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Galleria Alberoni, il 25 ultima domenica di visita

Allestimento Impronta di pace

Domenica prossima 25 giugno sarà l’ultima domenica di apertura della Galleria Alberoni, prima della consueta pausa estiva. Per quest’ultima domenica la visita guidata delle ore 16 sarà a ingresso ridotto (€. 5,00) e con un itinerario speciale che, come in tutte le domeniche di giugno, permetterà anche di attraversare il grande parco del Collegio Alberoni e il giardino interno ovvero il tesoro verde racchiuso all’interno della grande architettura del Collegio Alberoni. (Accesso senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili).

Un tesoro verde
Visita al solo giardino e parco alberoniano
Per chi avesse da poco visitato il Collegio o desiderasse visitare solamente il parco e il giardino del Collegio Alberoni sarà possibile aggregarsi alla visita guidata domenicale alle ore 17.15, partecipando così all’ultima tappa dell’itinerario specificamente dedicata agli ambienti naturali alberoniani.
(Ingresso €. 3,00; accesso senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili). Attraversando il giardino interno del Collegio sarà così possibile apprezzare i cedri del Libano, le siepi di ligustro e di bosso, gli alberelli di tasso; inoltrandosi tra i profumati filari di tigli nel grande parco si potrà approdare alla monumentale e antica quercia e vedere, immerse nella natura, le capannine della stazione meteorologica nonché, dall’esterno, la grande Specola Astronomica.

Impronta di pace
“La terrà ci precede e ci è stata data”
Un’opera di Ugo Locatelli
Ore 15.30 -18
Ingresso gratuito
Sarà visitabile gratuitamente anche domenica prossima, dalle ore 15.30 alle ore 18, la mostra “Impronta di pace. La terrà ci precede e ci è stata data”, che presenta l’opera realizzata con frammenti di Pietra di Gerusalemme, pietra tipica della città sacra a Ebraismo, Cristianesimo e Islam, dall’artista Ugo Locatelli (Bruxelles, 1940). L’allestimento è completato da suggestive fotografie, scattate da Carlo Francou, Monica Veneziani e Luigi Carugati, che riprendono luoghi significativi di Gerusalemme, a testimonianza del difficile tempo presente abitato dal conflitto e da tentativi di riconciliazione e di pace. Frammenti della pietra di Gerusalemme, città nevralgica non solo per gli equilibri del Medio Oriente, ma a livello mondiale, sono disseminati nella sala che ospita la mostra.
Il progetto che ora giunge alla Galleria Alberoni, avviato dal Museo geologico "G. Cortesi" di Castell'Arquato in occasione della Giornata Mondiale della Terra 2022, pone l’accento sui temi legati alla convivenza tra i popoli, ma anche sulle emergenze ambientali e umanitarie in atto.

Chiusura estiva della Galleria Alberoni
La Galleria Alberoni riaprirà al pubblico con l’ultima domenica di settembre, con le consuete visite domenicali, e numerosi appuntamenti culturali in preparazione.
Luglio e agosto: Nei mesi di luglio e agosto l’apertura domenicale sarà sospesa; restano attive le visite guidate per gruppi su prenotazione, in ogni giorno della settimana.
Mese di luglio
Apertura su appuntamento per singoli visitatori
Resta attiva, nel mese di luglio, la possibilità, per singoli o piccoli gruppi di visitatori, di contattare la Galleria Alberoni per verificare la possibilità, nei giorni di lunedì, giovedì e venerdì, di un percorso accompagnato della durata di un’ora. Il percorso è accompagnato, cioè condotto da accompagnatore che fornisce le informazioni essenziali.

Pubblicato il 20 giugno 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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