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Veleia, al via il 17 giugno il Festival di teatro antico

pedrazzini

Da Veleia al resto del mondo: quest’anno l’area archeologica dell’alta Valchero sarà teatro di quattro prime nazionali – dall’Ifigenia in Aulide di Bottega Xnl al ritorno di Marco Baliani, Stefano Massini e César Brie – aperte dalla tappa di Alessandro Bergonzoni e inframmezzate dall’Anchise di Brie, già proposto e apprezzato nella scorsa edizione. Ma la particolarità dell’edizione 2024 del Festival di teatro antico riguarderà la location: gli spettatori quest’anno scopriranno spazi meno conosciuti dell’area archeologica, come la cosiddetta “cisterna-anfiteatro”. Tutti gli spettacoli, eccetto l’anteprima che resta nel foro, in ottemperanza alle direttive dell’area archeologica, saranno rappresentati nel “nuovo” spazio, scelto appositamente dal maestro Fausto Russo Alesi per la rappresentazione di Ifigenia in Aulide con i ventidue attori-allievi di Bottega Xnl Fare Teatro.

Il programma

Si parte lunedì 17 giugno con Alessandro Bergonzoni in “Sempre sia rodato: 20 prove aperte al chiuso o viceversa”. Tre serate – 21, 22 e 23 giugno – saranno dedicate all’Ifigenia in Aulide di Bottega Xnl Fare Teatro, sotto la direzione di Fausto Russo Alesi. Martedì 25 giugno torna Marco Baliani, già maestro delle prime due edizioni di Bottega Xnl, in “Quando gli dèi erano tanti. Dedicato alle scritture di Roberto Calasso”. Giovedì 27 giugno Stefano Massini in “Stefano Massini racconta il mito”. Domenica 14 luglio César Brie ripropone “Anchise”. Infine, tre date – 19, 20 e 21 luglio – per “Il lago dell’oblio”, sempre di Brie, che prosegue il ciclo dell’Eneide e chiude il festival. Gli spettacoli iniziano alle 21.30. Per “Anchise”, il 14 luglio, due repliche alle 21.30 e alle 23. Per “Il lago dell’oblio” doppio appuntamento alle 21.15 e alle 23.15.

Biglietti

Tutti gli spettacoli del festival hanno un costo di dieci euro. I biglietti possono essere acquistati a partire da martedì 4 giugno online sul sito www.veleiateatro.com oppure a Palazzo Xnl (via Santa Franca 36, Piacenza) nei seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 19.30; la domenica e nei giorni degli spettacoli dalle 10 alle 13. Per informazioni 324 9297592 (lunedì-sabato 10-14 e 16-19.30, domenica e giorni spettacoli 10-13) o . In caso di maltempo, le variazioni saranno comunicate tramite le pagine Facebook e Instagram del festival.

L’omaggio a Calasso e le prime nazionali

L’edizione 2024 del Festival di teatro antico di Veleia è stata presentata lunedì 3 giugno in conferenza stampa a Palazzo Rota Pisaroni a Piacenza dalla direttrice artistica Paola Pedrazzini insieme al vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, al sindaco di Lugagnano Val d’Arda Antonio Vincini e a Olimpia Barbieri della Direzione regionale musei Emilia-Romagna. Paola Pedrazzini ha ringraziato gli artisti che hanno aderito al suo invito, a partire da Fausto Russo Alesi, che guida il percorso di Bottega Xnl Fare Teatro con ventidue attori e attrici selezionati da tutta Italia che metteranno in scena in prima nazionale a Veleia “Ifigenia in Aulide” di Euripide, una tragedia greca che parla all’oggi. E poi “Marco Baliani che ha accolto la suggestione di elaborare un testo dedicato allo straordinario intellettuale e editore di Adelphi, Roberto Calasso, che il Festival desidera così omaggiare, presentando in prima nazionale il suo nuovo spettacolo di teatro di narrazione; il drammaturgo, regista e attore argentino César Brie che ha accolto l'invito a proseguire idealmente a Veleia il suo pluriennale percorso di ricerca sull'epica classica e a lavorare, dopo i due spettacoli storici ispirati all’Iliade e all'Odissea, sull'Eneide con un dittico, iniziato lo scorso anno con Anchise e di cui al festival presenterà in prima nazionale la seconda tappa, Il lago dell’oblio; Stefano Massini, che ha accolto la proposta di rinnovare la collaborazione con il festival di Veleia, facendoci immergere con lui nel Mito, raccontando anche di noi e dei nostri stati d’animo; Alessandro Bergonzoni per aver scelto il Festival di Veleia come una delle 20 tappe per la sua nuova, inedita anteprima”.

