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La Diocesi acquisisce la donazione Cacopardi

 Cacopardi Pasquale


La diocesi di Piacenza-Bobbio ha recentemente acquisito un interessante nucleo di opere d’arte contemporanea grazie alla donazione del dott. Pasquale Cacopardi in memoria del figlio Antonio, prematuramente scomparso nel 2016. Verranno collocate all’interno del Museo della Collezione Mazzolini a Bobbio dedicato interamente all’arte del Novecento.
Si tratta in tutto di quindici opere. Fra esse, sei lavori di Osvaldo Bot, che consentiranno di rappresentare questo importante artista piacentino nel Museo, dove sono già esposte al pubblico composizioni del celebre conterraneo Bruno Cassinari. La donazione comprende anche opere di Filippo De Pisis, Virgilio Guidi, Emilio Scanavino e Giulio Turcato, artisti già documentati nella collezione dei quali è così possibile ampliare il nucleo di pezzi esposti. Il Museo si arricchisce, con questo lascito, anche di opere di Emilio Vedova, Jannis Kounellis, Ettore Spalletti, Mario Schifano e Paolo Icaro, artisti sinora non rappresentati nella raccolta, che vanno ad arricchire ulteriormente il focus sulla storia dell’arte del Novecento, consentendo uno sguardo privilegiato anche su protagonisti della seconda metà del secolo.
Da segnalare, nell’ambito della donazione, un’intensa composizione di Mario Schifano, che fu tra i maestri della Pop Art, un dipinto di Ettore Spalletti, protagonista indiscusso del secondo Novecento, definito “l’artista dell’azzurro”, e una creazione dello scultore di successo Icaro, tuttora vivente.
Le opere donate dal dott. Cacopardi andranno ad occupare a Bobbio una parte della quinta sala monografica che si apre lungo il corridoio espositivo e che verrà inaugurata a primavera, quando il Museo sarà riaperto dopo la chiusura invernale.
La donazione Cacopardi va così ad arricchire la Collezione Mazzolini, recentemente riallestita all’interno dell’ex monastero di San Colombano. Sono state valorizzate le sale laterali che ospitavano le antiche celle dei monaci dando vita a un ampio spazio espositivo con sale monografiche riguardanti artisti e correnti del Novecento.

 L’elenco completo degli artisti e delle opere della donazione:


Osvaldo Barbieri detto Bot (Piacenza 1895 - Piacenza 1958)

Olio su tela del periodo africano (1934-1940) 17.5 x 23.7 cm

“Negro che ride”, acquerello su carta (1938) 11.3 x 6.8 cm

“Casa diroccata”, olio su tela (anni ’40) 38 x 28.5 cm

“Pagliaccio”, tecnica mista su carta (dopoguerra, periodo imprecisato) 22 x 14.5 cm

“Enrica”, acquerello su carta (dopoguerra) 20.5 x 14.2 cm

“Donna seduta”, piccola scultura in tondino di ferro. 14 x 12 x 5 cm

Virgilio Guidi (Roma 1891 - Venezia 1984)

“Incontro”, acquarello su carta (anni ’70) 27 x 19.2 cm

Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956)

“Ragazzo”, matita e carboncino su carta (1931) 32.5 x 22.8 cm

Emilio Scanavino (Genova 1922 - Milano 1986)
“L’arco”, olio su tela (1965-66) 30 x 25 cm

Emilio Vedova (Venezia 1919 - Venezia 2006)

“Tondo”, tecnica mista su carta (1985) 28.5 x 20.8 cm

Jannis Kounellis (Il Pireo, Grecia 1936 - Roma 2017)

Senza titolo, catrame su carta Fabriano (2006) 33 x 49.5cm

Giulio Turcato (Mantova 1912 - Roma 1995)

“Arcipelago”, olio su cartoncino (metà anni ’70) 36.5 x 51cm

Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, Pescara 1940 - Spoltore, Pescara 2019)

Senza titolo, colore e foglia oro su carta e filo d’oro (2011) 59.5 x 42.5 cm

Mario Schifano (Hom, Libia 1934 - Roma 1998)

Senza titolo, smalto su tela (1997) 30 x 20 cm


Paolo Icaro (Torino 1936)

“Gocce, gocce”, scultura in gesso plaster (1996) 36 x 27 x 2 cm

Pubblicato l'11 dicembre 2024

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