La Fondazione vittime di reato ha aiutato 1200 persone in vent’anni
Oltre 1200 persone assistite, per la maggior parte (l’87%) donne e bambini. Più di quattro milioni di euro erogati complessivamente grazie al contributo annuale della Regione Emilia-Romagna e al sostegno di più di settanta enti locali soci. È il bilancio di vent’anni di attività della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato; un traguardo importante, che è stato celebrato con uno spettacolo, “Senza mezze misure”, con Carlo Lucarelli, presidente della Fondazione, e il Coro Farthan di Marzabotto, lunedì 25 novembre, Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, al Teatro Arena del Sole. Un appuntamento per raccontare le origini e l’evoluzione di un ente unico in Italia, che offre un sostegno immediato e concreto, erogando contributi finanziari alle vittime e ai superstiti di reati gravi come omicidi, femminicidi, violenza di genere, rapine e aggressioni.
Allo spettacolo era presente anche la presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo. L’evento – presentato con la partecipazione di Davide Baruffi (sottosegretario alla Presidenza della Giunta), Elena Zaccherini (esperta di diritti umani e politiche di genere, direttrice della Fondazione da gennaio 2022) e, per il Comune, l’assessore Massimo Bugani – è stato promosso dalla Fondazione con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune e Città Metropolitana di Bologna. La realizzazione dello spettacolo è stata possibile grazie al sostegno concreto di Legacoop Bologna e di cinque cooperative associate (Coop alleanza 3.0, Camst, CADIAI, Consorzio Indaco, Consorzio Arcolaio), a dimostrazione, ancora una volta, dell'importanza della solidarietà e del coinvolgimento delle istituzioni e delle aziende. Il ricavato della serata è stato devoluto interamente alla Fondazione per continuare a sostenere le vittime di reati.
Testi e drammaturgia di “Senza mezze misure” sono di Carlo Lucarelli ed Elena Zaccherini, regia ed allestimento scenico di Sandra Cavallini; musiche, arrangiamenti e direzione di Elide Melchioni. A partire dai drammi vissuti da alcune delle vittime, supportate dalla Fondazione, il racconto di Lucarelli ha accompagnato gli spettatori nella comprensione di come la rinascita del singolo individuo passi anche attraverso l’impegno di una comunità capace di affiancarlo nei momenti più bui e tragici della propria esistenza. Il dolore vissuto, così come l’energia e la forza delle vittime nel ricostruire le proprie vite, sono state tradotte ed espresse con parole e musica dal Coro Farthan, disposto sul palco con la funzione di un vero e proprio coro greco.
Pubblicato il 1° dicembre 2024
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