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La carità non sia ipocrita!

manosuspalla

Chi dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia le compia con Gioia!
La carità non sia ipocrita!
Detestate il male, attaccatevi al bene! Amatevi con affetto fraterno e stimatevi a vicenda!
Non siate pigri nel fare il bene; siate ferventi nello spirito e perseveranti nella preghiera!
Benedite e non maledite coloro che vi perseguitano!
Chi può, davanti a queste parole, sentirsi a posto?
Dobbiamo semplicemente guardare al nostro cuore e preservare dall' ipocrisia la nostra carità!
Per quel poco che ci è concesso siamo veri e autentici! Trasparenti, senza usare il maligno!
Senza usare e sfruttare l'altro nostro simile.
Questa carità dev'essere alimentata nel profondo del nostro cuore, senza calcoli e senza misure.


La carità non si fa per convenienza.
Ci sono persone che hanno costruito poco in termini di valore, ma la carità si incarna nel quotidiano mostrando le necessità di Dio attraverso i fratelli.
La carità vede l'espressione dell'amore nell'altro.
Tutti abbiamo bisogno di carità. Il bene fa bene prima di tutto a chi lo esercita, il che significa vincere le proprie frustrazioni, i personali bisogni e il nostro narcisismo.
La carità ti spinge fuori da te stesso e mostra la verità.
Può essere esercitata da tutti in ogni momento, anche attraverso uno sguardo o uno scritto ma sia essa senza finzioni, senza doppi fini!
Che nasca da una libertà che si corregge sul Vangelo non intesa come fare il proprio comodo, ma nel fare dono di sé.
La carità non abbia finzioni, non siate pigri e indolenti a fare il bene con la paura di compromettervi!
Alziamoci, il Signore ci chiede di guardare a ciò che ci è stato donato e non ci era dovuto; ci chiede di ringraziare.
Iniziamo i nostri giorni con un atto di carità!
Preghiamo!
La preghiera arriva a tutti ovunque, chiediamo la carità della preghiera!
Chiediamola attraverso i monasteri!
Quante volte il Signore ci chiama alla sua mensa attraverso l'Eucaristia che è il primo gesto di bene!
Esaudiamo questo compito tutti i giorni e preghiamo!
Affronteremo tutto con una forza nuova.
La carità non abbia finzioni prima di tutto con Dio! Preghiamo ovunque siamo!

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 5 novembre 2019, Rm 12,5-16

a cura di
Gaia Leonardi


Pubblicato il 12 novembre 2019

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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