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Dal 30 luglio al via l'Appennino Festival 2024

Appennino Festival

“Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono”. Lo diceva il poeta William Blake e lo mette in pratica Appennino Festival, la rassegna cultural-musicale diretta artisticamente dalla polistrumentista Maddalena Scagnelli e organizzata grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali, della Banca di Piacenza e di diversi sponsor privati, oltre che con la collaborazione dei comuni del territorio coinvolti. Quest’anno la kermesse festeggia la 23esima edizione ed è stata presentata a Palazzo Rota Pisaroni dalla direttrice artistica Maddalena Scagnelli; presenti anche Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, i sindaci Roberta Valla di Travo e Marco Paganelli di Farini, le assessore Elisa Molinari e Lauretta Alberti dei comuni di Rivergaro e Gossolengo, Paolo Marzaroli, titolare della sede centrale della Banca di Piacenza, Giuseppe Noroni, delle associazioni Via degli Abati e i Calcaterra, Valentina Cinieri de “Le Vie del Sale” e l’intellettuale Valeria Laffeni. In tutto sono 19 appuntamenti che si snodano lungo l’Appennino piacentino e parmense, tra musei, pievi, monasteri e castelli, esplorando i luoghi più particolari e meno frequentati delle province. «Al centro di questa edizione 2024 c’è il rapporto fecondo tra il mondo delle tradizioni popolari e quello della musica colta sia antica sia contemporanea nello straordinario territorio dell’Appennino piacentino e parmense – spiega la direttrice artistica Maddalena Scagnelli – con questo obiettivo nei diversi appuntamenti incontriamo artisti di rilevanza internazionale tra cui l’oboista dei Berliner Philharmoniker Christoph Hartmann, Goffredo Degli Esposti dei Micrologus, il maggior gruppo italiano attivo nella musica medievale, Marco Ambrosini che solista internazionale di nyckel harpa».

Accanto ai grandi nomi – come Ambrogio Sparagna, già concertatore della Notte della Taranta – troviamo anche alcuni giovani interpreti come il trobettista Valentino Caico, il polistrumentista Dario Landi (liuto e piva emiliana), Carlo Gandolfi (oboe popolare e oboe classico), Marcello De Carolis e Francesco Loccisano, reduci dei successi al Womex di La Coruna (Spagna) con la chitarra battente e i suoni di Calabria. Da segnalare anche tra i maggiori interpreti della musica di tradizione popolare italiana, il polistrumentista Fabio Rinaudo dei Birkin Tree, interprete delle cornamuse italiane ed europee, e la storica ricercatrice e interprete del repertorio vocale della Murgia pugliese Maria Moramarco, oltre alla stessa Scagnelli, violinista e cantante con il gruppo Enerbia. “Non mancheranno chiaramente neppure i numerosi gruppi locali che mantengono viva la tradizione del canto polivocale maschile come il Coro Val Curiasca e le coppie tradizionali di piffero e fisarmonica che animano le iniziative dedicate al repertorio originale di danza delle Quattro Province – conclude Scagnelli – fra l’altro con le numerose associazioni partner tra cui il FAI che condurrà le visite guidate a Pigazzano e Pontenure, la Diocesi di Piacenza-Bobbio, il Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro e l’Associazione Europea delle Vie Francigene, la Via degli Abati saranno organizzate iniziative collaterali agli spettacoli: camminate sui sentieri storici e naturalistici e visite guidate ai diversi complessi architettonici”.
“Siamo felici di presentare oggi questa nuova edizione dell’Appennino Festival, che ci porterà ancora una volta alla scoperta di luoghi apparentemente periferici delle nostre valli ma che, mantenendo il proprio carattere e la loro bellezza originaria, hanno tanto da dire al pubblico di oggi – dichiara Reggi - con ormai 23 anni di storia, Appennino Festival è la manifestazione che, fra le prime in Italia, ha promosso l’idea che attraverso il recupero delle tradizioni sia possibile animare e sostenere la montagna e favorire quelle forme di turismo culturale, esperienziale, sostenibile e “slow”, che privilegia i percorsi a piedi o in bicicletta, è attento alle specificità territoriali e all’ambiente ed è desideroso di riscoprire sapori, suoni e situazioni non ancora omologati. Ringraziamo la direttrice artistica Maddalena Scagnelli e il suo gruppo di lavoro, per la serietà e il rigore con cui ha condotto e sta conducendo questo percorso, che ha reso l’Appennino Festival un vero e proprio modello, studiato a livello nazionale, e ha fatto conoscere le nostre valli ben oltre i confini della provincia e del nostro Paese, e rinnovandosi ogni anno con nuove e suggestive proposte”.

