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Pulcheria 2023: gli appuntamenti dal 20 al 26 novembre tra cultura, arte e spettacolo

pulcheria confstampa

Si rinnova l’appuntamento con Pulcheria, storico festival del Comune di Piacenza che si configura come “osservatorio” sul mondo femminile, sulla differenza di genere e sui talenti delle donne.
Il festival è collegato all’omonimo premio, un prestigioso riconoscimento conferito a figure femminili che si siano distinte nei loro rispettivi ambiti, ma anche eccezionalmente a uomini che si siano rivelati capaci – ciascuno nel suo campo di appartenenza – di uno sguardo innovativo sull’universo femminile.
Gli eventi, dal 20 al 26 novembre, sono ad ingresso gratuito e consultabili sul siti www.pulcheria.it

Programma

Lunedì 20 novembre, ore 18.30 Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (Via S.Eufemia, 12)
LELLA COSTA e IPPOLITA BALDINI
Ad essere Franca... L’eredità artistica di Franca Valeri
Pulcheria omaggia il genio di Franca Valeri (scomparsa nel 2020 a 100 anni), celebrandone due “eredi artistiche” d’eccezione: la straordinaria Lella Costa -premio Pulcheria 2017 - attrice tra le più amate del nostro teatro (a cui la Valeri passò il testimone con La vedova Socrate) e la giovanissima e talentuosa Ippolita Baldini, divisa tra cabaret (Zelig) e teatro, che nei suoi spettacoli (Mia mamma è una Marchesa) si ispira a tempi comici e personaggi (come la signorina snob...) creati dalla raffinata ironia di Franca!
Modera l’incontro Sara Chiappori, giornalista de La Repubblica

Lunedì 20 novembre, ore 21.30 Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (Via S.Eufemia, 12)
MASSIMO RECALCATI

Madre e donna
Incontro
Psicoanalista lacaniano tra i più noti e apprezzati d’Italia (membro di SMP, fondatore di Jonas–Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi, direttore scientifico di IRPA), docente universitario, direttore di prestigiose collane editoriali (per Feltrinelli e Il Mulino), editorialista per La Repubblica e La Stampa, autore di opere tradotte in varie lingue, nonché trascinante divulgatore, Massimo Recalcati in un incontro sul tema “madre e donna”.
Modera l’incontro Sabrina Scampini, giornalista, autrice e conduttrice tv.

Martedì 21 novembre, ore 21.00 Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni (Via S.Eufemia, 13)
GABRIELLA GREISON

La “rockstar della fisica”
Incontro
Definita “rockstar della fisica” (Corriere della Sera) e dell’empowerment femminile e “volto rivoluzionario della scienza in Italia” (GQ), “GG” condivide con il pubblico un dialogo intimo sul suo percorso di vita e lavoro. Gabriella Greison, laurea in fisica nucleare e star dei social (Greyson Anatomy) è performer teatrale, autrice di monologhi, podcast, programmi tv (Rai e Sky) e libri tradotti all’estero. Tra i suoi lavori più noti, il cult Sei donne che hanno cambiato il mondo.
Modera l’incontro Eleonora Bagarotti, giornalista di Libertà e scrittrice.

Giovedì 23 novembre, ore 21.00 Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni (Via S.Eufemia, 13)
MICHELA MARZANO
Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa; Presentazione libro
Filosofa, scrittrice, editorialista de La Repubblica e La Stampa, docente all’Università di Parigi, Michela Marzano torna a Pulcheria per presentare il suo nuovo romanzo (edito da Rizzoli) in cui riflette sull’ambiguità del rapporto con gli altri e con il nostro corpo e sul valore di parole come “consenso”, “violenza”, “vittima” dopo la tempesta del #MeToo.
Modera l’incontro Serena Groppelli, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Piacenza Letture a cura di Cantiere Simone Weil

Venerdì 24 novembre, ore 21.00 XNL Piacenza-Sezione Cinema (Via S. Franca, 36)
THE LAND YOU BELONG
Documentario (Italia, Romania 2023)

Un film di ELENA REBECA CARINI
Elena Rebeca Carini presenta per la prima volta nella sua città The land you belong, road movie (premio per il Documentario al Biografilm) che indaga il tema dell’identità attraverso una vicenda autobiografica. La regista, adottata a sei mesi in Romania, quasi trentenne va alla ricerca dei genitori biologici e intraprende un viaggio da Piacenza a Bucarest con Gerald, ritrovato fratello di sangue ma perfetto sconosciuto.
Dopo il film dibattito con la regista moderato da Barbara Belzini, critica cinematografica di Libertà.

