Io annuncio,
Gesù agisce
Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato,
ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono:
nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno,
non recherà loro danno;
imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro,
fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto,
mentre il Signore agiva insieme con loro
e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
La nostra vita e la Parola
L’ascensione. Con la solennità dell’Ascensione entriamo in un tempo nuovo, il nostro tempo attuale, il tempo della Chiesa. Cristo è vivo e siede nei cieli, capo della umanità nuova, primogenito di fratelli che in lui sono rinati a vita nuova. Dice S. Agostino: “Se interroghi gli spazi è lontano, se interroghi l’amore è con noi”. Una parte dell’umanità abita già in Dio e chi abita in Dio abita in modo nuovo sulla terra, tanto che nel Padre Nostro diciamo: “come in cielo così in terra”.
Un uomo, Gesù di Nazareth, con il suo corpo glorioso, si trova là dove è Dio stesso. Discendendo sulla terra ha unito a sé la natura umana, ma salendo al cielo ha aperto per ogni uomo il cammino verso il Padre. Il vero posto dell’uomo è Dio, lontano da lì non c’è mai pace, e il Figlio ci ha preparato un posto nella Trinità “per darci la serena fiducia che dove è lui capo e primogenito, saremo anche noi sue membra” (prefazio dell’Ascensione).
La chiesa. È in virtù della resurrezione di Cristo che è l’ingresso in uno stato di vita nuovo, pieno e definitivo, che i suoi discepoli sono inviati ad annunciare la buona notizia che è il Vangelo. Loro predicano, il Signore agisce. Loro parlano, Egli trasforma i cuori. Loro incontrano gli uomini, Egli li guarisce. Tutto ciò accade perché Gesù agisce con loro. Gesù ha voluto legare la sua azione nel mondo a quella di pochi e poveri uomini.
L’annuncio del Vangelo non è la propaganda di un’idea nuova, è l’azione di Cristo attraverso coloro che egli manda. Egli conferma la predicazione con i segni e i prodigi. Chi annuncia il Vangelo è spettatore, egli per primo, di ciò che opera il Signore.
I segni. Ci sono segni inequivocabili che accompagnano quelli che credono. “Scacceranno il demonio”: chi crede scaccia il demonio, espelle dalla vita la rivolta contro Dio che abbruttisce l’uomo. “Parla lingue nuove”: chi crede parla in modo diverso, parla la lingua del vangelo, benedice e non maledice, parla a partire dalla fede, ha un nuovo linguaggio, argomenti nuovi e scopi diversi nella sua comunicazione. “Prenderanno in mano i serpenti”: non si lasceranno dominare dalla menzogna e dalla tentazione. “I veleni non recheranno loro danno”: se ho la fede i veleni di questo mondo che mi raggiungono non mi uccidono. “I malati guariranno”: imporre le mani è trasmettere la fede e questo risana l’uomo dalle sue malattie.
Don Andrea Campisi
Pubblicato il 9 maggio 2024
Ascolta l'audio