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Un Trovatore da incorniciare

Il Trovatore FotoCravedi 3


Avevo già visto il Trovatore parecchie volte, ma non avevo mai provato emozioni così profonde.
Ecco “Di quella pira” superba, per vigore di canto, limpidezza di voce, potenza e resistenza negli acuti, gestualità necessaria e sciolta. Insomma, un convincimento gradito e suggestivo, quasi si fosse portati in diretta sulla scena tra i protagonisti.
E poi “Stride la vampa“ di Anna Maria Chiuri che ha tratteggiato il personaggio di Azucena con chiaro scuri drammatici.
Bravissima anche Chiara Isotton, felice Eleonora, di bella voce e di valida e soave suggestione espressiva. Rimarchevole la sua romanza, ”Teacea la notte placida”, molto applaudita a scena aperta.

Il tenore Angelo Villari ha superato le aspettative con la sua energia canora e il vigore della sua mobilità. Un Manrico stupendo! Tanti applausi a scena aperta e grida di entusiasmo.
Il Conte di Luna, interpretato dal baritono Ernesto Petti, ha brillato per tutto lo spettacolo. La sua maschia voce brunita è piaciuta, insieme alla sua sicurezza interpetrativia
Bravi tutti i comprimari.
Agile anche il canto del Coro del Municipale di Piacenza, applaudito e ben diretto dal nostro Corrado Casati.
Applausi particolari per l’Orchestra Filarmonica Italiana, accortamente diretta dal Maestro Matteo Beltrami
Ottimi i costumi, le luci e l’ambientazione moderna ed incisiva
Scroscianti applausi, molto prolungati e grida di soddisfazione alla conclusione. 

Luigi Galli

Pubblicato il 7 marzo 2023

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