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Santa Maria del Monte, premiata la Croce Rossa

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È iniziato con un caloroso applauso a mons. Domenico Ponzini, da sempre presente al Premio Solidarietà per la vita e ora impegnato al seminario di Bedonia. Il riconoscimento, giunto quest’anno alla trentesima edizione, è stata assegnato alla Croce Rossa nelle mani del suo presidente Alessandro Guidotti per il servizio condotto con grande generosità da parte di operatori e volontari nei difficili mesi del coronavirus.

La consegna del Premio si è svolta alla presenza del decano del collegio cardinalizio cardinal Giovanni Battista Re che nel santuario di Santa Maria del Monte ha presieduto la messa insieme a don Gianni Quartaroli e a don Giuseppe Bertuzzi.

Germogli di speranza in una storia di dolore

I mesi vissuti e segnati dal dolore a causa della pandemia - ha detto il sindaco del Comune Alta Val Tidone Franco Albertini - ha fatto crescere germogli di speranza. La globalizzazione senza regole ha mostrato tutti i suoi limiti; occorre riscoprire valori profondi a partire dalla fede e da un servizio generoso agli altri oltre ogni burocrazia. Questo Premio mette in luce i piccoli grandi gesti che danno una luce nuova alla vita e alla storia.

Con la Croce Rossa - ha detto il prefetto Maurizio Falco - abbiamo lavorato insieme in questi mesi contro un nemico invisibile, uniti da una grande solidarietà. Il potere è responsabilità e la responsabilità è un dovere; non c’è spazio per il nostro “ego”, lo sguardo deve essere sempre rivolto agli altri. Ci siamo tutti dati da fare, al di là dei nostri ruoli, per andare oltre la paura e rispondere al dramma delle persone. Premiando la Croce Rossa diamo valore a tutti coloro che hanno svestito gli abiti del lavoratore e del professionista e hanno indossato l’abito della solidarietà.

Conosco Alessandro Guidotti da quando era bambino, e con lui tanti volontari e operatori della Croce Rossa – ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici dott. Augusto Pagani -. Sono sempre stato colpito dalla grande umanità di ogni loro attività. Adesso siamo in una tregua di una guerra che non è vinta, dobbiamo fare tesoro anche sul piano medico dell’esperienza vissuta. Questa battaglia la si vince solo insieme. Non bisogna avere paura ma non bisogna neanche essere imprudenti.

La motivazione ufficiale del premio è stata letta dall'ispettrice regionale delle Crocerossine, Giuliana Ceriati.

"Il nostro è un cpmpito prima di tutto sociale"

Il mio grazie – ha detto il dott. Alessandro Guidotti – va a tutti coloro che hanno assegnato alla Croce Rossa questo premio, ma il mio grazie va anche a tutti gli operatori e i volontari della Croce Rossa, alla Protezione civile e a tutto il mondo della sanità piacentina. Noi non ci occupiamo solo di trasporto sanitario, ma abbiamo un ruolo sociale che è fondamentale. La Croce Rossa insieme ad altre realtà di volontariato non si è sottratta a questo compito.

Sono tanti gli episodi – ha detto Guidotti – che testimoniano l’opera svolta. Come nel caso di una lettera che una signora voleva consegnare al marito in ospedale. Noi l’abbiamo recapitata, quell’uomo non ce l’ha fatta, ma ttto ciò esprime però il nostro compito nel creare un ponte tra le persone.                                                                                                                                                                  

Il Premio vede il patrocinio della Banca di Piacenza alla quale sono state espresse parole di ringraziamento, in particolare al presidente del Cda dott. Giuseppe Nenna e al presidente del Comitato esecutivo dell’Istituto di credito avv. Corrado Sforza Fogliani. La consegna del riconoscimento è stata coordinata dal giornalista Robert Gionelli.

Pubblicato il 28 giugno 2020

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

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    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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