Sabato 25 novembre, ore 21.00 XNL Piacenza-Sezione Teatro (Via S. Franca, 36)
LA SEMPLICITA’ INGANNATA

Satira per attrice e pupazze sul lusso d'esser donne
Spettacolo teatrale
Scritto, diretto e interpretato da MARTA CUSCUNA’
Premiata in tutta Europa, selezionata dal Piccolo Teatro di Milano come artista associata, Marta Cuscunà è una delle autrici-attrici-performer più interessanti della scena contemporanea. Liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine, La semplicità ingannata è uno spettacolo esilarante che fa parte di Resistenze Femminili, progetto di ricerca drammaturgica sugli stereotipi di genere.
Dopo lo spettacolo, incontro con Marta Cuscunà
A seguire, piccolo buffet

Domenica 26 novembre, ore 11.00 Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni (Via S.Eufemia, 13)
CHIARA BERSANI
(dal) Sottobosco
Incontro
Performer, autrice, regista/coreografa, Premio Ubu 2018 come miglior attrice under 35, Chiara Bersani condivide con il pubblico un dialogo intimo sul suo lavoro, un diario aperto alla lettura di appunti, testi, pensieri, materiali teorici e concettuali che hanno ispirato e accompagnato il processo creativo della performance Sottobosco, muovendone le corde tremanti e poetiche.
Modera la conversazione la ricercatrice indipendente Paola Granato.

Domenica 26 novembre, ore 18.00 Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (Via S.Eufemia, 12)
JACOPO VENEZIANI
Le figure femminili del periodo d’oro dell’arte moderna

Incontro
Jacopo Veneziani, storico dell’arte formatosi a Parigi, divulgatore, ospite fisso in tv (su Rai Tre con Massimo Gramellini e su La 7), docente allo IULM di Milano, presidente della Galleria Ricci Oddi di Piacenza, in occasione dell’uscita del suo terzo libro (La grande Parigi 1900-1920, Rizzoli), ci guida alla scoperta delle figure femminili che hanno contribuito alla nascita dell’arte moderna nei primi vent’anni del Novecento.
Modera l’incontro la giornalista Donata Meneghelli.

Premio Pulcheria 2023
Il premio Pulcheria è il riconoscimento conferito a figure femminili di rilevanza nazionale e internazionale che si siano distinte per talento ed eccellenza nei loro rispettivi ambiti, ma anche eccezionalmente a uomini che si siano rivelati capaci – ciascuno nel suo campo di appartenenza – di uno sguardo innovativo sull’universo femminile.

Il Vocabolario del rispetto
L’edizione 2023 di Pulcheria ospita il progetto Il vocabolario del rispetto curato da un gruppo di associazioni (La Ricerca Onlus, Arcobaleno Onlus, Soroptimist, Ass.ne Italiana Donne Medico) e sostenuto dal comune di Piacenza.
Il progetto è finalizzato alla ricerca di parole che possano comporre un simbolico vocabolario del rispetto, come base linguistica, culturale, emotiva delle relazioni personali e sociali.
“Chi parla male, pensa male e vive male!” (Nanni Moretti): prendersi cura delle parole è prendersi cura dei pensieri.

LOCANDINA A3 BASSA

Nella foto in alto, da sinistra, la consigliera comunale Gloria Zanardi, presidente della Commissione delle Elette; l'assessora ai Servizi Sociali Nicoletta Corvi; l'assessora alle Pari Opportunità Serena Groppelli; la direttrice artistica di "Pulcheria", Paola Pedrazzini; la consigliera d'amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano Elena Uber, intervenute alla presentazione di Pulcheria 2023; sopra, la locandina di Pulcheria 2023.

Pubblicato il 10 novembre 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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