Magnelli: “Veleia uno degli eventi più importanti del territorio”

“Un grazie – ha proseguito Pedrazzini – a tutti coloro che con il loro sostegno rendono possibile il Festival di Veleia – a partire dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano con l'innovativo progetto Bottega XNL – e il rinnovarsi della dimensione, mutuata dall’esperienza più profonda del teatro greco, del rito civile di una comunità riunita per rivivere, attraverso la scena, i miti che appartengono a un passato collettivo”. Il sindaco Antonio Vincini ha ribadito l’importanza del Festival di teatro antico, “l’evento più importante dell’anno per il Comune di Lugagnano”. Mario Magnelli ha sottolineato che “la Fondazione considera questa manifestazione come una delle più importanti del territorio. Veleia è anche il luogo in cui Bottega Xnl Fare Teatro (progetto della Fondazione, ndr) trova il suo compimento con la messa in scena di un’opera teatrale pensata e provata nei locali di Xnl: questo per noi rappresenta un ulteriore valore, che impreziosisce il già ricco programma del festival. Un grazie alla Direzione regionale dei musei, senza la quale tutto questo non sarebbe possibile”.

Veleia entra nel complesso della Pilotta

La competenza dell’area archeologica di Veleia è passata, dallo scorso primo giugno, dalla Direzione regionale musei al Complesso monumentale della Pilotta di Parma, per effetto della riforma dei musei iniziata nel 2014 dall’allora ministro della Cultura Dario Franceschini e portata a termine dall’attuale ministro Gennaro Sangiuliano. “In questi anni – ha ricordato Olimpia Barbieri – c’è stata una profonda collaborazione con il Comune di Lugagnano e con Paola Pedrazzini per questi meravigliosi spettacoli. Sono molto orgogliosa che questo evento possa ancora avere luogo nella nostra amatissima area”.

Veleia ragazzi

L’area archeologica di Veleia ospita inoltre, in contemporanea col Festival di teatro antico, tre appuntamenti dedicati ai ragazzi. Sabato 6 luglio dalle 15 alle 17 “Patatrac. La rottura della forma”, laboratorio di creatività a cura di Gianfranco Asveri. Età consigliata dai 5 ai 7 anni. “Gianfranco Asveri, artista di fama internazionale, con vocazione pedagogica unica, sarà il «maestro di fantasia» dei piccoli partecipanti in un percorso laboratoriale capace di stimolare la creatività”. Domenica 7 luglio dalle 11 alle 13.30 “Le parole ritrovate”, laboratorio-spettacolo di archeologia e teatro a cura di Arti e Pensieri. Età consigliata dai 7 ai 10 anni. “Scopriamo il mito di Apollo e Marsia, entriamo nel mondo della creazione artistica, della musica e della poesia e mettiamoci in gioco in un divertente e istruttivo workshop tra archeologia e teatro”. Sempre domenica 7 luglio, dalle 15 alle 17.30, “Il flauto di Atena”, laboratorio-spettacolo di archeologia e teatro a cura di Arti e Pensieri. Età consigliata dai 10 anni in su. “Ascoltiamo i miti evocati dai reperti di Veleia e impariamo insieme una tecnica di scrittura creativa che farà emergere la poesia nascosta in ognuno di noi in un workshop tra espressività teatrale e archeologia per esprimere noi stessi, giocando”.

