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Natale di fraternità della Caritas in Sant’Antonino

 luce

Nel contesto incantevole della Basilica di Sant'Antonino a Piacenza, il 21 dicembre, è stato celebrato il Santo Natale di fraternità della Caritas della diocesi di Piacenza-Bobbio. La messa, un momento di profonda comunione e spiritualità che ha abbracciato la solidarietà e l'amore fraterno, è stata presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto. Accanto al Vescovo, hanno concelebrato il vicario generale, don Giuseppe Basini, e il diacono Mario Idda, direttore della Caritas. La liturgia non solo ha sottolineato l'importanza della preghiera condivisa, ma ha anche messo in risalto il valore dell'unità nella cura degli altri, specialmente di coloro che attraversano momenti di maggiore difficoltà.

Il prendersi cura

Introducendo la celebrazione mons. Cevolotto ha rivolto un appello all'assemblea, evidenziando l'urgente necessità di vivere la fede in unione con i fratelli e le sorelle più vulnerabili. Ha sottolineato l'importanza dell'impegno della Chiesa nel prendersi cura dei deboli e dei fragili, riflettendo il cuore misericordioso del messaggio evangelico. L’attesa del Natale - ha affermato il Vescovo nell’omelia - si configura in un intreccio di storie e di episodi fondate sulle promesse di Dio. Ricollegandosi a questa attesa mons. Cevolotto ha sottolineato come la vita di ognuno, dai più giovani ai più anziani, è tessuta da trame di speranze che, per il credente, devono fondarsi sulla fede. “Nella visitazione di Maria a Elisabetta - sintetizziamo le parole del Vescovo - emergono lo stupore insieme alla benedizione, e se i tutti nostri incontri fossero segnati dallo stupore per quello che l’altro porta in sé, ciascuno diventa una benedizione per il prossimo”.

Maria: colei che ha creduto

Riconoscendo Maria, la madre di Gesù, come colei che ha creduto nell’adempimento delle promesse del Signore, mons Cevolotto ha sollecitato tutti i presenti a credere in un mondo nuovo, diverso, che accoglie le promesse di Dio e dà fiducia agli altri. “Le nostre relazioni - ha detto - devono essere di vicinanza, di prossimità, di carità, dando credito alle persone che incontriamo perché siamo sicuri che ce la possano fare. Bisogna riconoscere ciò che germoglia, e solo chi crede nell’opera del Signore ha gli occhi per riconoscere il Dio con noi”.

Caritas: luce nella comunità

Al termine della preghiera, Franco Zuccone, presidente dell'associazione "Carmen Cammi - Volontari per la Caritas", ha colto l'occasione per sottolineare la bellezza del ritrovarsi insieme, in particolare accanto agli amici che, per circostanze della vita, si trovano ad affrontare sfide e bisogni particolari. Ha espresso gratitudine al Vescovo per il suo sostegno costante alla Caritas ed ha riconosciuto la sua figura come quella di un padre e pastore, capace di portare la testimonianza di un Dio che infonde amore nel cuore di tutti. La Caritas, guidata dal suo impegno incondizionato a servire i più bisognosi, continua a essere una luce nella comunità, ispirando la speranza e dimostrando che il vero spirito natalizio si esprime nell'amore e nell'attenzione verso il prossimo. La celebrazione ha infuso a tutti i presenti un senso di gratitudine e consapevolezza dell'importanza di lavorare insieme per costruire un mondo più giusto e inclusivo, dove ognuno possa sentirsi amato e accolto.

 Riccardo Tonna

Nella foto, la celebrazione della messa nella basilica di Sant'Antonino.

Pubblicato il 22 dicembre 2023

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