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«Musiche nuove»: nove concerti fra Piacenza, Bobbio, Molato, Travo e cascate del Perino

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“Musiche nuove” a Piacenza (e non solo): dal 12 aprile parte la storica rassegna, giunta alla dodicesima edizione, dedicata ai linguaggi più sofisticati e vitali della musica, organizzata dall’Associazione Novecento con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con le amministrazioni comunali di Alta Val Tidone e Bobbio e con la collaborazione di Elfo Recordings. A dare il via al festival sarà il concerto del trio sloveno Sirom, una delle band più innovative degli ultimi anni, con una data unica in Italia all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Confidiamo che vengano persone da tutta Italia e dall’estero”, ha detto il direttore artistico Max Marchini durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta giovedì 4 aprile nel salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni a Piacenza.

Diverse location

Nove appuntamenti tra Piacenza, Bobbio, diga del Molato (Alta Val Tidone), Travo e cascate del Perino (Bettola). “Cerchiamo di valorizzare anche punti meno conosciuti della provincia, estendendo la rassegna. Non credo che ci sia un’industria di promozione del territorio più efficace della cultura”, ha spiegato Marchini, che poi ha illustrato il programma soffermandosi particolarmente sulla data del 9 luglio, quando all’Auditorium di via Sant’Eufemia si esibirà il Boxhead Ensemble, definito “una delle band americane più importanti”. La rassegna è da sempre sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Laddove c’è ricerca e innovazione la Fondazione è presente – ha commentato il vicepresidente Mario Magnelli –. È indubbio che ‘Musiche nuove’ ha queste due caratteristiche: da un lato la ricerca di qualcosa che spesso non si ascolta a Piacenza, dall’altro l’innovazione, la capacità di guardare oltre e di scoprire qualcosa di inusuale. Questo tipo di rassegna riesce ad aggregare non solo appassionati piacentini ma ad attrarre tante persone che vengono da fuori, anche da molto lontano. Anche per questo la Fondazione ha ritenuto opportuno credere in questa iniziativa e sostenerla con la massima convinzione”.

Gli studenti del Conservatorio produrranno un cd

“Musiche nuove” è nata per promuovere la musica del nostro tempo senza distinzione di genere. “Il comune denominatore è solo la ricerca della qualità, sia nella musica classica accademica che nel pop, nel rock e in altri generi”, ha ricordato il presidente dell’Associazione Novecento Camillo Mozzoni, docente del Conservatorio Nicolini, con cui l’Associazione Novecento porta avanti da dodici anni un progetto formativo. Quest’anno, ha spiegato Mozzoni, gli studenti hanno ricevuto alcune composizioni cameristiche scritte dal cantautore britannico Paul Roland e le hanno registrate nel salone dei concerti del Conservatorio con l’aiuto degli studenti del corso di Tecnologia del suono. “Ci sarà anche una fase di post-produzione nello studio Elfo Recordings di Tavernago (Agazzano), dove il leader Alberto Callegari collaborerà con i ragazzi per arrivare alla realizzazione di un cd che verrà distribuito in tutto il mondo da una delle più importanti società di distribuzione in Italia per la musica contemporanea. Dunque, il nome di Piacenza, del Conservatorio e di tutti quelli che hanno reso possibile questo progetto, in primis la Fondazione di Piacenza e Vigevano, arriverà in tutto il mondo”. Mozzoni, che è anche docente del Nicolini, ha ringraziato per la preziosa collaborazione i colleghi Alessandra Garosi, Guido Galterio, Edoardo Maria Bellucci e il direttore del dipartimento nuove tecnologie Riccardo Dapelo.

Nove appuntamenti

Gli spettacoli in cartellone, tutti a ingresso gratuito, spaziano dai più diversi generi musicali e saranno ospitati fra location conosciute ed altre assolutamente nuove. Dopo il concerto d'esordio dei Sirom, che si terrà nell'auditorium della Fondazione di via Sant'Eufemia, sempre in auditorium si terranno i due successivi appuntamenti con Craig Fortnam & Friends (24 maggio), debutto internazionale da solista del leader della North Sea Radio Orchestra, e il Boxhead Ensemble, il 9 maggio, unica data italiana per il leggendario ensemble di Phoenix (Arizona) guidato da Michael Krassner. In luglio e in agosto la rassegna si sposta in alcuni fra i luoghi più suggestivi della provincia, a cominciare dalla Diga del Molato, il 19 luglio, con la “Musica per la notte” di Lino Capra Vaccina. A seguire una tre giorni di concerti dalle cascate del Perino, dal 9 all’11 agosto, che spazieranno dalla canzone alla commistione tra elettronica e arpa celtica, fino alla musica classica. Il 3 agosto sarà la Piazza del Duomo di Bobbio il teatro dell'atteso ritorno del cantautore inglese Paul Roland, padrino del movimento Steampunk. La rassegna torna a Piace compositore britamice Andy a concerto di chiusura con Seabuckthorn, il chitarrista e compositore britannico Andy Cartwright.