Soddisfatti anche i sindaci: “Promuovere cultura significa promuovere l’identità di un paese» sottolinea Valla, mentre Paganelli si è detto «orgoglioso di avere il festival nella nostra valle, sia nei luoghi più conosciuti come Sella dei Generali sia in quelli più difficili da raggiungere”. Dello stesso avviso anche Molinari e Alberti: “Per noi è una tradizione e siamo orgogliosi di partecipare a questo festival» dichiara la prima, mentre la seconda sottolinea che «siamo contenti della collaborazione con la Regione Puglia dato che lo scorso anno ci siamo legati a un comune pugliese che ha il nostro stesso patrono”. “Appennino Festival è un collettore di tante esperienze e realtà che si occupano di cultura in senso lato: i cammini storici che sono al centro del programma” fa presente Noroni, mentre per Cinieri “il paesaggio è un contenitore di beni artistici e architettonici: Appennino Festival valorizza il paesaggio e lo fa anche in collaborazione con le parrocchie, le chiese, i luoghi di culto”. Laffeni ha annunciato che introdurrà “un’artista iraniana, Anahita Dowlatabadi, che in Italia si occupa di mediazione culturale e in ambito artistico di grafica, pittura e fotografia”. Infine Marzaroli sottolinea che “il sostegno al Festival va avanti già da qualche anno e ne siamo soddisfatti”.

IL PROGRAMMA

30 luglio: ore 21.15, Sagrato della Chiesa di Sant’Agata di Rivergaro: “I valzer di un tempo” con Fabio Rinaudo ed Enerbia.

4 agosto: ore 17, Pascolo Sella dei Generali – Coli: “Incanti d’Appennino. Tra il cielo e l’erba dei pascoli con i gruppi di cantori che mantengono viva la pratica del canto polivocale maschile” con il trombettista Valentino Caico, il Coro Val Curiasca e il Coro di Mareto.

4 agosto: ore 21. 30, Chiesa di Mareto – Farini: “Suoni d’Appennino dall’Etna al Monte Aserei” con gli Area Sud Electric Roots.

7 agosto: ore 17.30, San Cristoforo in Val Vona - Borgo Val di Taro (Pr): “Rosa sine spina” con il Gruppo vocale Schola Sancti Columbani che propone canti, danze e strumenti lungo le vie di pellegrinaggio europee.

7 agosto: ore 21.30, Cortile del Castello - Bardi (Pr): “Garland. Viaggio musicale nel repertorio anglosassone di tradizione popolare” con Cecilia Cuccolini (arpa bardica) e Giammaria Conti (piva emiliana).

8 agosto: Piazzetta del Castello – Travo: ore 21.15 presentazione del libro “Iniziazioni” dell’autore Matteo Marchesini. Ore 22.15 “Battente Mediterraneo. Ritmi e suoni dai paesi dalle culture mediterranee” con Giovanni Seneca (chitarra battente), Anissa Gouizi (voce) e Francesco Savoretti (percussioni).

9 agosto: ore 21.30, Cicogni di Pecorara - Alta Val Tidone: “Al chiarore delle stelle” con il Gruppo Enerbia che propone il repertorio dell’Appennino delle Quattro Province.

