Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

ll cuore grande (e dolce) della parrocchia di San Vittore

Tanti i volontari impegnati, in cucina e non solo, alla festa della Besurica. La novità di quest’anno: le crepes alla nutella

IMG 5958


Quest’anno alla festa della parrocchia di San Vittore, alla Besurica (6-7-8 settembre), c’è stata una novità che ha riscosso particolarmente successo tra i più golosi: le ottime crepes fatte dai ragazzi della parrocchia, che hanno arricchito l’offerta culinaria proposta dai numerosi volontari coinvolti.
"L’idea di proporre questa novità ci è venuta un po’ per caso, un giorno chiacchierando tra di noi", racconta Giovanni Magnaschi, (17anni). "Abbiamo visto che acquistare due crepiere professionali non era un spesa eccessiva, anzi ci avrebbe permesso di ricavare un discreto guadagno per la parrocchia. Fino ad ora sembra che l’intuizione si sia rivelata vincente: ieri (sabato 7 settembre, per chi legge, ndr) abbiamo venduto ben 130 crepes!".
Se il ricavo è stato così soddisfacente, è sicuramente stato merito anche dell’impegno dei ragazzi...
Ce lo conferma Tommaso Battilocchi (19 anni): "Stasera (domenica scorsa, ndr) non ci siamo fermati un attimo! È circa dieci ore che sforniamo crepes senza fermarci!”. 
La stanchezza, dopo tre giorni di festa di quartiere, si fa sentire, ma prevale la gioia di stare insieme e la soddisfazione di fare qualcosa di utile per la comunità.

— Che significato ha per voi prestare servizio come volontari per la festa della parrocchia?
“Per noi vuol dire stare in compagnia! Poi ovviamente, veniamo anche per mangiare – risponde ridendo Alessio Frontini, 17 anni –. No, a parte gli scherzi, è un bel momento per prestare servizio alla comunità e alla realtà della parrocchia, che comunque noi viviamo quotidianamente”.

Questi giovani sono tutti molto attivi in parrocchia: "è da diversi anni ormai che lavoriamo alla festa - ci dice Gaia Parmigiani, 18 anni -. È uno dei tanti servizi che facciamo: infatti, siamo abbastanza impegnati anche con l’oratorio o col catechismo; C’è poi chi, la domenica, canta. Io ad esempio faccio parte dei chierichetti. È un modo per stare insieme e per crearsi degli amici, una comunità. Per me è come stare in famiglia.”

Nel “laboratorio” adibito alla realizzazione delle crepes, ognuno ha un ruolo ben preciso: chi sta ai fornelli, chi farcisce le crepes (con nutella o marmellata), chi dà il tocco finale con lo zucchero a velo e chi si occupa di consegnarle ai clienti.
Se ci si guarda intorno, nel grande piazzale adiacente alla chiesa che ospita la festa, è chiaro che ciascuno fa la sua parte: la “macchina” dei volontari è ben oliata e funziona a pieno regime.
Ci sono varie altre zone, oltre all’area crepes, dove si sfornano delizie a volontà: primi, patatine, gnocco fritto fatto dalle signore del quartiere (“Friggere è un’arte”, ci dicono). Un gruppo di ragazzi presidia una fila di griglie dove sfrigolano gli spiedini.

A farci da cicerone è il parroco don Franco Capelli: “La festa della Besurica è un momento molto tradizionale per la nostra comunità. Una cosa interessante riguarda il mondo del volontariato: sono davvero tante le persone che scelgono di mettersi a disposizione (quest’anno circa 70-80)”.
“Penso si sia creata una buona collaborazione tra giovani e adulti - prosegue don Capelli -. C’è chi sta alla cassa, chi si occupa della vendita di libri, i più piccoli sono addetti alla pulizia dei tavoli... Ognuno fa il suo, e si sta bene insieme. Naturalmente, la festa ci aiuta anche ad affrontare le problematiche economiche della parrocchia, come il pagamento dei debiti che abbiamo contratto per fare la piazza dove ci troviamo (v. foto)”.

“È un appuntamento molto sentito - conclude don Franco - che ormai coinvolge un bel po’ di gente: in tre giorni (che quest’anno purtroppo sono stati due a causa del maltempo), l’affluenza è stata di circa 1500 persone, e non solo dalla Besurica. La gente viene anche da fuori il quartiere, perché sa che qua si sta bene".

Laura Parmeggiani

Pubblicato il 19 settembre 2019

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. «Il caso Uganda» al Convegno in Cattolica
  2. Al via la Scuola primaria «Sant’Orsola»
  3. Il 17 settembre si ricorda la beata Leonella
  4. «Cercate le cose di lassù»
  5. Carmelitane, «il dono dell'incontro con Simone Cristicchi»
  6. A Roma dal Papa con le Scalabriniane
  7. «Il Coraggio e il Talento delle donne» in mostra alla Besurica
  8. Ospitare uno sguardo per vedere negli occhi dell'altro il volto di Dio
  9. «Antichi Organi», concerti a San Pedretto e Muradello
  10. La Caccia ai tesori dell'arte
  11. Ludovico Carracci a Piacenza
  12. Madonna della Salute, festa a Ottone
  13. Nibbiano, alla scoperta del borgo con Cooltour
  14. Quella presenza che si fa miracolo e colora la nostra vita
  15. Messa in ricordo di suor Leonella
  16. A Castel San Giovanni la festa Interculturale
  17. Festa di Maria Bambina al santuario di Monte Penice
  18. Festa multietnica a Fiorenzuola
  19. Monteventano in festa
  20. Marcia benefica a Quarto
  21. Patrimonio culturale religioso, convegno in Cattolica
  22. Cosa facciamo dei doni ricevuti?
  23. «Antichi organi», concerto nella chiesa di San Nicolò
  24. «Circoli virtuosi», giornata di formazione per insegnanti
  25. È morta suor Ambrogina
  26. Al Poggio il ricordo di don Villa
  27. Festa di Maria Bambina a Santa Maria del Monte
  28. Rompeggio in festa per don Scotti
  29. Fiorenzuola, reading meditativo in Collegiata
  30. Scrivellano in festa
  31. Antichi organi, il primo concerto a Bobbio in S. Colombano
  32. Kronos, «Piacenza illuminata» e tappa a Carpaneto e Borgonovo
  33. Restaurata la chiesa di Montebolzone
  34. Tradizioni piacentine/10 - L'urbanistica piacentina
  35. Bedonia, esercizi spirituali per adulti
  36. Tradizioni piacentine/9 - I mediconi di una volta, i madgon
  37. Storie d’estate: «La Bruna ci ha portato il sole»
  38. La chiesa di Quarto compie 180 anni
  39. Festa Missionaria a Podenzano
  40. A Rezzanello si ricorda suor Leonella

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies