L’opera dei Tabernacoli: mostra di paramenti sacri alle Orsoline
“La mostra propone paramenti liturgici fatti tutti a mano: biancheria piccola e tovaglie per l'altare, casule, stole, ecc.”: a parlare è suor Elena Scotti delle Orsoline di Piacenza che ha presentato, l’8 giugno, all’Istituto di via Roma, 42, la mostra dell’Opera dei Tabernacoli.
L'istituzione dell'Opera Tabernacoli per le Chiese Povere a Piacenza, ha avuto inizio nel secolo scorso, e precisamente l'anno 1904, quando era vescovo della diocesi San Giovanni Battista Scalabrini. Il Santo Vescovo affidò l'Opera alle suore Orsoline di Maria Immacolata, le quali, da allora fino ad oggi, hanno compiuto generosamente questo servizio alla Chiesa.
"Bello è - ha detto suor Elena - l'aiuto dei laici all'Opera e belli sono i momenti di spiritualità che noi religiose condividiamo con loro: è compagnia, è amicizia, è fraternità, è sinodalità... mentre si lavora serenamente per Dio, per la Chiesa e per le sue necessità.
È un vero e proprio laboratorio di opere realizzate a mano. Ci ritroviamo ogni giovedì - ha spiegato suor Elena - e ci dividiamo i lavori: c'è chi attacca pizzi, chi stira, chi fa le casule, chi le stole… Ognuna ha il proprio compito. Abbiano già delle richieste e diversi paramenti andranno in Brasile, in Tanzania, a Roma e a Piacenza”.
La benedizione della mostra è stata officiata da don Pietro Cesena, parroco di Borgotrebbia, che ha sottolineato l’importanza della liturgia e dell’eucaristia nella vita della Chiesa, ed ha ringraziato l’opera dei Tabernacoli per il prezioso servizio svolto.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 23 giugno, offrendo a tutti i visitatori la possibilità di avvicinarsi a questi simboli di fede.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 9 giugno 2024
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