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A Roma i giovani piacentini con il Vescovo per il Giubileo

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Dopo mesi di grande attesa, i giovani della diocesi sono partiti in pullman la mattina di lunedì 28 luglio per il pellegrinaggio del Giubileo della Speranza. In 58 hanno risposto all’invito fatto dalla Pastorale Giovanile Vocazionale. Il tema della chiamata è stato proprio quello proposto per introdurre e presentare tutta l’esperienza: in particolare quella di Simon Pietro, dal vangelo di Luca.

Una volta arrivati al Parco di Appia Antica a metà pomeriggio, i giovani hanno potuto ascoltare e farsi guidare dalla riflessione del vescovo mons. Adriano Cevolotto sul senso dell’esperienza che stanno per vivere. La meditazione ha toccato le motivazioni che hanno spinto ciascuno dei protagonisti a a mettersi alla prova in questo tipo di esperienza: alcuni possono essersi fidati dell’invito di qualcuno, altri invece sollecitati da motivazioni più personali e intime.

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Dopo un chilometro di cammino, percorso in silenzio, il gruppo ha potuto visitare le catacombe di San Callisto, dove erano stati sepolti i primi gruppi di cristiani, numerosi martiri e alcuni papi. Si è scelto, quindi, di concentrarsi sulle figure di chi per primo ha sperimentato il cristianesimo, arrivando ad anteporre la fede alla propria stessa vita.

La messa nella chiesa dell’Istituto salesiano di San Tarcisio, adiacente alle catacombe, è stata l’ultimo momento significativo della giornata. L’omelia del Vescovo si è concentrata sul tema dell’inganno. “Chi vi inganna? Cos’è che vi inganna? Cos’è che vi annebbia la mente”, questi alcuni degli spunti lanciati per provocare i giovani nell’augurare loro un buon cammino.

Alessandro Cirella

Nelle foto, la partenza dei giovani piacentini e la messa celebrata nella chiesa dell'istituto San Tarcisio.

Pubblicato il 29 luglio 2025

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