Il premio

Il premio dedicato ai protagonisti del Festival di teatro antico di Veleia sarà una preziosa litografia a tiratura limitata del maestro Gianfranco Asveri, realizzata in esclusiva per l’edizione 2024 del Festival. Annoverato dal Sole 24Ore tra i dieci pittori italiani emergenti, Gianfranco Asveri ha ottenuto consensi di pubblico e critica in numerose mostre personali in Italia e all’estero. Dopo un periodo iniziale in cui si è espresso con un linguaggio figurativo tradizionale, a partire dagli anni Ottanta la sua pittura è approdata a un gesto più istintivo e personale, ricco di colore e di materia, vicino all’espressionismo dell’Art Brut. Rappresentante di uno stile pittorico fortemente istintuale ed emotivo, Asveri aggredisce la superficie con un gesto prepotente e primitivo, che lascia tuttavia convivere con altre matrici espressive meno percettibili, memoria di immagini artistiche.

Dopoteatro enogastronomico

Al termine di ogni spettacolo, il salumificio La Rocca di Castell’Arquato, l’Azienda agricola Fabrizio Camorali e Tollara Vini offriranno al pubblico e agli artisti una degustazione di vini e salumi piacentini. Il dopo-teatro enogastronomico si inserisce nel progetto di turismo culturale sotteso al festival di teatro antico, che contempla, tra i suoi valori, anche quello dell’aggregazione.

Francesco Petronzio

DESCRIZIONE DEGLI SPETTACOLI

Lunedì 17 giugno – ore 21.30

ALESSANDRO BERGONZONI

in “Sempre sia rodato. 20 prove aperte al chiuso o viceversa”

Anteprima

Alessandro Bergonzoni torna al Festival di Teatro Antico di Veleia, scelto per essere una delle 20 tappe di anteprima del suo nuovo spettacolo. “Di cosa si tratta? Si tratta di trattare: donne e uomini da persone, arte con immaginazione, bambini con effusione, volendo creare il ministero dell'intuizione, spasimando per Tutto e inscenando lunghi circuiti tra palco e platea. E arrivare a Tanto”.

Un nuovo capitolo quindi di un artista che ha fatto della ricerca artistica a 360 gradi la sua vera missione. Una missione che prosegue ormai da anni non evitando i rischi che questa comporta: “Sarò plateale, incursivo incursore in corsivo, maiuscolo e muscolo. Cercherò tra sbagli, sviste e starfalconi, l’erore, e non sarò corretto, anche se gli erroristi ora son diventati orroristi e non vorrei prendessero piede, per non farci incamminare. Non resta che farci: farci vivi, farci rispettare, amare, credere senza obbedire né mai combattere. Questione ossessuale e rotica, dobbiamo venire di più: venire ascoltati, venire salvati, capiti, accettati... Ridiamo, ridiamo pure, ma ridiamo pure altri sensi alla “c’realtà”.

Bergonzoni all'ennesima potenza che unisce la sua peculiarità creativa con l'impegno profuso in questi anni tra pacifismo e lotte sociali: “Dunque? In queste 20 date di “rodeo” mi esibirò proprio con i Dunque partiti da lontano, accompagnati dai Quindi. Ad accoglierli sul palco e tra il pubblico ci saranno Finalmente. A me il grato compito dell'“esordire in massa”. A voi l'Eccome! Ps: Questo messaggio pro spettatore si auto completerà, nel giro di qualche città. Vediamoci là”. Vediamoci a Veleia!

Venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 giugno – ore 21.30

FAUSTO RUSSO ALESI per BOTTEGA XNL - FARE TEATRO

dirige “Ifigenia in Aulide. Un miracolo scandaloso”

