La donna in un'ottica di umanità e bellezza creata da Dio
Si è svolto, il 6 settembre, nella parrocchia Santi Angeli Custodi di Borgotrebbia a Piacenza l’incontro “Essere donna nel corpo, nella mente e nel cuore”. Una giornata dedicata ad una riflessione sul femminile organizzato e coordinato da Gianì Rachele – estetista professionale che si occupa di estetica avanzata, olistica e di estetica oncologica titolare del centro estetico “Borgotrebbia – Piacenza” in collaborazione con la dott.ssa Francesca Longaretti – pedagogista, formatore ed esperta nella relazione d’aiuto e nei processi familiari.
L’incontro è nato dal desiderio di parlare della donna e di leggerla in un’ottica di umanità e di bellezza creata da Dio. Lo scopo era di incontrarsi tra donne per confrontarsi e iniziare a diventare consapevoli di quanto è bello il cuore della donna di quanti talenti il Signore ha riversato nella sua creatura e tentare di comprendere come siamo fatte per cominciare a volerci bene e a non incolparci di cose che non esistono e che spesso sono frutto di una mancanza di conoscenza del nostro intimo.
Il percorso della giornata è stato strutturato in tanti momenti diversi tra loro ma interdipendenti e orientati a cercare di recuperare quegli aspetti dell’essere donna che possono rendere il femminile più armonico e più amabile.
Avere cura di noi stesse
I lavori si sono aperti al mattino con una presentazione di tutti i partecipanti e delle attività della giornata; c’è stata la partecipazione alla messa, il pranzo condiviso e nel primo pomeriggio il momento tanto atteso di “skin care” ossia un momento di cura del corpo in cui, come afferma Rachele, si è cercato di persuadere le donne che è importante prendersi ogni giorno un tempo anche brevissimo di 5 minuti per avere cura di noi stesse, perché spesso indaffarate come siamo nell’essere mogli, mamme, lavoratrici, professioniste della cura dell’altro… ci scordiamo di noi, e la trascuratezza poi genera disagio che si riversa anche sulle persone di cui siamo responsabili.
Il nostro corpo è il luogo dove dimora l’anima, perciò deve essere curato anche esternamente. Si è svolta anche l’attività di “massaggio alle mani” per trasmettere quel contatto che spesso viene a mancare nella quotidianità e che invece aiuta a sentirsi amati, sostenuti e voluti bene, perché qualcuno che ti prende per mano è qualcuno che ti accompagna facendoti sentire meno sola. Tra le ventidue partecipanti, c’erano anche madri con le figlie e alcune donne che provenivano da Reggio Emilia e altre da Padova.
Nella foto, a destra Rachele Gianì, al centro Francesca Longaretti.
La bellezza nell'ottica di Dio
Le domanda tema trasversale di tutte le attività è stata “Cosa sono Bellezza e Femminilità nell’ottica di Dio?”, quesito che è stato investigato attraverso una relazione preparata da Francesca con svariati riferimenti alla Sacra Scrittura, alla Teologia della donna di Edith Stein, ad alcune meditazioni di Madre Maria Emmanuel e ad alcuni teologi tra cui don Epicoco attraverso il testo “Le affidabili: storie di donne nella bibbia” e una catechesi sempre dello stesso autore dal titolo “Da quale Bellezza mi lascio ferire?”. La giornata si è conclusa con una commossa restituzione sia scritta che verbale di tutte le partecipanti di cui verrà preparato nei prossimi mesi un libretto come testimonianza della giornata e nella convinzione condivisa che: “La Bellezza è tale solamente quando è lo splendore della Verità”… ma quale verità? La Verità di Cristo che illumina la nostra esistenza.
Francesca Longaretti
Nelle foto: in alto, la celebrazione della messa; sopra, il momento dedicato allo skin care.
Pubblicato il 9 ottobre 2024
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