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La cultura fil rouge delle Manifestazioni Antoniniane

manifestazioni antoniniane 2023

Musica, arte, storia, testimonianze di vita e dialetto: la cultura in tutte le sue variegate espressioni fa da sfondo alle Manifestazioni Antoniane di quest'anno, presentate nella Sala consiliare del Comune alla presenza del sindaco Katia Tarasconi e dell'assessore Christian Fiazza, del parroco della basilica di Sant'Antonino don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi, e di diversi rappresentanti delle realtà che animeranno le iniziative nel segno del Patrono a partire dal 28 giugno (nella foto sopra).

S. Antonino uomo di pace: è la sottolineatura evidenziata da don Basini nella solennità patronale di quest'anno, segnato dal protrarsi della guerra in Ucraina, che ha visto anche Piacenza, nelle sue diverse anime, impegnarsi per una cultura della pace, a partire dal nostro territorio. Proprio dalla basilica antoniniana - dove vennero siglati i prodromi della pace di Costanza tra il Barbarossa e i rappresentanti del Comune - riecheggia dunque l'invito a recuperare una dimensione attenta all'umanità e alle relazioni, la stessa vissuta e testimoniata dalla comunità delle Carmelitane Scalze di San Lazzaro alle quali verrà assegnato l'Antonino d'Oro il 4 luglio.

Il legame con i piacentini nel mondo
Un appuntamento preceduto e preparato da diverse occasioni di incontro. Si cominicia mercoledì 28 giugno alle ore 21 nella basilica di S. Antonino con "Gemme preziose. Il talento della generosità", concerto promosso dall'Associazione Piacenza nel Mondo in collaborazione con il Conservatorio Nicolini e Archi Amici Ensamble, con al piano Patrizia Bernelich, presidente dell'associazione che tiene i ponti con gli emigrati piacentini all'estero. Anche il patrono Antonino era un migrante, approdato nella nostra terra. Il concerto, con protagonisti giovani allievi del Conservatorio, valorizza i loro talenti, in un omaggio ai piacentini nel mondo, con i quali ci sarà un collegamento streaming. Grazie a Daniela Morsia della Biblioteca comunale Passerini Landi, verrà proposta la lettura di un brano che racconta la traversata dell'Antlantico, nel 2013, di un nostro emigrato.
La serata è a ingresso libero, ma chi partecipa può lasciare un'offerta che sarà devoluta all'associazione Piacenza In Blu che si occupa di disabilità.

La musica che include e apre lo spirito
Torna il 29 giugno, al cortile di Palazzo Farnese alle ore 21.15, MusicAlia in concerto, l'ensemble orchestrale nato al Liceo Gioia con il metodo Esagramma ideato da mons. Pierangelo Sequeri. "La musica classica - spiega la presidente dell'associazione MusicAlia - permette ai ragazzi con disabilità di entrare in connessione col proprio vissuto emotivo, interiore, e di esprimersi". Verranno proposti brani di diversi autori, tra cui la brillante Ouverture del Barbiere di Siviglia di Rossini e il più meditativo Chopin. Dirigono Franco Marzaroli ed Alessandra Capelli.
Gospel protagonista il 30 giugno in basilica (ore 21) con lo Spirit Gospel Choir diretto da Andrea Zermani: la musica si fa preghiera e spiritualità, in un concerto coinvolgente capace di contagiare lo spettatore e di trasformarlo in protagonista.

I valori familiari nella commedia "L'è una donna speciäla"
Sabato 1° luglio piazza Cavalli diventa un palcoscenico a cielo aperto per "L'è una donna speciäla", commedia brillante in vernacolo di Bruno Marescalchi (il Carella della Romagna), per la regia di Pino Spiaggi, con la compagnia della Famiglia Piasinteina. È una storia ambientata negli anni Cinquanta che racconta dei legami tra famiglie, trasmettendo valori intensi, capace di strappare risate e anche un pizzico di commozione.

La gioia della vita ai Teatini
Il 3 luglio, alla Sala dei Teatini, alle ore 20.45 "Che storia, la vita!": spazio alle esperienze di chi, attraverso degli incontri speciali, è diventato a sua volta tessitore di accoglienza, solidarietà, impegno. Interverranno Alberto Carenzi, Mira Maria Simi e Blerta Dobroshi in dialogo con Barbara Sartori, giornalista del nostro settimanale.

La messa patronale e le iniziative del 4 luglio
Il 4 luglio, oltre al cuore della messa celebrata dal vescovo mons. Cevolotto con l'offerta del cero da parte della sindaca e la consegna dell'Antonino d'Oro, si potrà visitare nel chiostro della basilica la mostra "Echi di Guerra dai documenti e codici dell'Archivio Capitolare", a cura di Giacomo Nicelli, Anna Riva e Patrizia Vezzosi (visite guidate ore 16, 17 e 21).
Dalle 10 alle 22, visita alla chiesa di Santa Maria in Cortina, dove vennero rinvenute le spoglie di S. Antonino, a cura dell'Ufficio diocesano per i Beni Culturali e dei volontari del Touring Club Italiano.

Gran finale con Marilena Massarini e la canzone dialettale
Come da tradizione, a chiudere la festa del patrono il 4 luglio in piazza Cavalli la sera alle 21 sarà il concerto "Piacenza nel cuore", rassegna della canzone dialettale piacentina con Marilena Massarini e tanti amici sul palco.

Pubblicato il 23 giugno 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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