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Domenica della Parola. Luca, un Vangelo giubilare

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Sulla scia del volume, appena uscito, “Proclamerò l’anno di grazia. Luca, Vangelo del Giubileo” a cura di: Paolo Mascilongo e Giacomo Violi, delle Edizioni San Lorenzo, si è svolto il primo incontro, inserito nella “Domenica della Parola”, il 10 gennaio presso il Centro “Il Samaritano” di Piacenza, con l’intervento di don Giacomo Violi, biblista della diocesi di Modena-Nonantola. La serata, introdotta e coordinata da don Paolo Mascilongo, parroco e responsabile del Settore Apostolato Biblico della diocesi di Piacenza-Bobbio, ha messo in evidenza il Vangelo di Luca come un percorso giubilare, infatti i temi della misericordia, del cammino, della preghiera, come il tema del tempo e dell’incontro con l’altro, sono insieme specchio del Giubileo e cuore del Vangelo di Luca.

Il sogno di Dio

Nell’incontro, a cui ha partecipato mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza-Bobbio, don Giacomo Violi ha sottolineato come nel testo di Luca 4,16-30, che è la chiave di lettura degli Atti degli Apostoli, comincia anche la storia della passione. “In questo brano evangelico - ha detto don Violi - c’è lo stupore, dapprima positivo nei confronti di Cristo, poi la categorizzazione di Gesù da parte dei presenti: “Non è il figlio di Giuseppe?”. Allora quello stupore diventa sdegno, progetto di violenza, addirittura diventa progetto di omicidio. Gesù qui abbatte - ha aggiunto il biblista -, come farà per tutto il Vangelo, le frontiere. E incomincia a citare episodi dell'Antico Testamento, dove Dio ha operato cose grandi per stranieri, per chi è oltre, per chi è di fuori, perché è di là: da Naaman il Siro, alla vicenda della vedova di Sarepta di Sidone… Il testo sembra dire che tutto quello che Gesù ha fatto a Cafarnao, che la gente della sinagoga vorrebbe per delle finalità molto basse, personali, avide, anti evangeliche, si sfuma tra le mani dei presenti. Ne scaturisce un tumulto, lo portano fin sul ciglio del monte e Gesù, passando tra loro, se ne andò. Da un lato - ha evidenziato don Violi - c'è l'azione concitata, dall'altro c'è una pace profonda. Ma questo non è già un anticipo di Gesù che cammina sulle acque? Un anticipo della resurrezione, del passare attraverso la morte? - si è domandato il biblista”.
Questo brano del Vangelo - dunque per don Violi - è proprio il Giubileo di Gesù. “Allora leggere Luca - ha concluso don Giacomo - vuol dire risvegliare il sogno di Dio”. Al termine due brevi interventi di alcuni membri del SAB diocesano: Aurelia Riccardi ha dissertato su “La preghiera in Luca” e Marco Turetta su “Il cammino in Luca”.

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I prossimi incontri

I prossimi incontri, sempre al Centro Il Samaritano, si svolgeranno:
Venerdì 17 gennaio, ore 20.30-22.00, sul tema “Gli Atti degli Apostoli: Pentecoste e la prima comunità cristiana”. La relazione sarà a cura di Laura Bernardi. Inoltre, all’inizio, due brevi interventi: “Perché leggiamo insieme Luca e Atti” (Marco Turetta), “Cosa contengono i primi 15 capitoli di Atti” (Raffaella Arzani).
Venerdì 24 gennaio, ore 20.30-22.00, sul tema “Paolo e l’annuncio alle genti, da Antiochia a Roma”. La relazione sarà a cura di Paolo Mascilongo. Inoltre, all’inizio, due brevi interventi: “Cosa contengono gli ultimi 13 capitoli di Atti” (Blerta Dobroshi), “Stefano, Filippo e gli altri “diaconi” in Atti” (Gianni Castellana).

Riccardo Tonna

Nelle foto, don Violi e don Mascilongo nella foto in alto e il pubblico presente.

Pubblicato l'11 gennaio 2025

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