Prima nazionale

da Euripide

traduzione di Letizia Russo | adattamento di Letizia Russo e Fausto Russo Alesi | regia e progetto scenico Fausto Russo Alesi | costumi Emanuela Dall’Aglio | disegno luci Max Mugnai | assistente alla regia Davide Gasparro | consulenza movimenti del coro Alessio Maria Romano | musiche Fausto Russo Alesi | con il contributo di composizione degli interventi originali di Giovanni Vitaletti e la consulenza di Roberta Faiolo

con (in ordine alfabetico) Giulia Acquasana, Salvatore Alfano, Chiara Alonzo, Giuseppe Benvegna, Simone Di Meglio, Jacopo Dragonetti, Marita Fossat, Sara Fulgoni, Elisa Grilli, Alessio Iwasa, Pietro Lancello, Carlotta Mangione, Ilaria Martinelli, Michele Marullo, Irene Mori, Elena Orsini Baroni, Giovanni Raso, Giorgio Ronco, Arianna Serrao, Chiara Terigi, Riccardo Francesco Vicardi, Mattia Zavarise

spettacolo realizzato nell’ambito del progetto speciale Bottega XNL–Fare Teatro produzione Fondazione di Piacenza e Vigevano e Festival di Teatro Antico di Veleia

Prima nazionale per la grande tragedia greca realizzata nell’ambito del progetto speciale Bottega Xnl – Fare Teatro. Ventidue attori in scena guidati dal pluripremiato Fausto Russo Alesi, Maestro andato a scuola dai Maestri (Vacis, Nekrosius, Stein, Ronconi, nonché, al cinema, Bellocchio). «In un’epoca di sempre più disarmante rimozione collettiva e fragilità democratica, ho scelto questa tragedia di Euripide, probabilmente l’ultima, che ci racconta l’orrore di tutte le guerre a partire dalle fondative alleanze che generarono quella spedizione contro Troia e il sacrificio della sua vittima innocente, perché penso sia un materiale di lavoro straordinario, universale e di struggente e terribile risonanza nel presente. Una grande sfida attoriale con personaggi e tematiche complesse ed estremamente moderne e legate profondamente alla struttura umana. Un testo, prologo e antefatto di quelle violenze, vendette e omicidi che saranno il movente di tutta la saga privata e pubblica degli Atridi. Un testo i cui personaggi attraversano quei sentimenti oscuri che ci fanno da specchio e con cui l’essere umano deve costantemente fare i conti per decidere quali scelte fare e come raccontare la sua storia costantemente in dialogo con politica, religione e potere e soprattutto con gli altri esseri umani. Perché, per cosa e per chi il sacrificio? Perché la menzogna come scelta politica? Perché la guerra? Cosa rappresenta metaforicamente Aulide e di cosa ci parla la sosta in quel luogo? Queste alcune delle domande portanti che mi guidano alla ricerca di un rito collettivo pubblico e privato, nello spazio scelto appositamente per questa rappresentazione; un viaggio attraverso la spirale che ci porta al centro dell’essere umano, degli esseri umani». (Fausto Russo Alesi, Appunti su Ifigenia)

Martedì 25 giugno – ore 21.30

MARCO BALIANI

in “Quando gli dèi erano tanti”

