Al Collegio Alberoni l'assemblea sinodale diocesana
Lo slogan “Con la forza del Vangelo lo Spirito Santo fa ringiovanire la Chiesa” guida l’assemblea sinodale diocesana del 15 febbraio nella Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni.
Dopo un tempo di preghiera alle 9.30, l’inizio dei lavori è previsto per le 10. A confrontarsi, intorno a dieci tavoli dedicati ad altrettante tematiche, in tutto cento persone, ottanta tra membri del Consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale, venti scelti invece dall’équipe sinodale in quanto portatori di esperienze specifiche sui temi designati. Alle 13 ci sarà il pranzo e alle 14 restituzione dai tavoli di lavoro; alle 14.45 pausa per prenotare gli interventi e alle 15.15 assemblea. Conclusione alle 16.15.
“L’assemblea - spiega il vicario episcopale don Paolo Cignatta - offrirà delle indicazioni preziosissime che nascono da un discernimento diffuso su come affrontare alcune questioni che riteniamo fondamentali. Per ogni tavolo saranno presenti un facilitatore e un segretario che aiuteranno nelle fasi del confronto”.
Il frutto del lavoro assembleare della diocesi piacentina verrà riconsegnato alla Chiesa italiana in vista della seconda assemblea nazionale che si terrà a marzo e dalla quale usciranno le indicazioni per i prossimi anni. Tra i temi, lo slancio profetico e la promozione del dialogo e della pace; la comunicazione sociale e il protagonismo dei giovani.
Due obiettivi
Due gli obiettivi: il primo missionario, il secondo di metodo. La Chiesa si è chiesta come poter essere ancora capace di evangelizzare, di parlare al cuore della gente. E si è messa in ascolto, disposta a rivedersi anche attraverso riforme strutturali, se utili allo scopo missionario.
Il lavoro sinodale ha individuato un metodo che è la forma sinodale del lavorare, del camminare insieme, del vivere la comunione innanzitutto. Uno stile all’interno del quale ricollocare pratiche, modi di agire, strutture. Questo, senza confondere ruoli e ministeri, ma piuttosto recuperando la consapevolezza della condivisione del Vangelo che ognuno è chiamato a vivere, sentendosi partecipe e responsabile.
Due gli obiettivi: il primo missionario, il secondo di metodo. La Chiesa si è chiesta come poter essere ancora capace di evangelizzare, di parlare al cuore della gente. E si è messa in ascolto, disposta a rivedersi anche attraverso riforme strutturali, se utili allo scopo missionario.
Il lavoro sinodale ha individuato un metodo che è la forma sinodale del lavorare, del camminare insieme, del vivere la comunione innanzitutto. Uno stile all’interno del quale ricollocare pratiche, modi di agire, strutture. Questo, senza confondere ruoli e ministeri, ma piuttosto recuperando la consapevolezza della condivisione del Vangelo che ognuno è chiamato a vivere, sentendosi partecipe e responsabile.
Nella foto, tavolo di confronto, alla presenza del vescovo Cevolotto, in un passato incontro sinodale in diocesi.
Pubblicato il 13 febbraio 2025
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