Un tempo favorevole

Periodo di Quaresima come un tempo favorevole che, nonostante il periodo storico di estrema difficoltà che stiamo vivendo, si apra a noi come un osservatorio astronomico da cui vedere realtà oltre la nostra capacità di immaginazione.
La Croce diventa il cannocchiale per guardare al cuore di Cristo che altrimenti in tempo di agitazione e superficialità sarebbe sfuggito.
Un Dio così vicino che desidera non perderci.
Un tempo di grazia con cui si può sostituire al lamento la letizia.
L'imposizione delle ceneri ci inserisce in un cammino di lotta, verso la Pasqua, tra le tenebre e la luce, tra la vita e la morte, lotta che Gesù ogni giorno ha compiuto senza ristoro, perché il male ha bisogno di essere estirpato.

Gesù desidera vivere con il suo popolo e l'Eucaristia non si ferma con la costruzione di muri: noi possiamo invocare il nome di Gesù, in ogni dove e in ogni momento.
Nel segreto del nostro cuore arriverà quella comunione così intensa che nessuna malattia o persecuzione potrà rubarci.
La vicinanza intima fra esseri umani attraverso i sacramenti permette di aprire orizzonti nuovi e più sereni e vedremo quello che non abbiamo mai voluto vedere.
Gesù sarà con noi, abita nel segreto del nostro cuore dove non c'è posto per l'apparenza.
Lasciamo cadere le nostre maschere, non possiamo più perdere tempo, lasciamo al Figlio dell'uomo il posto che merita dentro di noi. Lasciamolo entrare nelle nostre ferite aperte e noi entriamo nel vivo del suo costato.
L'imposizione delle ceneri ci ricordi del segreto dell'amore del Figlio di Dio, come una ferita di cui non si può più fare a meno.
La Parola ci aiuti ad abitare ogni momento per ricevere forza luce e sapienza che provengono solo dal rapporto con Dio.
Facciamo spazio anche attraverso il digiuno, sospendiamo i nutrimenti inutili, lasciamo solo Cristo a riempire il vuoto dentro di noi.
Ecco che un tempo di prova diventerà un tempo di grazia.

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 26 febbraio 2020, Mt 6,1-6

a cura di
Gaia Leonardi

Pubblicato il 6 marzo 2020

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