dedicato alle scritture di Roberto Calasso

di e con Marco Baliani

regia Maria Maglietta

Prima nazionale

Marco Baliani presenta in prima nazionale al Festival di Veleia il suo nuovo spettacolo, nella forma teatrale che lo identifica di più, quel teatro di narrazione di cui è stato uno dei fondatori. «Come Ismaele nell’incipit del Moby Dick di Melville, quando l’orizzonte si incupisce e la percezione del mondo mi si offusca, è tempo di salpare, di uscire dalla gabbia dei giorni per aprirsi verso l’ignoto. E se il mare oceano non è lì a portata di corpo, le pagine di Roberto Calasso mi faranno viaggiare lo stesso, salpando in altri lidi. Questo spettacolo nasce dal desiderio di intrecciare quelle narrazioni mitiche che nel tempo sono affiorate sulla superficie del mio mare e che stanno lì come isole su cui è sempre possibile tornare ad abbeverarsi e nutrirsi. Ma l’oralità del mio narrare non si esaurisce nell’offrire la visione o, meglio, l’ascolto di quei territori numinosi e misteriosi. Ognuno di quei miti racchiude altre strade, un susseguirsi di rimandi, di crocicchio in crocicchio, verso altre mappe immaginative, mappe che si possono percorrere. Ognuna di quelle strade illumina anche esperienze del mio vivere, i crocicchi della mia esistenza, quelle “linee d’ombra” che segnano i passaggi generazionali. Così il racconto apre a pensieri imprevisti, a sorprese della percezione, che riguardano il nostro presente, che rimettono in gioco la memoria e allacciano il racconto ad altre narrazioni, a incontri con altre opere, in un dialogo con altri artisti. Quello che ne esce è una mappa di eventi da percorrere nello stupore, e nell’incantamento della voce che li fa rivivere. Grotte, boschi, mari, scogli, la natura tutta parla con le voci potenti degli Dei che l’hanno abitata, e che sono ancora lì, nascosti alla nostra vista assetata solo di merci e votata al consumo della natura stessa. Sono ancora lì anche quando ai boschi si sostituisce l’intrico di una metropoli, o di strade brulicanti di esistenze in corsa. Anche lì, a saperle ascoltare, ci sono voci antiche che ci parlano. Sono ancora lì a ricordarci del tempo in cui il frondire delle foglie aveva una voce, un ascolto e una necessità. Mi piacerebbe con questo spettacolo ritrovare quell’ascolto».

Giovedì 27 giugno – ore 21.30

STEFANO MASSINI

in “Stefano Massini racconta il mito”

musiche dal vivo Massimiliano Dragoni

(salterio e percussioni)

Evento speciale per il Festival di Veleia

Prosegue la felice collaborazione del Festival di Veleia con Stefano Massini. Scrittore, drammaturgo e narratore, Massini è l’unico autore italiano nella storia ad essersi aggiudicato il Tony Award, l’Oscar del teatro americano. Compositore e “scompositore” di parole, di storie, di miti, con il tratto consueto del suo narrare Massini emoziona e fa riflettere, ironico e spiazzante ci porta dentro il mondo del Mito per raccontare anche di noi e dei nostri stati d'animo. I suoi testi sono tradotti in più di 30 lingue e messi in scena da Broadway alla Comédie-Française, dalla Cina alla Corea, dal Sud Africa al Cile, l'Iran, l'Australia. Il grande pubblico italiano lo ha scoperto con i suoi interventi in televisione a Piazzapulita, e in altri programmi televisivi, come Ricomincio da Rai 3, il varietà che Massini ha condotto per due stagioni in prima serata sulla Rai. Ha ricevuto alcuni dei massimi premi in Europa. Dal 2016 collabora con il quotidiano la Repubblica non solo come editorialista e critico letterario ma anche con la rubrica settimanale "Manuale di Sopravvivenza". Il Financial Times gli ha recentemente dedicato un’ampia intervista- ritratto uscita nei cinque continenti. La sua partecipazione al Festival di Sanremo 2024 assieme a Paolo Jannacci con la canzone “L’uomo nel lampo” sulle morti sul lavoro ha segnato uno dei picchi di ascolto della serata. Dal 27 maggio è su Rai3 con il suo programma Riserva Indiana in cui i racconti si intrecciano con le canzoni di per parlare di sentimenti, emozioni, gli amori nelle varie forme collegandosi al mondo che ci circonda. Con lui in ogni puntata cantanti/cantautori come Diodato, Tosca, Noemi, Coma_Cose, Piero Pelù, Malika Ayane, Luca Barbarossa, Paolo Jannacci, Vasco Brondi, Motta.

