e ritengo che questa manifestazione all’insegna della musica e della cultura ne sia un esempio ben riuscito».
«È con grande piacere - spiega Francesco Passera, Responsabile Direzione commerciale della Banca di Piacenza - che torniamo a sostenere questa meritevole iniziativa culturale, per due fondamentali ragioni: innanzitutto perché si rinnova un’azione comune con Fondazione di Piacenza e Vigevano sempre più frequente e foriera di benefici effetti sullo sviluppo del territorio; territorio - e vengo al secondo motivo - sempre al centro dell’attenzione nelle attività della banca locale che, oltre al sostegno di famiglie e imprese, dà impulso alle iniziative culturali nella convinzione che anche con esse si produca sviluppo. “Note in Valle” risponde perfettamente ai requisiti, dando lustro a una splendida vallata e offrendo a turisti, villeggianti e residenti un’occasione di arricchimento dello spirito che solo la musica sa dare».

«Quando io e mia moglie abbiamo pensato di realizzare “Note in valle”, avevamo come obiettivo principale di creare rete tra i Comuni - commenta Serafino Tedesi, direttore artistico della rassegna e presidente di Infonote - e riuscire a dare una proposta musicale differente da quella che già esisteva, cercando di valorizzare entrambi. Siamo davvero felici di essere arrivati alla quinta edizione, con un pubblico sempre più numeroso che ci segue nei vari appuntamenti e con una sinergia veramente intensa tra Infonote e i comuni partecipanti, segno che quando si mettono in campo le varie competenze e risorse, per la costruzione comune, si riesce davvero a creare qualcosa di spessore. Devo ringraziare i vari assessori, tutte donne, che si sono subito “innamorate” di questa rassegna e di questa collaborazione, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Banca di Piacenza per il sostegno che non è mai mancato in questi anni. Siamo come un puzzle, ogni tassello è importante per creare il quadro finale, come ogni strumento e ogni voce di un’orchestra è fondamentale per realizzare una sinfonia».

Il programma
NOTE IN VALLE 2025
Sapori sonori della Valtrebbia
16 LUGLIO - 19 AGOSTO Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

16 luglio ore 21.15 
Travo - Piazza Trento
“Englishman in New York”
Musica degli anni 80 dall’Inghilterra all’America… e non solo
INFONOTE POP ENSEMBLE 
ELENA GIARDINA, MATTEO BECUCCI voci

19 luglio ore 21.15 
Rivergaro  - Sagrato della Chiesa di Sant’Agata
“Le Regine del Pop”
ELENA GIARDINA 4ET

25 luglio ore 21.15 
Gossolengo - Piazza Roma
“Baciami piccina”
GATSBY SWING QUARTET

2 agosto ore 19
Corte Brugnatellla - Brugnello
“Near Northern - viaggio a Nord”
Viaggio nelle tradizioni musicali di Danimarca, Irlanda, Norvegia e Scozia
ARCHIMIA STRING QUARTET

10 agosto ore 21.15
Cerignale - Piazzetta dei Diritti e delle tolleranze
“Rivisitando i grandi classici del Jazz e del Pop”
DAVIDE GHIDONI TRIO

15 agosto ore 21.15 
Bobbio - Chiostro di San Colombano
“Beatlestones”
INFONOTE POP ENSEMBLE - MATTEO BECUCCI VOCE

18 agosto ore 18 
Zerba  - Sede Pro Loco Campo Sportivo
“Accordion Streets”
Viaggio nella storia delle trascrizioni più significative per fisarmonica da Bach a Piazzolla
ANDREA CORUZZI, FISARMONICA

19 agosto ore 21.15 
Ottone - Giardinetti Piazza della Vittoria
“Ornella e Gino, una lunga storia d’amore”
ELENA RAVELLI TRIO

Pubblicato il 30 giugno 2025

Nella foto, la presentazione della kermesse “Note in Valle”.

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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