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San Giorgio prepara la festa patronale

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Un lavoro di squadra, fruttifero, che abbraccia la comunità tutta e soprattutto frutto della volontà di tanti, in primis Amministrazione comunale e parrocchia, di realizzare fianco a fianco opportunità di incontri autentici in occasione dei festeggiamenti patronali. è quello che sta avvenendo a San Giorgio piacentino dove Comune, parrocchia, commercianti e associazioni locali hanno unito le forze per dare vita a ben otto giorni di festeggiamenti dedicati al santo patrono. Non solo eventi di pura aggregazione e intrattenimento, ma molto di più: il desiderio di riscoprirsi comunità e di riscoprire talenti e potenzialità celati in essa.

“Apriremo i festeggiamenti domenica 17 aprile con la celebrazione presso il cimitero per fare memoria delle persone che hanno costruito la comunità – ha sottolineato don Claudio Carbeni.

Domenica 17 aprile sarà la giornata dedicata al malato e all’anziano, fulcro dei festeggiamenti la Casa di riposo “Ceresa”. Festa che si aprirà alle 15.30 con un’esperienza di musica e movimento, a cura del Centro Studi Danza di Santa Paduan, seguita dalla Celebrazione della Messa e del Sacramento dell’unzione dei Malati e da un rinfresco conclusivo. Nella serata alle 20.30 si terrà il convegno “L’alimentazione nella prevenzione delle patologie della terza età”, dove saranno presenti il dott. Sandro Sprocato e il dott. Paride Cortellazzi.

Protagonisti anche le nuove generazioni. “In questo 2016 ricorrono i 100 anni dell’apertura della scuola dell’infanzia mons. Chiapperini: questa è un’occasione per rivisitare il passato, non con nostalgia ma per trarne insegnamento”- ha evidenziato il parroco. Nei locali della scuola sarà allestita la mostra fotografica “100 anni raccontati dalle immagini e dai documenti”. Qui i bambini daranno vita ad uno spettacolo nel salone parrocchiale, “una giornata anche per fare memoria delle suore, le Figlie della Carità, che fino a pochi anni fa guidavano la scuola. Festa non solo per i piccoli studenti: tutti i ragazzi della scuola elementare e media sono invitati al momento di preghiera in chiesa per chiedere protezione e custodia al santo patrono. Nella seconda parte del pomeriggio vi sarà la sesta edizione della “Marcia Moreschi” ed infine la pizzata nel salone parrocchiale. “Questa è una giornata pensata da Associazioni, Pro Loco e Commercianti per far ritrovare insieme ragazzi e famiglie, favorire il dialogo tra generazioni”- ha sottolineato il sacerdote.

Sabato 23 giornata dedicata agli sposi. Alle ore 18 la celebrazione eucaristica in cui gli sposi rinnoveranno le promesse matrimoniali e a presiedere sarà mons. Giorgio Corbellini.  

Domenica 24, festa solenne. Domenica 24 aprile i festeggiamenti ufficiali della festa patronale: alle ore 11 la messa presieduta dal Vicario generale della diocesi mons. Giuseppe Illica in cui saranno presenti le autorità e le Associazioni che offriranno il cero al Patrono. Nella settimana di festeggiamenti anche due appuntamenti dedicati ad arte e territorio: l’elevazione musicale con il concerto in chiesa della Schola Cantorum “San Giorgio” e del coro “San Michele arcangelo” di Gragnano Trebbiense (mercoledì 20) e l’incontro “Promozione del territorio: opportunità e prospettive” promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Ufficio turismo dell’Unione Valnure Valchero (giovedì 21).

Leggi articolo alla pagina 22 dell’edizione di venerdì 15 aprile 2016

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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