Domenica 14 luglio – ore 21.30 e ore 23.00

CÉSAR BRIE

in “Anchise”

testo e regia César Brie

assistente alla regia Laura Taddeo

con César Brie, Davide De Togni, Tommaso Pioli, Annalesi Secco, Alessandro Treccani

musiche eseguite dal vivo

costumi e oggetti di scena Isola del teatro

produzione Smart in collaborazione con Festival di Teatro Antico di Veleia

“[...] cosa resta di un amore quando diventa un ricordo, di una terra quando devi abbandonarla, di una vita quando si arriva al finale. È l’Anchise di César Brie. Lacrime di commozione per gli spettatori nel vedersi rispecchiati nelle scene che accadono negli spazi carichi di storia di Veleia. [...] un viaggio straordinario, in cui gli spettatori hanno camminato insieme ad Anchise nel suo viaggio in fuga da Troia sulle spalle del figlio Enea, ma lo hanno seguito soprattutto nel viaggio della vita. Perché siamo naufraghi, tutti, sempre. [...] E sono applausi scroscianti, con la trepida attesa di un altro lavoro di Brie in una prossima edizione del Festival. Doveva essere un primo studio su Anchise; si è rivelato uno spettacolo compiuto e sorprendente. Veleia è un vero luogo generativo”. (Donata Meneghelli, Libertà)

Dopo il successo registrato dallo spettacolo nell’edizione 2023, il Festival di Veleia ripresenta Anchise, prima tappa del dittico scritto, diretto e interpretato da César Brie, ispirato all’Eneide di Virgilio e all’affascinante, poco indagata figura mitica di Anchise, il mortale che si unì alla dea Afrodite ma anche il vecchio che partì da Troia in fiamme portato in braccio dal figlio Enea. “Anchise porta un’urna con sé, con le ceneri dei suoi antenati. Anchise non voleva patire, voleva morire insieme ai troiani. Accetta di partire per evitare la morte di Enea, che ha deciso di restare con lui. Anchise muore in esilio. Christa Wolf lo descrive come un veggente, saggio e prudente. Un testimone. Chi è Anchise per me? Anchise è un profugo. Un naufrago. [...] Anchise è un uomo che ha fatto l’amore con la dea dell’amore. E la dea riconosce nell’amore di Anchise il dolore dei mortali”. (César Brie, Note su Anchise)

Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 luglio – ore 21.15 e ore 23.15

CÉSAR BRIE

in “Il lago dell’oblio”

testo e regia César Brie

scene Gonzalo Callejas Musiche Lucas Achirico

con César Brie, Davide De Togni, Tommaso Pioli, Annalesi Secco, Alessandro Treccani, Laura Taddeo, Anna Vittoria Ferri

musiche eseguite dal vivo da Lucas Achirico

costumi e oggetti di scena Isola del teatro

produzione Festival di Teatro Antico di Veleia in collaborazione con Smart

Prima nazionale

Il drammaturgo, regista e attore argentino César Brie presenta in prima nazionale al Festival di Veleia il suo nuovo, inedito spettacolo, da lui scritto, diretto e interpretato, ispirato al sesto canto dell’Eneide di Virgilio, quello della discesa agli inferi, seconda tappa di un dittico sull’epos latino iniziato lo scorso anno con Anchise. César Brie prosegue così idealmente a Veleia il percorso di ricerca artistica pluriennale incentrato sull’epica classica, dopo i suoi due spettacoli storici sull’Iliade e sull’Odissea.

Enea scende nell’Ade per incontrare il padre morto, Anchise.

L’Ade di Virgilio è diverso dall’Ade Omerico.

Nell’Ade di Virgilio c’è un inferno, che Enea non vedrà ma del quale sentirà le grida dei condannati.

I condannati sono i morti che scontano per sempre le loro crudeltà.

E c’è un luogo in quell’Ade, a metà tra il paradiso e il purgatorio dove le anime pie lavano le proprie memorie per tornare a nascere.

È il lago dell’Oblio: un luogo dove si dimentica, dove ci si purifica, dove si diventa un soffio pronto ad abitare un nuovo corpo.

Si perde la memoria per poter rinascere.

Si torna a nascere per ripetere ancora la propria vicenda?

Si rinasce quando tutto si è dimenticato?

Perché un’anima vorrebbe rinascere?

(César Brie, Appunti su Il lago dell’oblio)

Nella foto, Paola Pedrazzini, Mario Magnelli e Antonio Vincini, sindaco di Lugagnano,  alla presentazione del Festival del Teatro antico di Veleia.

Pubblicato il 4 giugno 2024

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