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Piacenza da scoprire: la chiesa di San Giorgino in via Sopramuro

 

sgiorgino

Continuiamo il nostro cammino tra le bellezze nascoste di Piacenza ed incontriamo, racchiusa tra le pittoresche stradine del centro, la piccola ma affascinante chiesa di San Giorgino in via Sopramuro, un luogo che racchiude secoli di storia e arte da scoprire.


Varie trasformazioni

Secondo antiche testimonianze, sin dai tempi più remoti, intorno al V secolo, sorgeva su questo sito una chiesa dedicata ai santi Nazario e Celso in Sopramuro. Nel corso dei secoli, l'edificio ha subito varie trasformazioni e nel 1561 fu unito all'arcidiaconato della Cattedrale come parrocchia, ruolo poi perso nel medesimo anno.
È nel 1576 che la chiesa passò nelle mani dell'arciconfraternita dei Disciplinati di San Giorgio, prendendo il nome attuale in onore di San Giorgio, particolarmente venerato a Genova, città di provenienza della maggior parte dei confratelli. Grazie alla fusione con la Confraternita della Beata Vergine del Suffragio nel 1645, l'edificio sacro fu ricostruito dando vita alla chiesa di San Giorgio o Giorgino, per distinguerla da altri luoghi di culto dedicati allo stesso santo.

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Nella foto, l'interno della chiesa di San Giorgino.


La Madonna del Suffragio

L'architettura dell'attuale edificio, progettato da Domenico Cervini, presenta una navata unica arricchita da un'importante opera del De Longe sull'altare maggiore, raffigurante la Madonna del Suffragio e le anime purganti (1692). Particolarmente suggestivo è il gioco pittorico illusorio delle volte e delle finestre nel presbiterio, che conferiscono profondità all'ambiente.
A fianco della chiesa, troviamo la cappella dell'Ossario con pianta a croce greca, realizzata nella prima metà del Settecento. Interessante la sacrestia dove troviamo gli affreschi di Sebastiano Galeotti raffiguranti la Madonna del Suffragio, insieme a pregiati arredi settecenteschi. Le due cantorie costruite da Benedetto Cozzi nel 1697, riunite successivamente nella controfacciata, insieme all'organo Bossi Urbani del 1882, contribuiscono a rendere l'ambiente ancora più suggestivo.

San Giorgino sacrestia Bersani 2

Nella foto, la sacrestia.

Un gioiello architettonico

Merita menzione anche tutta la quadreria dell’edificio di proprietà della confraternita di San Giorgio di Sopramuro, che con grande cura preserva e mantiene il tempio e la sacrestia, testimoniando il legame profondo con la storia e la cultura della città.
La chiesa di San Giorgino rappresenta dunque un vero gioiello architettonico e artistico da non perdere durante una visita a Piacenza, un luogo carico di storia e spiritualità che merita di essere scoperto e apprezzato da chiunque ami l'arte e la bellezza dei luoghi di culto.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 12 agosto 2024

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