Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

La storia di 12 pietre d’inciampo illustrata a Gragnano

giornata memoria


Giovedì 16 febbraio presso la Sala Consiliare di Gragnano alle ore 21 verrà presentato il progetto fotografico “Una pietra, uno sguardo, una storia”, nato dall’omonimo libro di Emanuele Ferrari. Una pietra d’inciampo è un piccolo blocco di pietra ricoperto di ottone, posto davanti all’edificio in cui visse, o lavorò, uno dei milioni di deportati nei campi nazisti che non fecero più ritorno a casa. Essa ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno dell’arresto, il luogo della deportazione e la data della morte. Con la volontà di contribuire al ricordo di tutti i deportati, Emanuele Ferrari ha deciso di fotografare dodici pietre d’inciampo, ritraendo inoltre i famigliari. Ai dittici così costituiti, ha accompagnato le storie delle vittime. In questo contesto, i ritratti vogliono rafforzare il significato e il valore della testimonianza costituita dalla pietra d’inciampo, provando, nel contempo, a restituire gli stati d’animo delle persone private dei propri cari.

È Marco Rossi, presidente del gruppo della Pro Loco “Frammenti fotografici”, in collaborazione con la Biblioteca di Gragnano, a spiegare che “verranno proiettate le foto attualmente esposte alla biblioteca Passerini Landi fino al 25 febbraio mentre il gruppo teatrale Quarta Parete leggerà le testimonianze dei familiari delle vittime e le loro biografie”.
Al termine della proiezione verrà offerto un rinfresco a cura della Pro Loco rappresentata da Simone Rebecchi e Matteo Provini, consigliere comunale.

“Si tratta di una delle iniziative legate alla Giornata della Memoria 2023 che si svolgeranno a Gragnano - spiega la sindaca Patrizia Calza - che volutamente abbiamo previsto in date un poco più lontane dal 27 gennaio, sia per non entrare in collisione con altre importanti iniziative previste sia in città che in altri paesi, sia perché siamo convinti che è sempre il momento di fare memoria e riflettere sugli errori del passato per vegliare sul futuro”.

Pubblicato il 15 febbraio 2023

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente