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Inaugurata in Santa Chiara la mostra «Storie di scout dentro la storia»

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Un mosaico di “facce” apre la mostra “Storie di scout dentro la storia”, inaugurata venerdì 2 dicembre nei locali dell’ex convento di Santa Chiara a Piacenza. Sono i primi piani dei protagonisti di quelle storie, gli scout piacentini. Al centro, uno spazio bianco in cui ognuno può attaccare la propria foto, scattata sul momento con la Polaroid messa a disposizione. “È un’esperienza educativa straordinaria che abbiamo sempre sostenuto in questi anni – sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi – e oggi celebriamo, all’interno di Santa Chiara, tutti e cento gli anni della vita da scout, dai dieci ragazzi che un secolo fa fondarono il movimento scoutistico piacentino ai 1.200 di oggi. Migliaia di scout sono stati educati a essere bravi cittadini, per noi è un onore ospitare questa mostra di fotografie che ripercorre la storia della nostra comunità abbinata al percorso degli scout”.
“Le facce che vedo qua sono compagni di ‘strada’, di ‘sentiero’, di ‘caccia’ e di ‘volo’ – ammette Francesco Brianzi, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Piacenza e scout da sempre nel gruppo Piacenza 1 – Con la Fondazione di Piacenza e Vigevano portiamo avanti da sempre una partnership che ha come interesse comune la diffusione di una cultura dell’educazione dei giovani. Credo che questa esperienza, avendola vissuta in prima persona, sia virtuosa: dobbiamo prendere per mano i giovani della città e guidarli in un percorso di responsabilità. Lo scoutismo fa questo. Siamo contenti che l’amministrazione comunale sia aiutata da Agesci sul territorio”.
L’iniziativa è promossa dalla Zona scout di Piacenza, organizzata in collaborazione con Fondazione di Piacenza e Vigevano, patrocinata dal Comune di Piacenza e realizzata con il sostegno della Diocesi di Piacenza-Bobbio e dalla cooperativa Kairos.



La mostra: foto, cimeli e video
“Non è semplice raccontare cento anni – confessa Eugenio Pinotti, curatore della mostra – Abbiamo costruito una linea, un collegamento fra ieri e oggi, per far capire a tutti che l’associazione scout non fa le cose fini a sé stesse ma cerca di aprirsi alla realtà che la circonda, la città e l’ambiente circostante, ed è quello che si vede nel corridoio. Poi ci sono i cimeli, la storia raccontata attraverso i ricordi pratici. Nella sala c’è la storia di oggi, i gruppi piacentini raccontati in maniera sintetica, e quattro testimonianze video, fra cui tre inedite”. Sono tanti i ricordi nella mente di chi ha vissuto da scout una vita intera. Emanuele Valla e Cinzia Pagnanini, responsabili Agesci per la Zona di Piacenza, ricordano le esperienze avventurose, le amicizie nate in ritiro, gli incontri con le persone e la ricchezza acquisita dal confronto con gli altri. “Questo racconto è adatto a tutti – evidenzia Pagnanini – chi entra si immerge in esperienze, giochi, camminate. Chi non conosce lo scoutismo siamo certi che lo conoscerà, e all’uscita potrà aggiungere la propria foto”.

64 anni da scout, una vita intera
All’inaugurazione non potevano mancare i ‘veterani’ del Movimento adulti scout cattolici italiani (Masci), presenti con un gruppo nutrito. Paolo Gorra è “il magister” della comunità “Mario Cavazzuti” di San Dalmazio, luogo in cui si radunano “vecchi scout” che continuano nello spirito della legge e della promessa a vivere lo scoutismo e trasmettere gli esempi ai ragazzi. “Ho fatto la promessa il 19 giugno 1958 – racconta – ho fatto lo scout, poi il rover, poi il capo. Ho sempre aiutato nei campi di specializzazione a Spettine (in Valnure, ndr) ho partecipato a diversi Jamboree, i raduni mondiali degli scout, per raccogliere esperienze di altre nazioni e capire meglio lo spirito scout. Essere uno scout vuol dire caricarsi di una responsabilità come buon cittadino, buon cristiano e buon educatore”.

Informazioni 
La mostra resterà attiva fino al 6 gennaio e si potrà visitare gratuitamente dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Per informazioni: – 348 2755165.


Francesco Petronzio

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Nelle foto, l'inaugurazione ed alcune immagini in mostra.

Pubblicato il 3 dicembre 2022

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