Storie d’estate: «La Bruna ci ha portato il sole»
Bruna Nobile, mamma e imprenditrice di se stessa
“Come attività commerciale vado bene d’estate. D’inverno, quando mi sono entrate le otto persone che vengono ogni mattina, posso tornarmene a casa. Da fine dicembre a marzo ci sono solo mezza giornata, negli altri mesi cerco di restare aperta il più possibile. Con quel che guadagno d’estate metto da parte i soldi per pagare luce, gas, tasse, che ci sono tutto l’anno...”.
Bruna Nobile, imprenditrice agricola di Rovaiola, moglie e mamma, il 12 marzo 2017 ha fatto il salto: a Cerignale, con l’apertura della “Bottega della Bruna”, ha salvato - e rinnovato - l’unico negozio di vicinato del paese dell’Alta Val Trebbia.
“Questa bottega nasce da una pazzia”, non esita ad affermare Bruna, che ha creato un negozio suo a 360 gradi, dagli arredi all’organizzazione dei prodotti al laboratorio in cui sforna torte, biscotti, pasta fresca e, ogni sabato sera, la pizza.
“E poi vado a prendere i formaggi del territorio ai Barchi, a Capanni, ad Allegrezze...”.
Bruna fa il servizio spesa a domicilio ed è lei spesso a raccogliere anche le ricette ed andare a ritirare le medicine in farmacia nei paesi vicini.
“Una vita in macchina”, sorride.
Il prossimo progetto è di esportare i biscotti, ma ci sono da sciogliere alcune questioni burocratiche, oltre che fare i conti con le spese.
Per creare la “tabella nutrizionale” necessaria alla vendita a distanza l’investimento è di 400 euro a prodotto e Bruna fa ben otto tipi di biscotti.
“Qui ci ha portato il sole”, ci dice una cliente, mentre stiamo sedute a chiacchierare sui trespoli di legno che ha messo insieme con le sue mani Bruna.
Il valore delle relazioni: qualcosa che non si può vendere e comprare. Ma che un negozio di paese ancora sa produrre.
Barbara Sartori
Nella foto, da sinistra, Bruna Nobile con la collaboratrice Barbara in bottega.
Pubblicato il 21 agosto 2019
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