I «miracoli» della beata Leonella
“Piacentini, chiedete l’intercessione della beata Leonella per le vostre necessità”. Suor Renata Conti è la postulatrice della causa di beatificazione di suor Leonella Sgorbati, la missionaria della Consolata originaria di Rezzanello uccisa in Somalia il 17 settembre del 2006 e proclamata beata nella Cattedrale di Piacenza il 26 maggio 2018. Le sue ultime parole furono: "Perdono, perdono, perdono". Nel giorno della memoria liturgica - il 17 settembre - verrà ricordata a Piacenza con una messa nella chiesa di San Pietro in via Carducci alle ore 18 per iniziativa di Centro Missionario Diocesano e Usmi. Celebra mons. Giancarlo Dallospedale.
«L'abbiamo chiamata Leonella»
Sul tavolo di suor Renata stanno arrivando segnalazioni di grazie, specie dall’Africa, dove il ricordo di Leonella è vivissimo. La religiosa ha speso la vita come infermiera, ostetrica e direttrice di scuole per infermieri prima in Kenya - dove era approdata nel 1970 - e dal 2002 in Somalia, accogliendo la sfida proposta dal "Sos-Villaggi dei Bambini" di avviare una scuola per infermieri annessa al loro ospedale pediatrico, una delle rare strutture sanitarie funzionanti a Mogadiscio.
Tante grazie riguardano i bambini, che Leonella amava e aveva contributo a far nascere. Tra queste, la storia di una mamma del Mozambico che non riusciva ad avere figli: ogni gravidanza finiva con un aborto spontaneo o con la nascita di un feto morto. Una religiosa della Consolata in missione a Matola, in Mozambico, parla di Leonella - che stava per essere beatificata - alla madre di questa ragazza. La famiglia inizia a pregarla: due anni fa è nata una bimba, perfettamente sana, battezzata con il nome di Leonella. “Il problema - fa sapere suor Renata - è che manca la documentazione medica che attesti i problemi clinici della donna”.
Il dipinto in San Savino
Perché Leonella diventi santa, occorre un miracolo accertato. Suor Renata invita i piacentini a “strapparlo” alla loro conterranea, magari andando a pregare di fronte al dipinto realizzato dal pittore torinese Leonardo Girardi per la beatificazione: Leonella è ritratta nel luogo del martirio, attorniata dalle mamme e dai bambini. È custodito nella basilica di San Savino in città, nella cappella di destra entrando in chiesa.
Pubblicato il 15 settembre 2020.
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