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«Antichi Organi. Un patrimonio da salvare», concerto a San Pedretto e a Muradello

 MAURIZIO CROCI

Il secondo concerto della XXXVIII edizione della Rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvare” si terrà sabato 13 settembre, ore 21 a San Pedretto nella chiesa di San Pietro Apostolo; all'organo Tomeu Seguì, accompagnato dal coro Coro Lirico “Ponchielli – Vertova”, diretto da Loris Braga

L'organista Tomeo Seguì

Nel 2004 ha conseguito il diploma di professore d’organo presso il Conservatorio Superiore di Saragozza con il massimo dei voti, sotto la guida di José Luis González Uriol. Ha perfezionato la sua formazione presso l’“Istituto di Musica Antica, Civica Scuola di Musica Claudio Abbado” di Milano, con Lorenzo Ghielmi (organo) e Maurizio Croci (clavicembalo). Ha ampliato i suoi studi come concertista d’organo presso l’“Haute École de Musique de Lausanne” e ha partecipato a numerose masterclass d’organo, sia come allievo che come docente. Tra il 2011 e il 2013 ha lavorato come organista titolare in diverse chiese della Svizzera, ed è stato uno degli organisti del rinomato organo barocco Johann-Konrad Speissegger della Église des Cordeliers (Friburgo). Tra il 2015 e il 2016 ha svolto un’intensa attività come organista: da una parte come titolare dell’organo Jordi Bosch di Santanyí all’interno del “Plenum Organis Festival”, e dall’altra nel festival “Stylus Phantasticus”, suonando sugli organi più prestigiosi di Maiorca. Attualmente è direttore artistico del Festival di Musica Antica di Caimari, del Festival di Musica Barocca di Inca e collabora con il Festival di Musica Antica di Manacor. In questi festival hanno partecipato artisti di fama mondiale come Gustav Leonhardt, Jordi Savall, tra gli altri. Svolge un’intensa attività concertistica come solista all’organo e al clavicembalo, collaborando con ensemble e musicisti come Fahmi Alqhai e Lucca Ambrossio. Ha registrato concerti per la televisione in Giappone e uno per Catalunya Música, recentemente trasmesso da emittenti europee di musica classica. Ha partecipato a festival internazionali d’organo e musica antica in Spagna e all’estero: Svizzera, Francia, Slovacchia, Italia, Giappone e Canada.

TOMEO SEGUI

Il 14 concerto a Muradello

Il terzo concerto della XXXVIII edizione della Rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvare” si terrà domenica 14 settembre, alle ore 21 a Muradello nella chiesa di San Colombano; all'organo Maurizio Croci. 

Maurizio Croci è un organista e clavicembalista attivo sulla scena internazionale, Professore alla Haute École de Musique Vaud-Valais-Fribourg (HEMU), direttore artistico del Festival International d’Orgue de Fribourg e di Milano Arte Musica, festival internazionale di musica antica. Laureato al Concorso Internazionale “Paul Hofhaimer” di Innsbruck, è stato invitato a tenere concerti come solista in tutta Europa, Russia, Giappone e Sud-America. Nel 2000, ha eseguito a Berna l’integrale dell’opera organistica di J. S. Bach. Ha pubblicato numerosi CD dedicati, tra gli altri, a G. Frescobaldi, J. S. Bach, G. F. Kauffmann, A. Soler (in duo con Pieter van Dijk), A. Gabrieli, C. Monteverdi (alla guida dell’ensemble Il Pegaso, da lui fondato nel 2012) ottenendo riconoscimenti dalla critica internazionale. Nel 2020 ha pubbicato il CD Milano Spagnola (Arcana Outhere – RSI Rete-Due) in duo con Evangelina Mascardi (vihuela). Per la registrazione dedicata a J. S. Bach Bach mirrored, ha vinto il “Preis der Deutschen Schallplattenkritik”. Dal 2005 è Professore di Organo presso la Haute École de Musique Vaud-Valais-Fribourg e, dal 2004 al 2023, è stato Professore di clavicembalo presso la Civica Scuola di Musica di Milano, dove ha anche ricoperto il ruolo di coordinatore del Dipartimento di musica antica dal 2008 al 2013. Ha pubblicato articoli di musicologia e dal 2019 al 2023 ha diretto due progetti di ricerca HES-SO (Haute École Spécialisée de Suisse occidentale) sulla musica rinascimentale per strumenti da tasto e a pizzico. Attualmente dirige presso la stessa istituzione il progetto di ricerca “Kauffman to Bach”. Nel 2024 ha pubblicato con Evangelina Mascardi un’edizione critica di opere di Cabezón, Milán, Mudarra, Werrecore adattate per strumenti da tasto e vihuela. È stato regolarmente invitato a tenere corsi di perfezionamento presso importanti università ed istituzioni musicali in Europa, Russia, Giappone, Sud-America e come membro della giuria di concorsi internazionali, tra cui St Albans International Organ Competition, Concorso Organistico “Xavier Darasse” a Tolosa, Concorso Organistico Schnitger ad Alkmaar, “Paul Hofhaimer” a Innsbruck, ecc.
Si è diplomato in Organo e Clavicembalo presso i Conservatori di Milano e Trento ed ha continuato i suoi studi alla Schola Cantorum di Basilea con Jean-Claude Zehnder e Andrea Marcon. Si è laureato in Musicologia all’Università di Friburgo sotto la guida del Prof. Luigi Ferdinando Tagliavini. Entusiasta promotore degli organi storici, è stato consulente per i restauri di strumenti storici italiani e per la costruzione di nuovi strumenti. È stato presidente per il 2024 del consiglio dei direttori artistici del network European Cities of Historical Organs (ECHO), associazione di città europee per la tutela e la valorizzazione degli organi storici.

Nelle foto, dall'alto i maestri d'organo Maurizio Croci e Tomeo Seguì.

Pubblicato il 10 settembre 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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