Francesco Petronzio

IL PROGRAMMA

Venerdì 12 aprile ore 21.15

Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia 12, Piacenza)

ŠIROM

L’intreccio di diversi approcci e strumenti musicali, storie di suoni e una sfrenata immaginazione e maestria musicale è il principio guida espansivo del trio Sirom, i cui membri provengono dalle regioni della Slovenia: Prekmurje, Tolminsko e Kras. Nel repertorio di Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanja si possono trovare più di una dozzina di strumenti e almeno altrettante forme musicali che possono essere percepite come ispirazione per il carattere di questo nuovo ensemble. Tuttavia, nella loro pratica così come nell'esperienza, rimangono ancorati al loro processo creativo in una misura che permette loro di evitare di riflettere semplicemente modelli esistenti. Ciò genera una forma espressiva originale e stilisticamente omogenea che oscilla tra un'ampia gamma di suoni folk e meditazioni contemporanee in stile rock acustico. Il risultato finale è un minimalismo radicato, ma ancora mistico. Ogni membro di Širom si esibisce anche in una miriade di altri gruppi e progetti musicali, come SKM banda, Hexenbrutal, Bakalina Velika, Salter Ensemble e Kalis. Per la prima volta a Piacenza una delle band più innovative degli ultimi anni la cui musica, in bilico fra libertà, innovazione e tradizione, ha raccolto i plausi della critica internazionale.

Venerdì 24 maggio ore 21.15

Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia 12, Piacenza)

Craig Fortnam & Friends

Debutto internazionale per il progetto solista del leader della North Sea Radio Orchestra, l'inglese Craig Fortnam che si avvale di collaboratori prestigiosi quali il violinista Laurent Valero, già membro del sopracitato Ensemble, nonché dell'Orchestra di Radio France. La musica proposta costituisce un ammaliante sincretica unione di ritmi e suggestioni folk celtiche con influenze classiche e orientali, riprendendo strade vertiginose abbozzate da ensemble nobilissimi quali L'Incredible String Band e altri. Si oscilla tra il misticismo e la ritualità sciamanica.

Martedì 9 luglio ore 21.15

Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia 12, Piacenza)

Boxhead Ensemble

Unica data italiana per il leggendario ensemble di Phoenix, Arizona: in realtà sotto la sigla Boxhead Ensemble si cela un geniale musicista che da 30 anni firma quelle che, secondo la critica musicale specializzata, sono tra le musiche più innovative del panorama americano. Attorno al genio di Michael Krassner si avvicendano le menti migliori della sua generazione quali Jim O'Rourke, John McEntire e ensemble quali i Tortoise, Califone e i Loftly Pillars. Compositore di colonne sonore che hanno più volte vinto festival quali il Sundance, la sua musica dipinge deserti metafisici e reali, porti dimenticati, isole della memoria.

Venerdì 19 luglio ore 21.15

Diga del Molato

Lino Capra Vaccina in "Musica per la Notte"

Figura leggendaria del minimalismo italiano, braccio destro di Franco Battiato e Markus Stockhausen, membro fondatore di ensemble mitici quali Aktuala e Telaio Magnetico, poeta dei silenzi e argonauta del suono elettroacustico produce proprio quest'anno un album recensito a 56 stelle in tutto il mondo, Syn-Thesis, nel quale il Maestro torna ai suoni di sintesi analogici portando una antica semantica del Klang verso nuovi orizzonti. In anteprima assoluta presenta nella suggestiva cornice della Diga del Molato il nuovo spettacolo dal titolo "Musica per la Notte", riprendendo le tematiche di John Keats e portandole nella musica nuova.

9, 10 e 11 agosto ore 21.15

Tre concerti alle Cascate del Perino

Un luogo incantato per tre concerti che toccano tre generi diversi, dalla canzone alla commistione tra elettronica e arpa celtica alla musica classica con Earthly Powers, Jason Turk e Uni Ni Fhlangain e Josephine Gajtani. Una piccola rassegna nella rassegna che mira a valorizzare culturalmente uno dei luoghi più suggestivi del territorio, purtroppo spesso sconosciuto perfino ai nostri concittadini.

Martedì 13 agosto   ore 21.15

Bobbio, Piazza Duomo

Paul Roland

A grande richiesta un appuntamento ormai tradizionale con il mitico cantautore inglese, definito il padrino del movimento Steampunk. Classiche storie gotiche in musica per uno spettacolo mozzafiato dove il gusto del pubblico incontra i favori della critica più esigente e raffinata.

Venerdì 13 settembre, ore 21.15

Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia 12, Piacenza)

Seabuckthorn

La traduzione italiana di questo arbusto marino è Olivello spinoso. Ma, in musica, si tratta del nome sotto il quale si cela Andy Cartwright, chitarrista e compositore britannico il cui linguaggio espressivo, impiegando una chitarra dobro con infiniti echi e reverberi, assieme a un contrabbasso, delinea nuovi spazi attingendo una memoria sepolta e condivisa. Una musica dolcissima ma al tempo stesso evocativa e in alcuni momenti, come per l'arbusto, spinosa.

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.

Nella foto da sinistra Camillo Mozzoni, Mario Magnelli e Max Marchini.

Pubblicato il 5 aprile 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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