Le comunità energetiche, una risposta alle sfide contemporanee
All’Universita Cattolica di Piacenza è stato organizzato un seminario dal titolo: “Energia, ambiente, solidarietà: il ruolo delle Comunità energetiche”, un’iniziativa promossa dalla diocesi di Piacenza e Bobbio e dall’Ateneo piacentino nell’ambito del “Tempo del Creato”. Sono intervenuti Fabio Guglielmi (Confcooperative Reggio Emilia), Angelo Manfredini (Università Cattolica), inoltre Maria Lodovica Toma (sindaca di Cadeo) e Federico Francia (assessore Ambiente del Comune di Cadeo), che hanno realizzato nel loro Comune una comunità energetica, moderatori Paolo Rizzi e Barbara Barabaschi (Università Cattolica).
Ma cosa sono le comunità energetiche?
Queste iniziative rappresentano una soluzione innovativa e sostenibile per affrontare le sfide energetiche e ambientali del nostro tempo, sono progetti locali che permettono a gruppi di cittadini, aziende e amministrazioni pubbliche di produrre, consumare e gestire l'energia in modo collaborativo, promuovendo così un modello energetico più decentralizzato e democratico.Una comunità energetica è un'associazione di attori che si uniscono per condividere la produzione e il consumo di energia rinnovabile. Può includere abitazioni private, piccole e medie imprese e enti pubblici, tutti con l'obiettivo comune di generare energia da fonti rinnovabili come il solare, l'eolico o la biomassa. I benefici sono rappresentati dalla sostenibilità ambientale, favorendo l'uso di fonti rinnovabili, riducendo le emissioni di CO2 e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre partecipando ad una comunità energetica, i membri possono ridurre la loro dipendenza dalle grandi compagnie energetiche e dalle fluttuazioni dei prezzi creando una sorta d’indipendenza energetica. Condividere la produzione e il consumo di energia permette di ottimizzare i costi, creando economie di scala, consentendo l’accesso a tariffe più competitive, realizzando così un risparmio economico. Una cosa importante da sottolineare è rappresentata dal coinvolgimento della comunità, promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese locali, rafforzando il senso di comunità e migliorando la coesione sociale. Infine, lo sviluppo di progetti di comunità energetiche stimola innovazioni tecnologiche e crea nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili garantendo innovazione e occupazione.
Quali sono le normative ed i supporti?
In molti paesi, inclusa l'Italia, esistono normative a supporto delle comunità energetiche, che incoraggiano la creazione di questi modelli attraverso incentivi fiscali, finanziamenti e agevolazioni burocratiche. La direttiva europea sul mercato interno dell'energia ha anche posto l'accento sulla promozione delle comunità energetiche come elemento chiave della transizione energetica. Nonostante i numerosi vantaggi, le comunità energetiche affrontano alcune sfide, queste possono includere la necessità di una legislazione chiara e favorevole, il superamento delle barriere burocratiche e la ricerca di un adeguato finanziamento per l'installazione delle infrastrutture necessarie. Inoltre, è essenziale garantire che tutti i membri della comunità possano beneficiare equamente degli stessi servizi.
Le sfide delle comunità energetiche
Le comunità energetiche si configurano come un'importante risposta collettiva alle sfide energetiche contemporanee, promuovendo un modello di produzione e consumo di energia più sostenibile e giusto. Con il supporto di normative appropriate e la volontà dei cittadini di impegnarsi, queste iniziative possono svolgere un ruolo cruciale nella transizione verso un futuro più verde e resiliente.
Stefania Micheli
Nella foto, il convegno nella sede dell'Università Cattolica di Piacenza.
Pubblicato l'8 ottobre 2024
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