Antichi organi, concerto a Bobbio in San Colombano
Prende il via la XXXI^ Edizione della Rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvare” con il primo concerto che si terrà presso l’Abbazia di San Colombano a Bobbio alle ore 21 di sabato 1 settembre. Presente il coro "Vox Silvae" diretto da Federico Perotti, all'organo Gabriele Levi.
Gabriele Levi è nato nel 1991 a Pordenone (Friuli Venezia Giulia), Italia. Si è specializzato in Organo e Clavicembalo con Ton Koopman, Tini Mathot, Fabio Bonizzoni e Patrick Ayrton presso il Conservatorio reale dell’Aia, in Olanda. Dopo un’educazione classica, nel 2011 si diploma in Organo e Composizione organistica con il massimo dei voti al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, nella classe di Giorgio Benati e nel Marzo del 2014 ottiene la Laurea specialistica di Secondo livello in Organo antico, Summa cum Laude, difendendo una Tesi su “Girolamo Frescobaldi e la Retorica”. Ha avuto modo di studiare anche con Umberto Benedetti Michelangeli, Vittorio Ghielmi (Giardino Armonico), Charles Toet (Concerto Palatino), Kathryn Cok (Orchestra barocca di Amsterdam) e ha partecipato a diverse Masterclass: Jean Guillou (repertorio francese), Giancarlo Parodi (musica italiana del XIX secolo), Loic Mallie (improvvisazione), Matteo Imbruno (Letteratura a due Organi), Cecilia Concert (Basso continuo e musica rinascimentale), Wolfgang Zerer (repertorio bachiano) e Liuwe Tamminga (‘500 italiano). Nel corso degli anni ha suonato in veste di solista e camerista in numerosi concerti in Italia e all’estero. E’ Vice Presidente di “Clockbeats Orchestra”, Associazione bresciana che ha all’attivo un’orchestra sinfonica giovanile che si è esibita in Italia e in Germania, un Ensemble barocco che ha collaborato in Polonia con il National Forum of Music di Wroclaw e una Masterclass organistica a Milano. E’ Direttore artistico del Festival Organistico Internazionale “Giuseppe Bonatti” presso il Santuario della Madonna di Valverde di Rezzato (BS).
Tutti i concerti della rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvare” sono realizzati grazie al contributo di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca di Piacenza e hanno il Patrocinio della Provincia e del Comune di Piacenza.
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