10 agosto: ore 21, Pigazzano – Travo: “Poesia e musica nella notte di San Lorenzo” con Rita Casalini,Valeria Laffeni, Anahita Dowlatabadi, Meme Rossi e The new original kletzmer ensemble.

Visite guidate della chiesa e balconata sul fiume Trebbia a cura del FAI.

11 agosto: ore 17.30, Antica Chiesa di Castelletto di Vernasca: “Medioevo di luce e di gioia con i Solisti dei Micrologus” con Enea Sorini (voce e percussioni), Goffredo Degli Esposti (cornamuse, buttafuoco, flauti, tamburo, ciaramella) e Gabriele Russo (viella e voce).

13 agosto: ore 21.30, Caminata - Alta Val Tidone: “A flor de piel. Tanghi, vals e milonghe” con la cantante italo-argentina Sarita Schena.

16 agosto: ore 21.30, Chiostro di San Colombano – Bobbio: Ambrogio Sparagna e Lumenea propongono i “Canti e balli del Salento”.

18 agosto: ore 18, Chiesa di Zerba: “Di monte in monte” con Ugo Nastrucci (liuto e chitarra), Silvia Sesenna (clavicembalo) e Maddalena Scagnelli (violino e voce).

19 agosto: ore 17.30, dal Pascolo dei Due Peri (Pianadelle di Pradovera) fino alla chiesa di Pradovera – Farini: Christoph Hartmann, oboista dei Berliner Philaharmoniker, e Parma Brass Ensemble propongono “Soffi d’ancia. Percorso musicale dal pascolo di Pianadelle alla chiesa di Pradovera”.

23 agosto: ore 18, Chiesa e Sagrato di San Bartolomeo – Ottone: “Cogliendo Rose” con Dario Landi (tiorba) e la partecipazione di Fabio Paveto (piffero) e Franco Guglielmetti (fisarmonica).

8 settembre: ore 17.30, Oratorio di San Giorgio in Fognano – Bobbio: “Flumen” con Giuseppe De Trizio (chitarra) e Claudio Carboni (sax).

15 settembre: ore 17, Parco Villa Raggio – Pontenure: “Voci nel Parco” con il Ring Aroud Quartet che, tra gli alberi secolari di Villa Raggio, propone un programma dedicato al repertorio rinascimentale europeo con visite guidate del parco e della villa a cura del FAI e la presentazione di “Olivi di Parma e Piacenza” a cura dell’autore Mauro Carboni.

21 settembre: ore 17, Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro (Pr): “Suoni di Calabria” a cura di Lo. De. Project con Francesco Loccisano e Marcello De Carolis (chitarre battenti).

22 settembre: ore 17, Cortile e salone del Castello di Calendasco: “Note di Terra” con Marco Ambrosini Trio e Maria Moramarco (Nickel arpa e voce), che guidano un ensemble che interseca musica colta e popolare.

22 settembre: ore 21.30, Caratta di Gossolengo, Azienda Agrituristica I Melograni – Lungacque: “Una festa a lungo attesa. Danze e canti dalla Puglia all’Appennino” con Luigi Bolognese (chitarra), Maria Moramarco (voce) e Francesco Sette (percussioni).

EXTRA-FESTIVAL

2 agosto: ore 17.30, Teatro Organico, località Termine Grosso, Travo: “Organico 00. L’uva in scena”.

3 agosto: ore 21, Pascolo dell’Acqua Nera, strada panoramica Pradovera-Coli: La piva della Val Nure.

6 settembre: ore 21, Giardini Merluzzo, Piacenza: “Piacenza World”.

8 dicembre: ore 12, Ferriere: festa degli auguri.

Ascolta l'audio

Nella foto, la presentazione dell'Appennino Festival.

Pubblicato il 27 luglio 2024

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